Internazionale: Giamaica, buona la prima



In attesa dei grandi meetings, ormai imminenti nel calendario, l'attività internazionale ha avuto il suo epicentro nello svolgimento delle classiche manifestazioni statunitensi con le corse a staffetta in primo piano. Anche quest'anno (ma senza Bolt) giamaicani davanti agli statunitensi nella volata della 4x100 maschile, mentre nelle altre gare col testimone, il monologo è stato scritto dalle formazioni a stelle e strisce.

Philadelphia, le Penn Relays

I risultati migliori, come di consueto, sono arrivati dalla giornata conclusiva, con l'interminabile parata di staffette. Nella 4x100 maschile l'unico successo non a firma dei velocisti USA, grazie all'apporto di Asafa Powell (in prima frazione), Frater, Carter e Mullings, che hanno condotto la Giamaica al successo in 38"33 contro una battagliera selezione statunitense formata da Dix, Spearmon, Krimmons e Rodgers (38"43). Una seconda formazione a stelle e strisce (con Gatlin e Patton), si è classificata terza in 38"66. Non pervenuta la Germania (ritirata) e la migliore delle due formazioni canadesi, squalificata.

Le americane hanno fatto invece il vuoto nella 4x100 donne, con la formazione più qualificata che ha schierato Lauryn Williams, Allyson Felix, Marshevet Myers-Hooker e Carmelita Jeter (42"28, un tempone). A seguire un altro quartetto USA da 42"64 e le giamaicane (sulla carta fortissime) con Kerron Stewart, Sherone Simpson, Aleen Bailey e Shelly-Ann Fraser-Pryce, terze in 42"74. Sei teams al via, tutti sotto i 44 secondi, con una selezione caraibica mista al quarto posro, brasiliane quinte, tedesche seste, con la campionessa europea Sailer in ultima frazione.

4x400: brillantissimo il successo delle ragazze americane, meno luminoso (cronometricamente) quello dei maschi. In meno di un secondo sono giunte sul traguardo le statunitensi Sanya Richards (3'22"92 con Dunn, Felix e Hastings nelle prime tre frazioni) e Monica Hargrove (3'23"17, con Trotter, McCorory e la poco conosciuta Baker) e la giamaicana Kaliese Spencer (3'23"82 con Shericka Williams, Novlene Williams e la Day). La Spencer ha corso l'ultima frazione più veloce dell'intero lotto (50"59), nel vano inseguimento delle avversarie, che avevano preso il largo nella terza frazione. La frazione più rapida in assoluto è stata per la McCorory (49"80).

A Bershawn Jackson si deve il merito della vittoria USA nella 4x400 maschile: l'ostacolista ha corso un secondo più veloce dell'inseguitore di Bahamas, poi Angelo Taylor (ultimo frazionista) ha resistito al ritorno di Chris Brown, che ha recuperato sette decimi, impresa non sufficiente per il primo posto. Miglior frazione tra i partecipanti, quella dei grenadini James (44"60) e Batholomew (44"76), penalizzati dallo scarso apporto del primo e del terzo frazionista, ma capaci comunque di chiudere davanti alla seconda squadra USA, forte di elementi come Clement, Neville e Dutch. Tra gli altri risultati il 13"35 dell'ostacolista Osaghae, finalmente con vento entro i limiti.

Des Moines, le Drake Relays

Più che le staffette poté Jeremy Wariner, che si prepara alla campagna in Diamond League con la seconda uscita nei 400 (45"19 senza dannarsi l'anima). Prosegue anche la stagione americana della neo-britannica Ofili (passaporto americano fino all'anno scorso), che ha vinto i 100 ostacoli in 12"66 con un soffio di vento oltre il limite, battendo Lolo Jones. Buone cose nella pedana dell'alto, con Jonas e il nero Kynard entrambi a 2,31, e in quella del peso, dove Adam Nelson ha ottenuto il miglior risultato con 21,39 superando Hoffa (20,93).

Grande mezzofondo a Palo Alto

Grandi numeri nelle gare di 10000 metri di domenica, anche nella densità: il kenyano Bidan Karoki, proveniente dall'attività del circuito giapponese, ha chiuso in 27'13"67, undici secondi esatti meglio dello statunitnse Bob Curtis, una semi-novità a questi livelli. Con 27'24"95 l'australiano St.Lawrence (primato nazionale), con 27'27"36 il britannico Thompson, autore della volata finale con l'azzurro Meucci agli Europei di Barcellona. Ancora, due altri americani sotto i 27'30", così come altri due kenyani, e un totale di diciannove specialisti sotto i ventotto minuti, tra cui l'esordiente francese Tahri (27'31"46). Grande anche la gara femminile, andata alla pluricampionessa universitaria Kipyego in 30'38"35 sul gioiello USA Flanagan (30'39"57) e sulla giapponese Fukushi (30'54"29). In otto sono scese sotto i trentuno minuti.

Peso, super-Mikhnevich

Il campione europe di getto del peso Andrei Mikhnevich ha esordito all'aperto a Brest con una serie ragguardevole con una punta di 21,63 (21,53-21,35-nullo-21,27-21,37-21,63). Nel meeting casalingo ha sconfitto Lyzhin (20,85). Non si tratta della miglior prestazione mondiale stagionale, realizzata alcuni giorni fa dal canadese Armstrong in California con 21,72.

Dischi tra le nuvole

In una parte di stagione abitualmente favorevole ai discoboli statunitensi, sono gli specialisti europei ad ottenere i migliori risultati. In California il duo olandese Cadée-Smith (al rientro dopo due anni e mezzo in una gara di disco) hanno lanciato rispettivamente a 66,95 e 65,60. In precedenza, in Repubblica Ceka, Jan Marcell aveva fatto atterrare l'attrezzo a 66 metri esatti.

Marcia

Filtrano i primi nomi per la Coppa Europa di marcia di Olhao, in Portogallo (22 maggio). La vedette spagnola sarà il rientrante Francisco Fernandez, alla prima manifestazione importante dopo la fine della sospensione comminatagli due anni fa. Per la Francia, assente il record-man dei 50000 metri in pista Diniz

Coming soon: Doha

Arriva l'atletica dei grandi meetings: tra due giorni a Doha sarà un fiorire di nomi illustri, ad iniziare dal francese Lavillenie nell'asta (contro i migliori tedeschi), da Asbel Kiprop sugli 800, da un folto gruppo di africani di gran pedigree sui 3000 (Kipchoge, Choge, T.Bekele, Soi), fino ai lanci con Cantwell-Majewski-Hoffa-Nelson (peso) e Alekna-Kanter-Malachowski-Hadadi (disco). L'iraniano Hadadi ha aperto la stagione quindici giorni fa con 65,89. L'illustre assente Harting, tedesco campione del mondo, sarà invece in pedana a metà mese a Wiesbaden.

Guadalupa e Giappone

Nel meeting di Baie Mahault del 7 maggio annunciato Irving Saladino nel lungo, e probabilmente il cubano Robles sui 110 ostacoli. Sui 400, Jeremy Wariner. A Kawasaki meeting di primo piano, l'8 di maggio: tra gli iscritti, i nipponici quasi al completo (con Murofushi contro l'ungherese Pars) e un nutrito drappello di atleti australiani (col lunghista Watt).

Prologo coreano

Carmelita Jeter e Allyson Felix saranno tra le star del meeting coreano di Daegu, in programma tra 10 giorni, nell'impianto che ospiterà il mondiale estivo. Dopo l'esordio in staffetta a Philadelphia, è annunciato anche l'unico velocista statunitense capace di salire sul podio olimpico di Pechino, Walter Dix, iscritto nei 100 metri. C'è anche Oliver sugli ostacoli: fiato sospeso, l'attacco è al cronometro. All'esordio Yusuf Saad Kamel sugli 800 metri.

Strada

L'8 maggio si corre la 25 km di Berlino, che la scorsa stagione fruttò due record mondiali ad opera di Sammy Kosgei e Mary Keitany. Nello stesso giorno è in calendario la maratona di Düsseldorf, dove al via sarà la giovanissima e portentosa etiope Mohammed, già capace di correre in 2h23' a 18 anni.

 




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