Internazionale, a Nairobi i campionati d'Africa



La rubrica internazionale mette a fuoco quanto successo fuori dal contesto continentale, in un lungo fine settimana ricco di altre manifestazioni di primo piano, come i campionati africani di Nairobi, dove sono scesi in pista quasi tutti i migliori atleti del continente nero. Ancora, i Giochi del Centro America e dei Caraibi di Mayaguez, risultati, notizie e protagonisti della Diamond League di Stoccolma.

Campionati africani, Rudisha vola

A conferma di una stagione straordinaria, anche sul piano cronometrico, David Rudisha si è laureato campione africano nell'altitudine di Nairobi (1660 metri sopra il livello del mare), vincendo l'oro in 1:42.84. Il kenyano ha portato la striscia di imbattibilità a sedici gare. L'ultima sconfitta risale a quasi un anno fa, Berlino, semifinale mondiale. Sul podio degli 80 maschili altri due kenyani, Yego e Kivuna. Non c'è stato il confronto con il sudanese Kaki, che ha fatto sapere di non gradire l'alta quota per cimentarsi in un aspro duello sul doppio giro di pista, preferendo offrire il suo apporto alla 4x400 nazionale.

E' stato, nel bilancio della manifestazione e nell'atteso confronto con gli eterni rivali etiopici, un soliloquio kenyano, anche oltre le previsioni più ottimistiche, con l'Etiopia relegata al ruolo di comparsa ed un solo oro (quello di Tirunesh Dibaba sui diecimila metri) a spezzare l'egemonia dei padroni di casa, esaltati da dieci medaglie d'oro complessive. Venticinque i podi dei kenyani, contro i nove degli etiopi, superati nel medagliere (relativamente alle medaglie d'oro) anche da Nigeria, Botswana, Sud Africa e dall'intero asse maghrebino (Algeria, Tunisia, Marocco, Egitto). Nelle gare di mezzofondo con i duelli più attesi tra Kenya ed etiopia, la Burka è stata battuta nei 1500 da Nancy Lagat, la Defar dalla Cheruiyot sui 5000, e solo la Dibaba, come detto, è stata capace di mettere sotto tutte le avversarie in 31:51.39. Tra queste, l'iridata Linet Masai, solo terza e battuta anche dalla Melkamu.

Risultati decisamente interessanti in molte gare: in campo maschile è emersa la figura dell'ivoriano Meité, oro nei 100 in 10.08 ed argento sui 200 in 20.39, sconfitto dal sorprendente marocchino Seoud (20.36), uno sprinter visto all'opera anche nella stagione statunitense. Il libico Khawajah, conosicuto anche in Italia per aver gareggiato ai Giochi del Mediterraneo, è sceso sotto i 45 secondi nei 400 metri assicurandosi l'oro in 44.98. Nella giornata conclusiva Asbel Kiprop ha dominato la finale dei 1500 metri (in testa da subito) in 3.36.19, col giovane fenomeno Silas Kiplagat (sotto i 3:30 a Montecarlo) appena quarto. Negli ostacoli bassi uno-due del Sud Africa con Van ZYl (48.51) ed il 20enne Fredericks (48.79). Dai salti 8.23 di Mokoena con robusto vento in senso contrario. Lasciano perlomeno sorpresi i riscontri della 20 kn di marcia, non tanto per la vittoria di Sbai, un tunisino già noto nel circuito, comunque velocissimo in 1:20:36, quanto per il secondo posto del kenyano Kimutai, 41 anni e presente a tre edizioni dei Giochi Olimpici, accreditato di 1:21:07.

Donne, Nigeria avanti tutta

Il personaggio è Blessing Okagbare, tre medaglie d'oro tra 100 metri (11.03), salto in lungo (6.62) e staffetta 4x100. Le altre quattro medaglie d'oro conquistate dalle nigeriano sono arrivate dai 200 (con la Osayomi), dagli ostacoli con la Adigun, nella 4x400 e nel peso, dove il panorama era però decisamente mediocre. Ottima la Montsho, prima nei 400 metri in 50.03. Soprese da atlete nord africane sugli 800 (l'algerina Bouras ha battuto Janeth Jepkosgei) e nei 400 ostacoli, dove la 22enne marocchina Lambarki ha beffato di un centesimo (55.96) la favorita nigeriana Odumosu.

Giochi del Centro America e dei Caraibi

Conclusi a Mayaguez, Portorico. Giamaica prima nel medagliere (25 medaglie), seguita da Messico (24) e Colombia (23). I messicani portano a casa un oro in più dei giamaicani, sei contro cinque. Non limitandoci all'atletica leggera, nelle quarantasei discipline sportive rappresentate, il Messico è stata la nazione trionfatrice.

Tra i migliori risultati della rassegna, al primo posto figura la doppietta di Churandy Martina, oro nelle due gare individuali di velocità con 10.07 e 20.25. Ottima la staffetta di Trinidad (senza Richard Thompson), che ha corso in 38.24 e preceduto una Giamaica priva delle sue superstars. Tra gli altri risultati maschili il 44.84 del costaricano Brenes nei 400, il 48.47 di Leford Green nei 400 ostacoli (al primo anno da ostacolista), l'8.22 nel lungo di Tyrone Smith, saltatore di Barbados. Tra le donne, 22.69 della Mothersill nelle batterie dei 200 (poi all'oro) e sorprendente affermazione della 4x100 di Portorico in 43.46 sui più accreditati quartetti di Colombia e Giamaica (anche in questo caso schierate atlete di secondo piano).
 
Campionati canadesi a Toronto

Pochi i risultati di rilievo: ha tenuto banco soprattutto il duello tra le ostacoliste Priscilla Lopes-Schliep e Perdita Felicien. Nella finale si è imposta la meno favorita Felicien in 12.72 contro 12.75. Nelle altre gare 71.89 della martellista Frizell, 20.55 del solito Armstrong nel peso, 10.21 di Effah nei 100 metri.

Nuova Delhi

Nella metropoli indiana, dove si svolgeranno in autunno i Giochi del Commonwealth, un buon meeting di due giorni, dove il miglior risultato è stato ottenuto dalla saltatrice uzbeka Dusanova, che ha realizzato la mijglior prestazione asiatica stagionale con 1.95.

Il giorno di Gatlin

Oggi, dopo una sospensione di quattro anni, torna alle competizioni Justin Gatlin, ex-sprinter più veloce del mondo, campione olimpico ad Atene e due volte iridato a Helsinki 2005. Il rientro del 28enne statunitense avverrà in un piccolo meeting estone, quello di Rakvere, che conta di quadruplicare la vendita dei biglietti grazie al richiamo esercitato dal nome dell'atleta. Nel mirino di Gatlin, che replicherà a Tallinn sabato prossimo, il progetto a lungo termine della qualificazione per i Giochi di Londra 2012.

Coming soon: Diamond League

Venerdì torna il circuito d'eccellenza con la tappa di Stoccolma: nel classico DN Galan si è riusciti a mettere insieme nei cento metri Usain Bolt, Tyson Gay ed Asafa Powell, e basterebbe già questo per assicurarsi il biglietto. Bolt perse l'unico cento metri della carriera proprio a Stoccolma da Powell, ma sembrò un po' lasciar andare le cose poco prima del traguardo e non diede affatto l'impressione di voler forzare.

Scontri siderali in quasi tutte le specialità: negli 800 Kaki contro Asbel Kiprop ed il prodigio americano Wheating, Jackson-Taylor-Clement nei 400 ostacoli, ed ancora Tamgho nel triplo, tutti i igliori pesisti tranne Mikhnevich, Thorkildsen sfidato ancora dal mancino De Zordo nel giavellotto, ed il meglio del meglio su siepi e cinquemila. Nelle gare femminili, in programma un maestoso 1500 metri, la Vlasic nell'alto, ed ancora Lolo Jones contro il resto del mondo nei 100 ostacoli e la Defar alla ricerca di un risultato cronometrico super nei 5000. Lucerna, sabato prossimo: ancora reduci dagli Europei. Nei 400 toccherà all'argento dei 400 metri Bingham sfidare Jeremy Wariner. Di ritorno da Nairobi ci sarà anche Janet Jepkosgei negli 800 metri.

 




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