Internazionale: Lysenko-record, lampi dagli USA



Un primato del mondo assoluto ed una buona dozzina di record mondiali stagionali costituiscono il ricchissimo bilancio di un fine settimana pirotecnico per l'atletica internazionale. Le prodezze delle martelliste russe, degli sprinters e del fantastico diecimila metri di Hengelo vanno in copertina. A largo raggio vedremo cosa è successo un po' ovunque, in attesa del debutto odierno di Asafa Powell a Belgrado. Il meeting sarà visibile in diretta attraverso il sito www.beomeeting.com Lysenko, ottanta metri nel mirino Tatyana Lysenko ha migliorato ancora il record del mondo di lancio del martello sabato a Sochi. La distanza-primato (corretta dopo i comunicati iniziali) è di 78.61 (precedente 77.80). Gulfiya Khanafeyeva si è migliorata di dieci centimetri portandosi a 77.36, Yelena Konevtsova-Tauryanina è entrata nella top-ten di sempre con 76.21. La quarta, la Khoroskikh, ha lanciato a 74.87. NCAA, Dix a 19.69! Si è gareggiato a Gainesville, Columbia, Eugene e Des Moines, per le finali regionali NCAA. Le finali nazionali si disputeranno tra dieci giorni. Risultati molto buoni, a tratti fantasmagorici, ad iniziare da quello del proiettile Walter Dix, arrivato dove nessuno pensava potesse arrivare. Per un atleta alto solo un metro e settanta e pesante 73 chilogrammi, il 19.69 di Gainesville appare davvero straordinario, sia per le sue caratteristiche fisiche, sia per il cospicuo miglioramento (aveva 20.13). Gli altri "grandi" dei 200 metri hanno ben altre strutture, ed una predisposizione migliore, rispetto a quella di Dix, per la doppia distanza: Gay è alto 1.83x73 chili, Spearmon 1.88x78, Merritt 1.88x82, Fredericks 1.80x73, Crawford 1.81x80 (potenza e ancora potenza), Johnson 1.85x78, Obikwelu 1.95x74, Bolt addirittura 1.96x75. Dix si avvicina di più a Boldon (1.76x75), che però era assai meno compatto dell'americano. Dix è andato a bersaglio anche sui 100 (10.05) e con la 4x100 della Florida. Belle cose anche da Natasha Hastings: Per lei vittorie su 200 (22.62 ed un centesimo meglio in batteria) e 400 (50.23, mondiale stagionale). Da notare anche la fenomenale ostacolista junior Castlin, che con 12.91 ha mancato di soli sette centesimi il mondiale di categoria e realizzato il nuovo primato USA junior. Sprint in primo piano In Missouri (a Columbia) la giamaicana Stewart è volata sui 200 (22.41), trovando degna avversaria in Gloria Asumnu, che appena due stagioni fa non scendeva sotto i 23.50 ed ora si è portata a 22.70. Un'altra giamaicana, Nickiesha Wilson, ha vinto i 400 ostacoli in 55.20. La Wilson era alla trentasettesima gara della stagione, un po' troppo in soli quattro mesi e mezzo. Altro notevole risultato femminile di Columbia dalla martellista Riley, 72.33 a pochi centimetri dal fresco personale ottenuto nelle Drake Relays. Uomini: alcune settimane fa avevamo citato Trindon Holliday, un velocista di piccola taglia (1.65) con esperienze nel football. Sceso a 10.08 in un baleno, eccolo migliorarsi ancora di un centesimo (10.07) e col vento in faccia. Stan e figlia A Des Moines bene la giovane Destinee Hooker nell'alto (1.93), una pantera dalle lunghissime leve che ha anche il volley nel sangue nonché una sorella (Marshevet) che cercherà ai trials il "passi" per i cento metri di Osaka. Va intanto forte, fortissimo, Ebonie Floyd, un'altra sprinter che ha trovato la "sua" stagione, tanto da vincere le due gare di velocità in 11.15 e 22.32 (sempre seconda la giamaicana Facey in 11.19 e 22.58). Ebonie è figlia d’arte: suo padre è il notissimo Stanley Floyd, ex-campione universitario negli anni ’80 sui cento metri (10.03 di personale) e di Delissa Walton, anche lei al titolo universitario, ma sugli 800. Va forte anche la versione di Kim Collins al femminile, Virgil Hodge, che si migliora ancora sui 200 fino a 22.68, ennesimo record nazionale di Saint Kitts. Facce nuove Nella fase di Eugene i migliori risultati sono arrivati dall'asta maschile (Skipper 5.80) e dalla lunghista di Trinidad Rhonda Watkins (6.82). A Fresno, per i campionati NAIA, exploit a tutto tondo per una ragazza ghanese, Ruki Abdulai, cui la pedana della California porta davvero fortuna: nella scorsa stagione realizzò in lungo un 6.71 ventoso di un niente, tra giovedì e sabato ha saltato 6.70 legale, ha vinto i 400 in 52.40 e l'alto con 1.85. A Charlotte (NCAA II) emergono sui 400 i nomi nuovi di Hakeem Mohammed (45.37, oltre un secondo di progresso) e Joel Stallworth (45.40, un secondo e mezzo rispetto alla passata stagione). Il trio delle novità USA si completa grazie a Damian Prince, ostacolista di Decatur (Georgia), che in colpo solo scende da poco meno di 51 secondi ad un sorprendente 49.21, trascinando anche il pressoché sconosciuto Bergstedt a migliorarsi di quasi un secondo (50.18). La risposta di Bolt Il prodigio dei caraibi ha debuttato sulla distanza a lui meglio congeniale con un ottimo 19.96 negli Hampton Games di Port-of-Spain, nell'isola di Trinidad. Ha battuto Darrel Brown (20.51), già a 10.02 quest'anno sui cento metri, e che ha corso i 200 a causa di un ritardo nel proprio arrivo allo stadio. Impressionante anche Christopher Williams (35 anni), che dopo il 20.24 di Doha ha corso 1 100 in 10.03 ventoso, battendo un altro giamaicano in grande crescita, Marvin Anderson, autore di un altro 10.05 (è già il secondo). E' sempre Mutola A dispetto dei 35 anni Maria Mutola continua a dominare la scena degli 800 metri. In attesa del "suo" Prefontaine Classic di Eugene, ha esordito nello stesso impianto nel contesto dell'edizione inaugurale del "Road to Eugene 08", trovando alla prima uscita il mondiale stagionale con 1:58.79, battendo un'altra atleta ultratrentenne, la statunitense Teter, seconda in 1:59.91. Le gare di Eugene si sono concluse nella tarda notte italiana di ieri: Dominique Arnold ha esordito sui 110 ostacoli con 13.26 ventoso e Stacy Dragila è tornata finalmente a misure più ottimistiche in prospettiva Trials (4.50). Chi non sorride affatto è la campionessa del mondo Madison, che dopo quattro prove difficilmente interpretabili attorno ai sei metri sei, ha deciso di rinunciare, chiudendo all'ottavo posto con 6.08. Saladino in fotocopia Nel meeting olandese di Hengelo intitolato a Fanny Blankers-Koen il numero di maggior interesse l'ha estratto ancora Irving Saladino, che con 8.53 ha ripetuto la prestazione di Rio datata due settimane orsono. Anche in Olanda il vento non ha aiutato il panamense, anzi la sua entità (meno un metro e due) lo ha penalizzato ulteriormente. Serie: 8.33, 8.25, 8.32, 8.53, due nulli all'inizio ed al terzo turno. Gebre e i suoi fratelli Grandissimi i diecimila metri: nei primi undici posti troviamo otto etiopi (!) e tre kenyani, il che lascia intendere che anche per quest'anno non ce ne sarà per nessuno. Non solo. I diciannove specialisti che hanno concluso la gara hanno corso tutti (!!) sotto i ventotto minuti. A memoria non si rammenta una cosa del genere. Ha vinto Sihine, rientrato nel giro da due mesi dopo un anno di infortuni, in 26:48.73, dopo una lotta serrata con Eliud Kipchoge (esordiente sulla distanza), secondo in 26:49.02 (quattordicesima posizione di tutti i tempi). Sotto i ventisette minuti (prima volta) anche Moses Mosop (26:49.55). Quarto (col personale) Gebremariam (26:52.33) e quinto Gebrselassie, che aveva annunciato a sorpresa il ritorno in pista a poche ore dal meeting, e che si è divertito in 26:52.81, restando in lizza fino alla fine. Weissteiner nelle zone alte Nelle altre gare: Xavier Carter ha evitato lo scontro con Wariner andando a perdere sui 100 (quarto con 10.28). Il suddetto Wariner ha battuto nettamente ma non così tanto il congolese Kikaya sui 400 (44.43 contro 44.77), ma non era in perfette condizioni. L'ugandese Chepkirwok (1:45.35 sugli 800) sta diventando davvero qualcuno: ha bruciato nel finale nientemeno che wilfred Bungei. Occhio al polacco ventenne Lewandowski (1:45.52), che sembra il clone di Czapiewski. Bekele ha rinunciato in corsa a migliorare il primato delle due miglia e si è limitato a vincere in 8:16.98. Ancora: mondiale stagionale per Paul Kipsiele Koech nelle siepi in 8:01.05, gran serata per gli olandesi Sedoc (13.37 sui 110, battuto da Wilson) e Smith (20.85 nel peso). Della gara della Weissteiner, che con 15:16.19 è attualmente tredicesima al mondo) si è parlato diffusamente nelle news. Segnaliamo però che l'altoatesina ha rimontato e battuto la celebre Maryam Yusuf Jamal e stracciato la belga De Vos, 31:22.80 sui diecimila appena una settimana fa. Ultimo appunto, la sconfitta di FranKa Dietzsch ad opera della ceka Cechlova-Pospisilova nel disco. Cubani a Cuba Dayron Robles ha corso in 13.17 in occasione del Memorial Barrientos, appuntamento di vertice dell'attività cubana primaverile. Si è rivisto anche l'ex-olimpionico Anier Garcia, terzo in 13.74. Ancora ottimo il triplo con Tosca (17.26), Betanzos (17.21) e Giralt (17.18). I cubani hanno proposto cinque atleti sopra i diciassette metri (anche Copello e l'anziano Quesada). La Savigne ha saltato 14.54 nel triplo e 6.66 nel lungo. Benissimo la Moreno, grazie a una bordata di 74.90 nel martello. Krauchanka, il nuovo superman Ancora una eccellente edizione dell'Hypomeeting di Goetzis (Austria, prove multiple). Carolina Kluft, al quinto successo con 6.681 punti, ha avuto da ridire sul vento che le ha impedito di assicurarsi un punteggio ancora migliore. Ben quindici atlete hanno concluso l'eptathlon sopra quota seimila punti. Da segnalare il primato canadese di Jessica Zelinka (6.343) e la netta sconfitta della britannica Sotherton (settima). La Kluft ha faticato per contenere lo standard elevatissimo dell'ucraina Blonska (seconda con 6.626 punti). Terza la sempre più arrembante tedeschina Oeser (6.366). Nel decathlon grande affermazione del bielorusso Andrei Krauchanka, ex-campione del mondo juniores a Grosseto 2004, che sull'onda di ben sette primati personali su dieci ha vinto con un clamoroso punteggio (8.617) sui più forti decatleti delle ultime stagioni, il primatista mondiale Sebrle (8.518) e lo statunitense Clay (8.493). Anche nel decathlon vistosi sali-scendi. Va a picco il kazako Karpov (appena quattordicesimo), risorge il russo Drozdov dopo il mesto ritiro patito agli Euroindoor. Aria di Mar Nero Di contorno (si fa per dire) alle martellate della Lysenko, ecco altro ottimi risultati dal meeting di Sochi. La lunghista Lyudmila Kolchanova ha realizzato uno dei migliori salti degli ultimi dieci anni arrivando con vento nei limiti a 7.21. Altrettanto superlativa la prova di Irina Simagina, seconda con 7.11. Terza con 6.89 Natalya lebusova. Bene anche il lungo maschile, dove Ruslan Gataullin si è portato a 8.29 con vento pari pari di due metri. Nelle altre gare la primatista mondiale dei 400 ostacoli Nosova-Pechonkina ha esordito con 54.41 (battuta la campionessa d'Europa Isakova, seconda in 54.91), l'altra primatista Samitova (siepi, ora signora Galkina) ha scelto i duemila metri e realizzato un ottimo 5:31.03. In pedana anche Andrey Silnov, superstar dell'alto, che ha vinto la gara con 2.27. Nella velocità 11.20 della Polyakova e 22.95 della ex-campionessa europea junior Chermoshanskaya (22.95). Ancora ostacoli con il 13.47 di Igor Peremota. Nelle aste 5.70 di Lukyanenko e 4.60 della Golubchikova. Altre distanze: i 400 sono della Pospelova (51.13), gli 800 della Klyuka (1:59.69). Per finire i concorsi: 78.93 e.78.03 dei martellisti Vinichenko ed Ikonnikov, e 17.08 di Petrenko (triplo). Italiani all'estero: poche ore fa Rehlingen Nel meeting tedesco di Rehlingen (lunedì) ottimo secondo posto di Marco Lingua nel martello con 76.18 (e cinque nulli), battuto dal padrone di casa Esser (78.81), ma davanti all'ex-olimpionico Ziolkowski ed all'ex-campione del mondo Kobs. Sugli 800 femminili Alexia Oberstolz ha corso in 2:05.24 (settima). Vittoria alla giovane francese Guegan in 2:01.07. Vizzoni rilancia Dalla coppa campioni di Albufeira ecco la serie di capitan Vizzoni (quattro lanci-gara): 73.56, 76.19, 78.21 e 77.46. L'argento olimpico di Sydney non lanciava così lontano da cinque stagioni, ed ora occupa l'ottavo posto delle graduatorie mondiali stagionali in coabitazione con Devyatovskiy. C'è da dire, come valore aggiunto, che si sono già presentati tutti i migliori specialisti del mondo, ad eccezione di Murofushi e Karjalainen. Ancora in Germania (a Bottrop, metà della scorsa settimana) 13.30 e secondo posto di Micol Cattaneo (13.38 in batteria, vittoria alla americana Wells in 13.23). La Cattaneo si è però migliorata sui cento metri, corsi in 11.69 (vento 1,5), dove ha perso sempre dalla Wells (11.52). A Pezenas, in Francia, 18.12 (vittoria) di Paolo Capponi nel peso. Mix da tutto il mondo: la Lammert a 20.04 Dai meeting minori della settimana ecco giungere il primo over-20 di Petra Lammert, pesista tedesca che in una sola stagione, dal 2005 al 2005, si migliorò di oltre due metri e mezzo. A Zeven ha lanciato a 20.04, risultato la proietta in vetta alle liste mondiali stagionali davanti alla neozelandese Vili-Adams. Primato francese outdoor nel peso maschile, autore Yves Niaré che ha lanciato a 20.21 a Chelles. Il vecchio primato di Brouzet era datato di ben 34 anni. Niaré si sta scoprendo anche discobolo, avendo ottenuto ad inizio mese un 63.44 inatteso. In Germania la 4x100 nazionale maschile si è espressa a 39.04, ed ha pienamente recuperato Unger (20.57 sui 200). Sempre dall'attività tedesca altri grandi lanci dai martellisti: la Heidler ha vinto a Frankisch-Crumbach con 75.21, Esser con 78.36. Dopo Fazekas ecco anche Annus: l'altro ungherese privato di una medaglia olimpica per pratiche illecite si è ripresentato a Szombathely con un lancio di 77.18. Ehsan Hadadi ha migliorato il primato asiatico di lancio del discoa Teheran, ottenendo la misura di 67.88. A Sollentuna ha esordito Kajsa Bergqvist con 1.91, ed ora è attesa a Torino. Un'altra saltatrice fa notizia: è la statunitense Aldrich che ha ripreso a saltare (1.92) dopo una parentesi vissuta nel beach volley. Casa Ubartas Ancora in pedana il lituano Alekna: a Vilnius ha naturalmente vinto con un lancio di 68.68. Romas Ubartas, grandissimo del passato che ha organizzato il meeting in occasione del suo quarantasettesimo compleanno, è sceso in pedana ed ha lanciato a 50.80. Francia: ecco Djhone. Il fortissimo quattrocentista ha debuttato a Forbach con 46.22 (inizia sempre in sordina). Nell'asta 5.75 di Mesnil. Nel triplo 16.62 del talentuoso ventenne Compaoré e 14.33 di Theresa Nzola. Un francese famoso in trasferta: è Naman Keita, autore di 49.20 sui 400 ostacoli a Brazzaville, in Congo. Per questa settimana è tutto. I numeri dell'intera settimana e di tutta la stagione sono scaricabili nella versione aggiornata delle liste mondiali (sezione statistiche). Nella settimana in corso ottimi meetings in USA, Spagna, Grecia, Gran Bretagna, Germania. Marco Buccellato


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