Internazionale: il mondo dà i numeri



La settimana che precede l’avvio della più bella parte di stagione (venerdì parte la Golden League con i Bislett Games di Oslo) si è conclusa negli USA col meeting di Eugene e con una bella edizione dei campionati universitari NCAA: dall'Europa, dall'Asia e dal resto d’America vedremo la seconda parte del consueto "occhio" puntato sul mondo. Prefontaine a Eugene Tanta attesa per alcune delle gare di sprint in programma nel Prefontaine Classic di Eugene non è stata ripagata per via del vento contrario. In particolare hanno pagato per tutti i 200 maschili, dove senza i due metri e tre di folata ad handicap probabilmente Xavier Carter e Wallace Spearmon avrebbero avvicinato i venti netti. 20.23 il crono del vincitore, Carter. Asafa Powell, bene nella prima parte fino all'uscita dalal curva, ha chiuso terzo con 20.55. Wariner da dimenticare: per lui 20.78. Condizioni sfavorevoli anche sui 110 ostacoli, dove Liu Xiang ha messo un solo centesimo tra se ed Anwar Moore (13.23). Per tornare a Wariner, il suo avversario più in palla del momento è sempre il congolese Kikaya (44.93), che stavolta ha messo dietro le spalle Merritt, Angelo Taylor, il canadese Christopher. Un salto basta a Saladino Irving Saladino ha messo a segno un unico salto tra cinque nulli, ma grandioso (8.49). In tre gare disputate fin qui all'aperto ha mantenuto una media superiore agli otto metri e mezzo. Risveglio Phillips con 8.35 ventoso ed 8.26 regolare. Maria Mutola ha vinto il miglior 800 della stagione in 1.58.33, e portato a 15 il numero dei successi ottenuti nella storia del meeting. Magnifico anche il miglio, vinto da Daniel Komen Kipchirchir in 3:48.28. Ecco gli altri momenti importanti di Eugene: è venuto, finalmente, il sospirato progresso cronometrico di Nicholas Symmonds, ex-campione universitario, che sugli 800 ha bruciato il campione olimpico Borzakovskiy in 1:44.54. Craig Mottram ha vinto un eccellente gara sulle due miglia anticipando al traguardo il Bekele più giovane in 8:03.50. Kenenisa aveva invece dichiarato forfait in settimana. Gibilisco terzo E' un ottimo momento per la giavellottista ceka Spotakova (65.29). Nell'asta maschile continua l'ascesa di Giovanni Lanaro, il messicano che in questa stagione ha perduto solo due volte. Ha deciso la gara a 5.70, superato al primo tentativo. Si è servito di due prove per il 5.80 dello score finale. Gibilisco ha superato 5.45 con tre prove, poi ha commesso tre errori a 5.60, ed ha finito terzo assieme a Brad Walker ed al giapponese Savano. E' andata peggio i due che lo precedettero sul podio olimpico, Mack e Stevenson, entrambi fatti fuori subito alla misura d'entrata a 5.45. Nel peso dei giganti Cantwell ha nuovamente sconfitto Hoffa (21.83 contro 21.65). Scalano le gerarchie Winger (20.81) ed il canadese Armstrong (20.44), reduce da due freschissimi primati nazionali in successione negli ultimi giorni. Melaine Walker ha portato il primato mondiale stagionale dei 400 ostacoli femminili a 54.14, e la stessa impresa è stata compiuta dalla ventenne etiope Burika, che ha corso i 1500 metri in 4:00.48. Ha esordito la russa Chizhenko (seconda in 4:02.98), alla prima uscita dopo il matrimonio con il saltatore in alto Fomenko. Altra superstar all'esordio stagionale, Sanya Richards ha vinto senza strafare i 400 in 50.74. NCAA Chiunque abbia avuto la curiosità di andarsi a cercare in rete il video della vittoria di Walter Dix nella finale dei 100 metri di Sacramento (9.93), si è trovato ad ammirare un atleta dalla corsa potentissima ma terribilmente efficace, in possesso di un lanciato favoloso e che sembra anche più alto di quanto dichiarato. Reduce dallo straordinario 19.69 della fase regionale dei campionati universitari, Dix ha vinto anche i 200 (20.32) e la 4x100, cosa che non succedeva a livello universitario da decenni. Nella finale dei 100, in forte ritardo fino ai 60 metri, Dix ha letteralmente inghiottito la rivelazione Holliday, che è ancora più basso di Dix ed aveva stupito in batteria in 10.02; Holliday credeva di averla fatta franca, ma la progressione di Dix è stata letale. Gli ultimi venti metri, memorabili. Nelle altre finali 22.42 di Kerron Stewart, 50.15 della bionda nera Hastings (mondiale stagionale), 54.32 di Nicole Leach (idem, ma per un solo giorno prima della gara della della Walker a Eugene), 44.-66 di Ricardo Chambers (due centesimi su Larry) e 48.51 di un altro giamaicano, Isa Phillips. Buonissimo anche il decathlon (8215 punti di Jack Arnold), il 6.96 ventoso della trinidegna Watkins nel lungo ed il 2.32 con cui Scott Seller ha vinto nell'alto maschile. Nei 100 ostacoli miglioramenti di massa per tutte le finaliste, chi in finale chi nei turni preliminari. Con 12.80 ha vinto Tiffany Ofili,che gareggia da gennaio senza sosta. Campionati sudamericani Doppio primato in evidenza, quello di Fabio da Silva (5.77 nell'asta) e quello di Keila Costa nel triplo con 14.57. La Costa ha saltato anche 6.83 in lungo, battuta dalla sempre più regolare Maggi in 6.91. La Maggi era solita trovare ottime misure in alternanza con molte gare concluse con misure inferiori di mezzo metro in passato. Ora ha acquisito maggiore regolarità. Il Brasile padrone di casa ha chiuso con 61 medaglie di cui 17 d'oro. Nella classifica a punti ha totalizzato oltre il triplo dei punti della nazionale seconda in classifica, la Colombia. Trials cinesi Fatta l'ossatura per Osaka, con la perla di due primati asiatici, quello della solita Zhang Wenxiu (74.30 nel martello) e della siepista Li Zhenzhu (9:32.35 sui tremila siepi). Moltissimi i giovani dai sedici ai venti anni che hanno fatto cose notevoli. Nel peso donne Gong Lijiao (sedici anni) ha lanciato a 18.32, buono per il secondo posto dietro Li Ling (18.81). Lo junior Liu Xiaosheng ha vinto i 400 in 45.79. Nel lungo si rivede un cines ad alto livello: è Zhou Can, ora 28enne, che ha saltato 8.22. Nel disco femminile gran 64.98 di Sun Taifeng. Tsatoumas quasi bis Dopo l'eccezionale 8.66 della scorsa settimana, il greco pensa in grande e a Creta trova un'altra grande pedana realizzando 8.54 con vento quasi al limite del consentito. Lungo anche il russo Petrenko, autore di 17.41, però ventosissimo. L'ucraina Shyshlyuk-Stadnyuk ha saltato 6.75 con vento di nessuna influenza. Molti gli italiani in gara a Creta: Donodi quinto nel peso con 18.51, Di Maggio sesto con 18.422, Sghembri settimo nel triplo con 16.38 ventoso, la Checchi sesta nel disco con 56.15, Tomasicchio terzo in una serie dei cento in 10.47, vicinissimo al personale. Kozmus 82.30 Nella settima edizione del festival dell'atletica europea, in copertina ci è andato il lancio del martello maschile, con ben cinque specialisti che hanno lanciato a più di 80 metri (ottavo Lingua con 74.48). Lo sloveno Kozmus ha messo tutti in fila con 82.30, mondiale stagionale che gli permette anche l'ingresso nel top 30 di sempre. C'erano tutti i migliori ad eccezione di Murofushi (in pedana da giugno) e Tikhon, che però ha dato notizie di sé da Minsk, lanciando a 81.01 a Minsk. Vlasic due metri Nelle altre gare 2.00 della croata Vlasic nell'alto (altissima anche a 2.05 ma peccatrice coi talloni nella fase discendente) e solita super-sassata del lituano Alekna nel disco (69.43). Alekna ritroverà ad Oslo tutti gli avversari di domenica, più Kanter, reduce da un nuovo gran lancio a Valga (70.12). La Vlasic invece affronterà tutto il meglio mondiale dell'alto femminile sulla pedana di Oslo: ci saranno la Bergqvist, la Veneva, la campionessa olimpica Slesarenko (1.98 a Lilla venerdì), la spagnola Beitia, la Hellebaut, la Chicherova ed Antonietta Di Martino, nel frattempo divenuta primatista nazionale nonché la cinquantesima atleta della storia a saltare più di due metri all'aperto. Russia e Bielorussia Nello Znemenskiy Memorial di Zhukovskiy due prestazioni di valore mondiale: 77.01 della solita Lysenko e 9:14.37 della Samitova, al grande ritorno (ora si chiama anche Galkina) nelle siepi. Makarov ha invece preso le misure dopo l'inizio di stagione stentato e ha battuto Ivanov con 87.32 conto 86.71. Tornando alle donne, Lebedeva al debutto con 6.84 e ottima gara di peso con personal best per la Omarova (19.68 decisamente inaspettato) e Avdeyeva (19.11). Terza la veterana Khodoroshkina con 18.66, quarta la Gaus con 18.45. Nella specialità del peso femminile c'è da registrare anche il ritorno della Korolchik, che in verità era già apparsa, con risultati non all'altezza del passato, nella stagione indoor. A Minsk ha lanciato a 19.24 ed ha battuto una coriacea Leantsyuk (18.86). La Korolchik gareggia ora col nome da sposata, Provalinskaja. Sempre a Minsk nuovo record d'Asia nel disco maschile (il secondo in pochi giorni) per l'iraniano Hadadi, che in Bielorussia ha raggiunto i 67.95. Lanci in Germania Peter Sack ha concluso con successo il lungo inseguimento ai ventuno metri, che durava da parecchie stagioni. Avvicinatovisi pochi giorni fa, ha fatto centro pieno con 21 metri esatti a Schoenebeck domenica. Anche Robert Harting è cresciuto molto, arrivando a 66.93 nel disco precedendo lo stagionato Moellenbeck (65.29). Ancora: 80.45 di Esser nel martello, 19.34 della Lammert nel peso (replica al centimetro di quanto fatto a Lille) e 65.26 della solita Dietzsch. A Regensburg Tobias Unger ha corso in 20.48 (ma lo svedese Wissman ha fatto meglio per l'Europa, correndo in 20.40 in Polonia). La 4x100 tedesca con Unger in formazione (e con lo junior Reus) ha corso in 38.77. Sempre in Germania a metà settimana c'era stato il meeting di Kassel, da dove segnaliamo la pessima esibizione del campione d'Europa dei 10000 Fitschen (undicesimo sui 5000 in 13:54.29), il 54.59 di Sandra Glover sui 400 ostacoli, l'ottim 65.08 della Obergfoell nel giavellotto (64.11 per la Nerius) e la vittoria nell'asta della Golubchikova, un'altra che è già in viaggio verso Oslo, dove ad aspettarla troverà Yelena Isinbayeva, al debutto. A Lille, venerdì, 13.27 di Robles nei 110 ostacoli, 8.12 del lunghista inglese Tomlinson e gran tremila siepi donne con vittoria per la kenyana Jepkorir (9:30.45), record di francia per la Coulaud (9:32.08) e sotto il precedente limite anche Sophie Duarte in 9:38.73. In rete sono disponibili le liste mondiali aggiornate a domenica mattina. Nelle prossime ore ulteriore disponibilità, con tutte le gare disputate fino ad oggi, in questi primi mesi di un 2007 che ora, da venerdì prossimo, farà sul serio. Si inizia ad Oslo, prima tappa della Golden League. Marco Buccellato


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