Internazionale, centosettanta volte Mutola



Questa settimana l'osservatorio internazionale parte dall'attualità in tempo reale, con il report del meeting di Khania (Grecia), ed a ritroso con quanto accaduto oltre confine nel fine settimana e nei giorni precedenti. Subito spazio alla Grecia, ed a seguire Siviglia, Eugene ed i risultati più importanti da ogni parte del pianeta. Risultati dell'ultima ora Si è svolto oggi nell'isola di Creta il meeting "Venizelia": in attesa di conoscere dettagli più precisi sull'entità del vento riportiamo alcuni risultati interessanti: nelle gare di triplo eccellenti il 17,29 del greco Zalaggitis ed il 14,45 dell'uzbeka Zhuravlyeva (14,52 pochi giorni fa ad Atene). Vento apparentemente regolare per il 10"04 di Abdul Zakari nei 100 metri, mentre il risultato più interessante in prospettiva futura appare l'ennesimo primato nazionale dell'astista 19enne Filippidis, che ha valicato 5,71 tentando anche il primato del mondo junior a 5,81 (primo tentativo vicino alla riuscita). Le prossime capriole del talento greco avranno come proscenio i campionati nazionali assoluti, in programma il prossimo week-end. In questa gara Filippidis, visto a Torino in settimana e rivisto a Barcellona dove aveva bissato il 5,70 ottenuto al Memorial Nebiolo, è stato battuto con la misura di 5,76 dal tedesco Borgeling. Simona cede lo scettro Fino a poche ore fa leader continentale della specialità, Simona La Mantia è stata scavalcata nelle graduatorie europee del salto triplo dalla russa Pyatykh, che l'altro ieri a Mosca ha ottenuto 14,75 (della gara mancano ancora dettagli sul vento). L'azzurra resta in ogni caso sull'ideale podio mondiale, occupando la terza posizione stagionale dopo la giamaicana Smith ed appunto la Pyatykh. Siviglia regala prodezze Quattro migliori prestazioni mondiali stagionali hanno caratterizzato l'appuntamento del sabato spagnolo: artefici i marocchini Laalou (1'44"22 sugli 800 maschili) e Benhassi (1'59"59 in quelli femminili), Paul Koech sulle siepi con 8'06"26 e l'australiano Mottram sui 5000 metri in 13'04"06. Ancora benissimo Daniel Kipchirchir Komen sui 1500 (3'31"46) e debutto europeo per il nuovo personaggio del salto in lungo, il panamense Saladino, che onora il battesimo col nuovo record nazionale a 8,29. Dai lanci altre grandi cose: il regolarissimo Alekna stravince il primo confronto diretto con il capofila stagionale Kanter (68,05 contro 64,47), ed il gigante americano Cantwell ritrova le misure cui ci aveva abituati un anno fa di questi tempi, scagliando il peso a 21,67. Lampi negli USA Il "Prefontaine Classic" di Eugene ha messo a confronto alcuni degli uomini più veloci del pianeta: nella fattispecie il campione olimpico dei 100 Justin Gatlin ha superato per un'inezia colui che ad Atene era dato per co-favorito, il giamaicano Powell, già autore quest'anno di un crono come 9"84. Proprio in 9"84, con vento eccessivamente favorevole, si sono espressi entrambi, in una gara che ha portato sotto i dieci netti anche il solito Scott (9"94) ed il campione olimpico dei 200 Crawford (9"98). Altrove, Maurice Greene si esprimeva in condizioni atmosferiche sfavorevoli in 10"44 perdendo di un centesimo da Lewis-Francis, in quel di Glasgow. Nel triangolare allestito come di consueto tra britannici, americani e russi, hanno avuto la meglio gli ultimi, presentatisi con una selezione più compatta rispetto a quelle degli occidentali. Per tornare a Eugene, alcune notizie dalla pista e dalle pedane: un altro campione olimpico, Yuriy Borzakovskiy, ha perso al debutto stagionale sugli 800 metri contro il canadese Gary Reed, un 23enne noto come castigamatti di diversi autorevoli interpreti della specialità. In grande evidenza anche Eliud Kipchoge sulle due miglia, corse in 8'07"68 (ottavo tempo di sempre e terzo interprete della distanza dopo Komen e Gebrselassie). Ancora dalla pista il mondiale stagionale di Liu Xiang sui 110 ostacoli con 13"06, al debutto sul suolo USA. Gara magnifica con Trammell a 13"12 ed il mai troppo considerato Arnold a 13"16! Dagli ostacoli un altro meno-48 di Bershawn Jackson (47"91) e gran ritorno di James Carter con 47"95; è stato anche il giorno del ritorno a grandi altezze per Toby Stevenson (5.90) che a parità di misura si è però lasciato sorprendere da Bradley Wakler, all'apice dopo un inverno brillante ed una primavera promettente. Solo 5,60 per il campione olimpico Mack, in giornata sfortunata. Al femminile da segnalare il rientro di Tonique Williams, subito sotto i 50 secondi sui 400 (49"95), e davanti per soli tre centesimi a Sanya Richards, che per ancor meno, un solo centesimo di secondo, perde a vantaggio della bahamense la leadership nelle liste mondiali stagionali. Inoltre il rientro di Maria Mutola, all'ennesimo successo al "Prefontaine" di Eugene in 1'59"95 (centosettantesima volta in carriera sotto i due minuti sugli 800 metri nell'arco di quindici anni!), ed ancora dagli ostacoli un altro mondiale stagionale, quello della campionessa del mondo Felicien, che in 12"58 ha regolato l'olimpionica Hayes (12"72) e la giamaicana Foster (12"76). Pianeta-lanci Acuto della settimana ad Istanbul, grazie al fortissimo martellista turco Apak, che dopo il bronzo olimpico sale di nuovo alla ribalta con un gran record nazionale ottenuto al Memorial Cezmi di Istanbul: 81,45 è primato di Turchia e nuovo mondiale stagionale (secondo Devyatovskiy con 79,50). Nella stessa riunione torna a saltare altissimo Venelina Veneva, la bulgara accreditata in carriera di 2,04: per lei 1,98. Dall'ucraina la "Kravchuk's Cup" di Kiev, sabato e domenica: tre discoboli oltre i 62 metri in meno di quindici centimetri, con Nesterovskiy a guidare la classifica (62,59), davanti a Chuprinin (62,52) e Semenov (62,46). Exploit nella gara femminile per Olena Antonova, 65,89 che le vale la terza misura al mondo. Finale col martello maschile, dove il 38enne Skvaruk è tornato in vena con 78,80 davanti a Piskunov (78,72). Sempre dall'Ucraina la crescita del 17enne saltatore Nartov, del quale parlammo addirittura un anno e mezzo fa quando superò i 2,18 all'età di quindici anni. Nel corso del match internazionale giovanile tra Russia, Bielorussia ed Ucraina, Nartov (nato il 21 maggio 1988) ha valicato la misura di 2,28. Anna-record, ma non vale In una esibizione a Sopot (Polonia) Anna Rogowska ha superato la quota di 4,77, risultato non omologabile ma superiore di un centimetro al record polacco stabilito la scorsa settimana a Danzica. Di quella gara ora sono giunti i dettagli: superati i 4,76 alla prima prova, l'astista ha tentato per tre volte senza fortuna un formidabile “allunaggio” alla quota di 4,86. Murofushi in rodaggio Fermato da un raffreddore alla vigilia del meeting di Osaka, stavolta il campione olimpico del martello ha trovato la pioggia a rovinargli il debutto stagionale, in occasione dei campionati giapponesi svoltisi a Tokyo nell'arco di ben quattro giornate di gare. Successo garantito ma con la misura, per lui modesta, di 76,47. Nella altre gare gran 5000 del branco kenyano ospite, guidato dal 18enne James Mwangi (13'05"05), con Josphat Muchiri (13'05"33) e Martin Mathathi (13'05"99) nella scia. Interessante, tra gli altri risultati, il 45"69 del 18enne quattrocentista Kanemaru. A proposito di sprint Interessante in vista della Coppa Europa di Firenze quanto accade nel mondo della velocità europea: Tobias Unger ha debuttato a Ettlingen doppiando le distanze dello sprint in 10"11 (ventoso) e 20"58. La velocità tedesca si muove anche con altri specialisti (Broening 10"32) e può contare sull'afflusso di nuove leve (a Potsdam, dieci giorni fa, i due diciottenni Muller e Sewald hanno corso sotto i 10"50). Per tornare a Glasgow, la 4x100 britannica si è espressa a 38"95 contando su Gardener, Lambert, Devonish e Lewis-Francis. A Lugano, dove la staffetta azzurra ha corso in 39"26 (con Verdecchia, Collio, Donati e Cavallaro), da segnalare anche il 13"69 di Andrea Alterio sui 110 ostacoli, sconfitto dal brasiliano Inocencio (13"53) e dal belga di colore Nsenga (13"65). Per Alterio anche un 13"70 in batteria. Anche Lingua all'estero Nel meeting EAA di Bydgoszcz, in Polonia, una presenza azzurra con il martellista Marco Lingua, sesto con 74,05 (serie: nullo, 71,65, 73,16, 72,77, 72,30, 74,05). Vittoria al campione dl mondo Tikhon (78,39), davanti a Pars, Karjalainen, Ziolkowski e Konopka. Nelle altre gare secondo primato polacco consecutivo per Anna Jesien sui 400 ostacoli (54"22), sconfitta dell'altro iridato bielorusso Mikhnevich nel peso (20,43 contro i 20,52 del polacco Majewski) e ritorno di Zhanna Block: l'ucraina ha messo sotto la Sturrup sui cento in 11"33 (per un solo centesimo), per poi bissare sui 200 in 22"98. Ad Arles vento di primato Eunice Barber è tornata grande, anzi grandissima, realizzando nel corso dell'appuntamento francese del Challenge delle prove multiple IAAF il nuovo primato di Francia con 6889 punti, che migliora i 6861 punti che le diedero il titolo mondiale a Siviglia nel 1999. La francese scavalca anche Carolina Kluft al vertice delle classifiche stagionali e consolida la sua ottava posizione nelle liste di tutti i tempi. Tra i parziali, un gran 12"62 sugli ostacoli (vento 2,9 m/s), il lungo dei tempi migliori a 6,78 (vento 3,4 m/s) ed 1,91 in alto. Il vento è spirato in parecchie circostanze anche oltre i 4 metri al secondo, lievitando alcune prestazioni e rispettivi punteggi. Altro dall'Europa Il campione olimpico del lancio del giavellotto ha effettuato un rientro sottotono a Floro, nella sua Norvegia: Andreas Thorkildsen (quattro lanci nulli ed un miglior lancio di appena 74,94) è stato battuto dal lituano Intas (80,01), dal connazionale Nilsen, dal tedesco Nicolay e dal russo Korotkov. Grande "Paquillo" Lo spagnolo Fernandez ha marciato a La Coruna a trenta secondi dal proprio limite europeo dei 20 chilometri, chiudendo in 1h17'52". La gara ha visto, come avrete già letto, il ritiro di Ivano Brugnetti, e la nuova sorprendente vittoria della salvadoregna Lopez in 1h30"08, successo che arriva dopo quello di Lima nel corso dei campionati panamericani di marcia. Calendario settimanale fittissimo: già oggi molte star ibero-americane saranno impegnate a Huelva, mentre dopodomani sarà la volta del Super Grand Prix di Ostrava. Ancora meeting in Europa: Argentan e Villeneuve d'Ascq (Grand Prix) in Francia, Kassel e Bad Langensalza in Germania, Tartu in Estonia, Ginevra in Svizzera, ed ancora Spagna con Gava, i giochi internazionali di Bedford nel Regno Unito e per concludere Tampere, Varsavia, Atene con un'altra tappa del Super Grand Prix. Inizia anche il carosello dei campionati nazionali (Romania e Grecia in pista), ma l'appuntamento più appetitoso avrà luogo da domani a venerdì in quel di Sacramento, con un'edizione dei campionati universitari USA che si annuncia altamente spettacolare. Per una visione d'assieme su quanto prodotto finora dalla stagione e soprattutto dall'ultimo week-end di attività internazionale, sono già disponibili nella sezione statistiche del sito le graduatorie mondiali aggiornate a ieri sera, nel formato top-30. Con le news dall'estero appuntamento, come di consueto, al martedì mattina della prossima settimana. Marco Buccellato


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