Internazionale: i campionati degli altri



Settimana molto importante per l'atletica internazionale ed in particolare per quella europea, con decine di campionati nazionali indoor, fondamentali per derimere gli ultimi dubbi e le scelte dei selezionatori sulle rispettive spedizioni dirette a Birmingham, sede dei prossimi campionati d'Europa indoor. Iniziamo però col Norwich Union, tenutosi appunto a Birmingham. Birmingham: di tutto, di più Un catino di belle gare, alcune molto belle: a Birmingham c'è stato innanzitutto il "world best" anunciato di Kenenisa Bekele sui duemila metri (4:49.99), ma il tocco del re del cross non è stata la sola cosa interessante vista nel Norwich Union inglese. Partiamo dal colpo di scena, la squalifica di Xavier Carter sui 400 metri, reo di invasione di corsia dopo aver impattato sulle fotocellule per primo in 45.91. La stessa punizione è toccata ad un altro americano, l'iridato dei 400 ostacoli Bershawn Jackson. Via libera a Bobby Tobin, che si è ritrovato primo sul foglio dei giudici in 46.06. Isinbayeva: con 4.73 ha pensato bene, a vittoria intascata, di rigiocarsi il mondiale sulla quota di 4.94, ma è andata buca. Alla prossima. Un solo salto valido: è quanto è nvece bastato allo svedese Olsson per aggiudicarsi il triplo senza penare troppo. Tre nulli e due rinunce hanno impoverito in ogni caso la vittoria. Ora il tormentone Pickering-Gardener. Stavolta Gardener ha azzeccato una buona partenza ed ha infilato il più giovane rivale, ma non sarà a Birmingham perché i campionati d'Europa coincideranno con la nascita del suo secondo figlio. Disco rosso per Obikwelu (il secondo), solo quarto in 6.64. Irving Saladino ha fatto subito centro e con 8.31 si è portato in vetta alle liste mondiali stagionali del salto in lungo. Tre salti validi, tutti abbondantemente oltre gli otto metri. Sarà ad Atene nel fine settimana. Conferma per Tsatoumas (8.15) e primato sudafricano di Mokoena (8.13) per completare il podio. Fine del pomeriggio inglese con un grande Lagat, che ha migliorato il primato americano dei tremila in 7:32.43, e con Nicola Sanders: la bianca britannica ha bissato al centesimo il 50.60 della scorsa settimana. Campionati nazionali: Germania Protagonista a Lipsia è stato ancora lui, Bjorn Otto, che ha vinto il titolo dell'asta con 5.90 (primato personale), lasciandosi andare poi a scene di esultanza per nulla repressa. Otto ha superato Ecker (5.80), Lobinger e Schulze (5.75) e Borgeling (5.70) in una gara di alta tensione. La nazionale tedesca porterà a Birmingham anche altri atleti su cui puntare: è il caso del ventenne Blum, un magrolino (se messo a confronto con altri sprinter) capace di accelerare violentemente dopo i primi 5-6 appoggi e di volare in 6.59 sui sessanta metri. Nell'elenco contiamo anche Bastian Swillims, autore di un eccellente 45.99 sui 400, l'altista Onnen, ma non Bartels, che si è infortunato. Campionati nazionali: Francia e Spagna in pillole Bene Pognon, che ha vinto i 60 in 6.62 (come Donati ad Ancona). Titoli anche per la Okori sugli ostacoli i 7.99 (7.97 in batteria) e per la Boslak nell'asta con 4.50. In Spagna stanno benone gli uomini del mezzofondo (specialmente Higuero, Espana e Redolat), stanno ancora meglio Ruth Beitia (1.98) e la Agirre (4,56, ancora un primato). Altri campionati nazionali Ucraina: il campione olimpico del getto del peso esordisce con la vittoria nella rassegna nazionale di Sumy con un lancio di 19.83. Dmitriy Sokolovskiy vince il titolo dell'alto maschile con 2.28; a Yurchenko basta 5.60 per aggiudicarsi il primo posto nell'asta. Nel triplo si rivede Kuznetsov, protagonista nella finale del lungo a Goteborg, che perde da Savolainen con la stessa misura (16.78). In campo femminile conferma dello stato di grazia dell'ottocentista Petlyuk (1:59.87), 1.95 della Kovalenko nell'alto e 6.64 della Rybalko nella pedana del lungo. Lettonia: unico risultato da segnalare da Riga, il 7.61 si Stanislav Olijar sui 60 ostacoli maschili. Polonia: ai campionati di Spala 6.64 di Lukasz Chyla sui 60, 16.75 del triplista Kruhlik (non sarà un granché ma fa il personale ad ogni uscita), e clamorosa sconfitta del gigante Majewski (due metri e zero quattro di statura), che nel peso perde la leadership nazionale a beneficio del ventiduenne Giza, il quale raggiunge i 19.82 partendo da un personale (recentissimo) di 19.14. Nell'alto, tradizionale terreno di caccia polacco, ecco tornare al successo Walerianczyk con 2.27. La Rogowska vince l'asta con 4.60, sale la damigella Kasprzak con 4.50. Agli europei troveremo sia la Chojecka (sia sui 1500 che sui 3000) che la Rogowska. Non la Pyrek. Olanda: trasferiti i campionati sulla pista belga di Gand, annoveriamo la sconfitta del campione d'Europa degli 800 metri Som ad opera di Okken (1:47.80), la vittoria del campione del mondo Blom nell'asta con 5.60 ed il ritorno di Rutger Smith (19.96 nel peso). Irlanda: ospite dei campionati di Belfast un Paquillo Fernandez in formato-record:ha migliorato perla seconda volta nel corso della stagione il primato spagnolo dei cinque chilometri di marcia portandolo a 18.24.13. Belgio: la giovane ostacolista Berings ha migliorato il primato nazionale dei 60 ostacoli in 8.07, quattordici anni dopo l'8.09 di Sylvia Dethier. Assenti la Gevaert e la Hellebaut, che gareggeranno rispettivamente a Parigi venerdì ed a Stoccolma oggi. Slovenia: la Ottey ha conrso la batteria dei 60 in 7.39 rinunciando alla finale per un risentimento. Non ha ancoradeciso se sarà della partita a Birmingham. Dica 66 Sessantasei atleti rappresenteranno la Russia ai campionati europei: nell'elenco niente Lebedeva e Isinbayeva, niente Slesarenko, nemmeno la Pyatykh. Troviamo altresì la Antyukh, la Chicherova, il duo dell'asta Feofanova-Golubchikova, la Udmurtova (nel triplo) ed il trio di pesiste Khudoroshkina, omarova e Ryabinkina. Tra gli uomini dell'alto sono stati selezionati Ukhov, Tereshin e Dmitrik e lasciati fuori Rybakov e Silnov. C'era l'imbarazzo della scelta, e qualcuno doveva pur restare fuori. Dmitrik è quello con le misure più basse, ma è anche un uomo da battaglia, come visto a Firenze in Coppa Europa nel 2005. Nel frattempo hanno ripreso quota le velleità di Vyacheslav Voronin, autore di uno straordinario 2.40 diversi anni fa. Domenica, a Yekaterinburg, è tornato a superare i 2.32. Ultima chiamata Ad una settimana dai campionati USA di Boston, un numero esagerato di conferences e meeting di varia natura e spessore ha inflazionato il calendario locale. A dire il vero i buoni risultati, complessivamente, non sono stati molti e la rassegna di Boston si presenterà ricca in talune specialità (esempio i 60 ostacoli femminili dove è iscritta Gail Devers) ma anche deficitaria (rispetto al passato) in talaltre. Nel lungo maschile, ad esempio, leggendo le liste degli iscritti non ci sarà Phillips ne Pate. Con la miglior misura è iscritto Brian Johnson, che ha saltato 8.15 a Baton Rouge venerdì scorso. Vediamo rapidamente cosa ha detto l'ultima tornata americana da venerdì a domenica. Nel South Carolina si è messa in luce LaKya Brookins, una ragazza di diciassette anni al primo scontro con una grande della velocità, Shalonda Solomon. La Brookins ha superato sui 55 metri la Solomon in batteria, in semifinale e in finale. In Arizona segnali positivi da Johnny Godina. Il faticoso rientro sta dando i frutti sperati ed alla quarta uscita si è tolto dal pantano dei 19 metri e spiccioli lanciando a 19.63. A Boston è annunciato in pedana. 22.97 è il nuovo primato USA delle High School: lo ha stabilito sabato a Pocatello Bianca Knight, diciottanni da un mese, migliorando il 23.14 che Allyson Felix aveva siglato nel 2003. La Knight ha un fisico potentissimo il che ha reso ancora più meritoria l'impresa di mantenere la stabilità sulla pista della Holt Arena, che misura 200 metri. Ad Albuquerque ancora un primato per Lacy Janson, che vola oltre i 4.60 nell'asta femminile Merritt k.o. All'Olympic Park primo meeting dell'anno di un certo peso, con ospiti americani diprimo piano, quali LaShawn Merritt in formato-export che sui 400 metri le prende di santa ragione dall'aborigeno John Steffensen. L'idolo locale stravince in 45.07 contro 45.78 dello statunitense. L'onore degli States è stato mantenuto alto da Shawn Crawford (10.16 sui cento metri, per un pelo contro Ross che ha corso in 10.17), e da Michelle Perry, che ha vinto i 100 ostacoli in 12.87 ventoso con tre centesimi di vantaggio sulla McLellan. Tra gli altri risultati 7:42 di Mottram sui 3000 metri, 8:22.7 sulle siepi per Abdi, 4:05.25 della Corrigan sui 1500 ed 80.72 del giavellottista Robinson. C'era anche l'argento olimpico del salto in lungo John Moffitt, che ha preso ben venti centimetri dal ragazzino Noffke. Martellate Manuela Montebrun ha debuttato a Aunay-sur-Odon on un lancio di 73.26. In Sud Africa bel lancio del giavellottista Pienaar, atterrato a 82.96. Sempre a prosito di lanci lunghi, a Cuba Yipsi Moreno ha debuttato con 72.01 e Guillermo Martinez ha lanciato il giavellotto ad 82.16. Si tratta di prodezze isolate in due serie non clamorose. La discobola Martinez ha vinto la sua specialità con un lancio di 61.26, ad una settimana dal 63.66 d'esordio. Asafa Powell si è divertito ancora sui 400 metri a Kingston, abbassando il personale a 47.17. In Argentina hanno invece gareggiato due martellisti europei: la croata Brkljacic (67.90) e l'ungherese Pars (73.87) che ha battuto l'italo-argentino Cerra (68.93). Le maratone del week-end Daniel Njenga ha rivinto la maratona di Tokyo dopo l'esperienza del 2004, in 2:09:45. Il kenyano era alla quattordicesima maratona della carriera, e vanta un personale di 2:06:16. Tutti giapponesi al seguito, e solo sesto Vanderlei de Lima in 2:16:08. Ancora dal Giappone (a Nobeoka) affermazione di Shinji Tateishi in 2:15:48. A Valencia vittoria per Samson Loywapet in 2:12:04, in volata sull'etiope Tefera (2:12:05). Ad Austin un altro kenyano, Jynocel Basweti, si è imposto in 2:14:01. Il borsino In ascesa: Ivan Ukhov. Dopo il 2.39 di Mosca non ha allentato la presa ed in settimana a Chelyabinsk è salito ancora alto, a 2.34. A sfidare Holm, a Birmingham, sarà lui. In ascesa: gli australiani dei 400 metri: Wroe, Troode, ed ora il gioellone Steffensen. Ad Osaka non sarà facile per nessuno digerire i canguri della 4x400. Per iniziare, LaShawn Merritt ne ha già uno sullo stomaco. Pollice verso: per Chris Cantwell, che ad una settimana dai campionati USA lascia di stucco Hoffa, il quale gli si ritrova un metro avanti a Birmingham. Una domenica tecnicamente storta ed una serie inguardabile. Coming soon Via con Stoccolma, oggi: Carolina Kluft gareggerà in un triathlon atletico composto da 60 ostacoli, alto e 400 metri. Nell'alto maschile duello sulle nuvole tra Holm, Rybakov e Thornblad. Kajsa Bergqvist andrà a caccia della cinquantesima prestazione oltre i due metri, cercando di imitare Holm, che a Banska Bystrica ha toccato quota cento gare concluse oltre i 2.30. In pedana anche Vlasic e Slesarenko. Ancora: Olsson, la Kallur, Bekele a caccia del record del mondo dei 3000, Bungei, ed un super-1500 con Komen, Choge e Songok. Marco Buccellato


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