Internazionale, Wanjiru striscia vincente



Le maratone di Chicago e Eindhoven ed il mondiale di mezza maratona sono stati i principali appuntamenti del week-end internazionale. Il calendario degli eventi è stato completato da numerose altre corse su strada e dall'attività in pista in Asia e Medio Oriente. Vediamo quanto successo partendo da Chicago.

Wanjiru vince nel freddo

Alla quinta maratona della ancor giovane carriera Samuel Wanjiru ha colto la quarta vittoria, la terza consecutiva. E' successo a Chicago, con temperature quasi polari, alla prima 42 chilometri corsa sul suolo americano, dove con 2:05:41 ha anche realizzato, per un solo secondo, il miglior tempo mai registrato nel nuovo continente. Solo Martin Lel è riuscito nell'impresa di batterlo, nell'edizione 2008 della maratona di Londra. Per Wanjiru, ripercorrendo rapidamente la sua carriera di maratoneta, il folgorante debutto nel dicembre di due anni fa a Fukuoka in 2:06:39, la sconfitta di Londra (correndo in 2:05:24), il trionfo olimpico al caldo umido di Pechino in 2:06:32, e l'affermazione a Londra nell'aprile di quest'anno in 2:05:10, primato personale e record della metropoli inglese.

Domenica una nuova grande prova di forza nell'Illinois, a dimostrazione che, caldo o freddo che sia, non ce n'è per nessuno. Passato a metà gara in 1:02:01 (quasi in linea con quanto sperato per tentare di scendere sotto le due ore e quattro minuti del primato del mondo, proposito poi rimangiato nel dopo-gara), ha staccato la compagnia qualche minuto dopo il trentesimo chilometro, con la tabella-primato ormai in fumo per la decelerazione del pacemaker Ivuti. Bello il finale di gara del marocchino Goumri, che ha conquistato l'ennesimo secondo posto in 2:06:04 su Vincent Limo Kipruto, terzo in 2:06:08 è già vincitore a Parigi. Quarto un altro giovane maratoneta kenyano, Charles Munyeki Kiama, in 2:07:06. La generazione dei nuovi maratoneti è giovane, ventidue-ventitré anni, e la storia prossima futura tutta da affrescare.

Diverso l'andamento della corsa femminile, che ha visto una seconda metà di gara più veloce della prima per la vincitrice (passaggio a metà gara in 1:15:04), la russa Liliya Shobukhova (2:25:56), alla seconda esperienza sulla distanza dopo l'ottimo esordio londinese. La russa si è imposta strappando al quarantesimo chilometro, superando la tedesca Mikitenko (2:26:31), che rientrava dopo il forfait mondiale causato da un grave lutto familiare. Ancora l'Europa dell'Est (la Mikitenko come è noto è nata in Kazakistan), a completare il podio di Chicago grazie al terzo posto di Lidiya Grigoryeva in 2:26:47. Africa ai piedi del podio con la coppia etiope Erkesso (2:26:56) e Adere (2:28:38). Buono il ritorno dopo lunga inattività per Deena Kastor-Drossin, sesta 2:28:50.

Degno mondiale a Birmingham

Già ampiamente raccontata nel report domenicale, aggiungiamo solo qualche dato numerico che "dimensiona" ai massimi livelli la rassegna mondiale di mezza maratona nella fredda terra inglese. Primato dei campionati per entrambi i vincitori. Primato del mondo ufficioso sui quindici chilometri per la Keitany (46:51, quattro secondi meglio della giapponese Fukushi nel 2006). Seconda prestazione di tutti i tempi per la stessa Keitany sia col riscontro finale di 1:06:36 che al passaggio dei 20 chilometri (1:02:59).

Ancora, due altri mondiali stagionali su al passaggio dei dieci chilometri per la Keitany 31:04, e per Tadese che al ventesimo ha segnato 56:23, nona prestazione di sempre. Personal bests: se ne sono contati ben ventitré tra gli uomini e venticinque tra le donne. Miglior europeo maschile, come detto, Daniele Meucci, che ha raccolto strada facendo i due francesi Larhiouch e Theuri (un ex-kenyota) e l'inglese Lemoncello, prossimo a cimentarsi nella maratona. Nelle liste all-time (top 30 per specialità), tra 15 chilometri, 20 chilometri e mezza maratona, Birmingham ha regalato ben sedici ingressi o miglioramenti.

Eindhoven velocissima

Il 28enne Geoffrey Kiprono Mutai ha migliorato il suo primato della maratona olandese di Eindhoven scendendo ad un eccellente 2:07:01. Molti dei kenyani che hanno corso la classica olandese (otto ai primi otto posti) avevano gia gareggiato uno contro l'altro nella maratona di Daegu in aprile. Il secondo classificato è Philip Kimutai Sanga, anche'egli miglioratosi inmaniera significativa fino a 2:08:07. Di tre secondi più "pesante" il crono registrato da Joseph Ngeny (2:08:10). La vincitrice della gara femminile, la namibiana Naigambo, ha migliorato il record nazionale in 2:31:01. Storico successo per la connazionale del grande ex-velocista Frankie Fredericks, che si è concessa il lusso di precedere una kenyana, Lydia Kurgat, seconda in 2:31:26.

Le altre maratone

Prima in ordine cronologico, Baltimore, sabato scorso. Pokerissimo del Kenya per i primi cinque posti della classifica maschile e successo per Alphonse Yatich in 2:14:04 su Isaac Macharia (2:15:53) e Elijah Nyambuti (2:17:12). Più interessanti i riscontri femminili, con primo posto in 2:32:09 della kirghiza Julia Arkipova sulla russa Tatyana Pushkareva (2:35.45). A Buenos Aires maratona valida come campionato sudamericano. Vince il tanzaniano Ikoki in 2:13:55 su David Kiptanui (Kenya, 2:14:14), ma il campione d'area è Marco Antonio Pereira, terzo in 2:17:52. Prima al traguardo delle donne e titolo sudamericano per la brasiliana Sirlene De Souza in 2:38:09. Nella Royal Marathon di Victoria (Canada) successi di Hillary Cheruiyot in 2:19:26 e della canadese Cheryl Murphy in  2:44:01. A Melbourne primi l'etiope Asnake Fekadu in 2:17:32 e l'australiana Lisa Flint in 2:34:08.

Europa: a Graz (Austria) doppia vittoria kenyana, con Nixon Machichim in 2:13:27 e Rael Kiyara Kguriatukei in 2:33:04. Zagabria: nella diciottesima edizione della maratona croata successi russi con Andrey Bryzgalov in 2:18:40 e Irina Mashkantseva in 2:38:58. In Polonia, a Poznan, il decimo anniversario della locale maratona ha registrato le affermazioni di Samson Kimeli Chebii in 2:19:14 e di Agnieszka Gortel in 2:37:08, due maratoneti già trentaduenni.

Strade diverse

Altre distanze: a Parigi il ruandese Disi ha vinto la classicissima venti chilometri in 59:33, celebrando nel modo migliore il fresco successo sui diecimila metri ai Giochi Francofoni. Molto interessante il crono della vincitrice della corsa femminile, la kenyana Myriam Wangari, che è giunta al traguardo in 1:05:30. In Olanda, a Groningen, Moses Masai ha vinto le quattro miglia in volata sul giovane etiope Kuma e sul campione del mondo di cross Gebremariam. In campo femminile inattesa sconfitta di Meselech Melkamu ad opera della nera olandese Sylvia Kibet, ex-Kenya. Contrariamente alle condizioni ambientali patìte a Chicago, a Boston si è disputata una mezza maratona graziata dal bel tempo e da una temperatura gradevole. Nelle classifiche, successi dell'irlandese Martin Fagan in 1:02:21) e della etiope  Belaynesh Zemedkun Gebre (ventidue anni) in 1:11:07).

Campionati arabi

Nell'epilogo della manifestazione di Beirut buon 400 ostacoli del saudita Al Sharakili (49.43) e successo di Mansour sugli 800 metri in 1:45.92. I migliori risultati delle prime giornate sono venuti dai 400 maschili, col successo del sudanese Youssif in 45.15 (visto anche al meeting di Rieti) e col record libico di Khouaja in 45.35. Nel lungo, 8.10 dell'algerino Nima. Giappone: a Kobe consueta kermesse sulle lunghe distanze su pista, senza grandi protagonisti, men che meno i kenyani, che qui sono di casa. Crono modesti, 32:27.04 di Mai Ito sui 10000 e 15:34.60 della poco più nota Igarashi sui cinquemila. Prove multiple a Maebashi: il decathlon va a Keisuke Ushiro con 7.856,l'eptathlon a Yuki Nakata con 5.563 punti.

Fatti di famiglia

Nozze per il campione olimpico di getto del peso Tomasz Majewski a Varsavia e, in Russia, per la siepista Yelena Sidorchenkova, seconda ai campionati nazionali quest'anno. Terzo figlio per la velocista austriaca Karin Mayr-Krifka (11.15 e 22.70, due argenti europei indoor sui 200), ritiratasi da due stagioni.

Marco Buccellato




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