Internazionale, Gharib vince a Fukuoka



In questo numero della rubrica dedicata al calendario dell'atletica internazionale, fari sulla maratona di Fukuoka, sulle altre corse su strada del fine settimana e sul cross, Ancora, l'avvio della stagione indoor con i primi appuntamenti negli USA e in Francia. In sommario anche le varie notizie a margine dell'attività agonistica.

La maratona di Fukuoka

L'ultima grande maratona internazionale della stagione è stata vinta dal vicecampione olimpico Jaouad Gharib, marocchino 37enne, già campione del mondo per due volte. Gharib ha dominato in 2:08:24 (tempo appesantito dal caldo eccessivo, 1:13:14 a metà gara), in un contesto dove il compito di pacemaker è stato assunto in primis da Eliud Kiptanui, uomo da 2:05:39, che ha lasciato la gara dopo il trentesimo chilometro (1:29:56), e dall'altra coppia di africani composta dal tanzaniano Ramadhani e dall'ugandese Kiprono. Buono il secondo posto del russo Safronov in 2:10:12, seconda prestazione europea del 2010. Terzo il giapponese Takayuki Matsumiya, già primatista mondiale dei 30 chilometri, in 2:10:54. Penalizzato da un malanno tendineo l'altro favorito della vigilia, l'etiope Tekeste Kebede, settimo in 2:14:44. Ritirato l'inglese Lemoncello.

Le altre maratone

Il canadese Dylan Wykes ha vinto la maratona di Sacramento in 2:12:39 sull'ucraino Andriy Toptun (2:12:50). Wykes, già in squadra ai Mondiali di Berlino, ha condotto in testa tutta la corsa. Bis della vincitrice dello scorso anno della 42 km femminile, l'etiope Bizunesh Deba, un'atleta stabilitasi negli Stati Uniti già da tempo, prima anche quest'anno in 2:32:13. Sempre negli USA si è corso a Las Vegas (dove però il risultato tecnico migliore è venuto dalla mezza maratona, con vittorie di Scott Bauhs in 1:02:39 e di Jenny Rhines in 1:14:57), e a Dallas, dove si è imposto James Kirwa, kenyano, in 2:18:40.

Il kenyano Kenneth Mburu Mungara si è imposto in 2:14:06 nella maratona di Singapore, disputata in condizioni climatiche difficili causa caldo ed eccessiva umidità. Mungara aveva vinto anche la recente maratona di Toronto in 2:07:57. Ha preceduto Thomas Cherogony (2:14:32) e Vincent Kiprop (2:12.57). Tra le donne successo di Irene Jerotich Kosgei in 2:35:22 su Ayelu Lemma Geda (Etiopia, 2:35:31) e sulla sudafricana Annerien Van Schalkwyk (2:35:32). Personaggi di fama nelle retrovie, come le russe Plaskina e Morgunova, solo sesta ed ottava.

Gebremariam?

Altre maratone asiatiche, tutte firmate Etiopia: a Shanghai tris di vittorie consecutive per Gashaw Melese Asfaw in 2:11:36. In India, a Pune, vittoria di Gudeta Gemechu Biratu in 2:13:20, primato personale, sul kenyano Cosmas Mutuku Kyeva (2:15:30). A Macau vittoria di Tekeste Nekatibebe in 2:16:15 sul kenyano Stephen Kwelio Chemlany (2:16:22). Nell'ordine d'arrivo viene citato all'ottavo posto Gebregziabher Gebremariam con 2:18:27. A meno di un'omonimia, si attendono conferme sul fatto che si tratti effettivamente del recente vincitore della maratona di New York, ex-campione del mondo di cross. In Messico (Mazatlan) vince Simon Kariuki in 2:14:16. L'ex-campionessa mondiale dei 3000 siepi Inzikuru ha vinto la mezza maratona di Kampala in 1:18:42, a poco più di un mese dal successo ottenuto nella mezza maratona di Arezzo.

L'Europa nella morsa

Le cattive condizioni atmosferiche degli ultimi giorni hanno impedito la disputa di molti appuntamenti previsti nel fine settimana. La quindici chilometri di Heerenberg (Olanda), dove era previsto il primo faccia a faccia tra Samuel Wanjiru (peraltro assente dell'ultima ora) e Patrick Makau Musyoki, è stata cancellata. In Gran Bretagna, quasi l'intera agenda degli eventi crossistici e su strada è stata spazzata via dal maltempo. Tregua nella vicina Svizzera, dove ha avuto corso regolare la "Course de l´Escalade", vinta dalla campionessa mondiale dei 10000 metri Linet Masai.
 
Cross

I campionati di cross per club di Addis Abeba hanno inaugurato la stagione campestre in Etiopia. Successi per due personaggi emergenti, la maratoneta Korene Jelila e Bekana Daba, atleta più volte messosi in luce nella stagione in pista. Sempre dall'Africa, avvio della stagione del cross anche in Marocco, dove le cronache riportano temperature glaciali: vittorie a Tayeb Fillali e Sihem Ait Athmane.

Nel cross della Costituzione di Alcobendas (Spagna) ha vinto il campione del mondo in carica Joseph Ebuya, che ha preceduto di circa venti secondi l'eritreo Teklemariam Medhin, argento mondiale. Vittoria femminile alla portoghese Monica Rosa. In Francia, a Mureaux, Mary Wangari si è imposta su Sarah Chepchirchir. Meno attesa la vittoria maschile del kemyano Melly.

Giappone, pista e strada

Ancora un meeting universitario di mezzofondo prolungato in Giappone: a Yokohama si è imposto il kenyano Jacob Wanjuki in 27:49.44, sul connazionale Samuel Ndungu (28:08.14). Terzo la novità 17enne Kenta Murayama, autore di un eccellente 28:23.18. Nei 5000 l'etiope Ibrahim Jeylan (13:15.18) ha messo in fila i kenyani Clement Langat (13:15.81), Ngatuny (13:18.71), Ndiku (13:18.96) e Waweru (13:20.07). Kasumi Nishihara ha vinto i 5000 donne in 15:25.50. A Kosa Martin Irungu Mathathi ha vinto la classica dieci miglia del calendario locale in 44:59, non lontano dala migliore prestazione mondiale. Ancora dall'Oriente, ma dall'India, il 17enne K.Prem Kumar ha vinto il titolo nazionale under 18 di salto in lungo con 7.86 in assenza di vento.

Indoor, si parte con gli USA

Prima tornata della stagione al coperto negli Stati Uniti: il miglior risultato tecnico dell'avvio del calendario è stato il 2.26 dell'altista Richard Robertson, venti anni, a Jonesboro. Il triplista Muhammad Halim, statunitense fino a meno di una anno fa ed ora rappresentante delle Isole Vergini, ha saltato 16.70 vicino New York. In Virginia rientra dopo sei anni un ostacolista di non chiara fama, Esteban Guzman, con 7.76 sui 60 ostacoli. In Ohio 19.22 del pesista Roberts. In Francia ha esordito Renaud Lavillenie con 5.61 (secondo a parità di misura Jerome Clavier).

Atleti e federazioni

La vice-campionessa mondiale indoor dei 60 metri Laverne Jones-Ferrette (Isole Vergini Americane), nonché leader mondiale 2010 con il miglior tempo del decennio (6.97), diventerà madre alla fine dell'inverno. Il tedesco Raul Spank, medaglia mondiale nel salto in alto a Berlino, tornerà a pieno regime nell'inverno 2011 dopo un anno tribolato per via di un infortunio, e si cimenterà anche nel salto triplo. Anche la polacca Monika Pyrek (asta) spera di tornare a gareggiare con continuità dopo un 2010 sfortunato. Recentemente la Pyrek ha stravinto l'edizione televisiva polacca di "Star Dance", il nostro "Ballando con le stelle".

Niente indoor per Allyson Felix. La stella statunitense, in considerazione del programma orario favorevole, tenterà però l'accoppiara individuale 200-400 metri ai Mondiali di Daegu. Per lo stesso motivo anche Sanya Richard-Ross, alle prese con un ultima stagione davvero balorda causa infortuni, intende gareggiare su entrambe le distanze. Marocco: dall'assemblea generale della federazione marocchina di Rabat Abdeslam Ahizoune ha ottenuto all'unanimità il secondo mandato alla guida dell'atletica del paese nordafricano.

Australiani k.o., Gebrselassie guarito

Il campione olimpico e mondiale di salto con l'asta Steve Hooker salterà la stagione australiana a causa dei già noti problemi al ginocchio. La speranza dei tecnici e dei dirigenti è di riaverlo in pedana prima di luglio, in tempo per difendere il titolo mondiale a Daegu. Fuori gioco anche Ryan Gregson, rivelazione dei 1500 metri, cui una frattura da stress ha impedito di gareggiare ai Giochi del commonwealth di Nuova Delhi. Per l'atleta la convalescenza si è rivelata più tormentata del previsto, generando un rinvio della ripresa degli allenamenti. Il campionissimo Haile Gebrselassie, invece, ha ripreso ad allenarsi senza ricadute dopo l'infortunio di New York. Al momento è confermata la sua presenza alla maratona di Tokyo del prossimo febbraio.

Gli Europei di cross di Albufeira

Notizie dalle squadre per l'appuntamento di domenica prossima in Portogallo: il team britannico potrà contare sull'apporto della campionessa uscente Hayley Yelling-Higham, affiancata da Stephanie Twell e da Louise Damen. Tra gli uomini Andy Vernon sì, Mo Farah no (stage in altura in Kenya già da giorni). L'altro oro europeo in carica, lo spagnolo ex-etiope Alemayehu Bezabeh, guiderà la selezione spagnola che comprenderà anche Rosa Morato (argento un anno fa) e le due star del mezzofondo in pista Natalia Rodriguez e Nuria Fernandez, sconfitta sabato scorso nel cross di Burgos da Joyce Chepkirui.

La Germania presenta un solo atleta nella categoria senior maschile e una atleta in quella femminile. Da tenere in considerazione Steffen Uliczka, uno dei crossisti più in forma del continente in avvio di stagione. Per la Russia, presenti i gemelli Rybakov. Tra i nobili assenti, lo svedese Mustapha Mohamed. In gara per l'Ucraina, alla diciassettesima partecipazione (!), Sergey Lebid, otto titoli europei in sedici edizioni.

Coming soon

Domenica prossima l'Europeo di cross ad Albufeira. Ancora pista: in Australia giovedì è in programma la cinquantesima edizione del meeting intitolato alla memoria di Emil Zatopek. La gara da tener d'occhio, come ogni anno, è quella dei diecimila metri, dove l'astro locale Collis Birmingham se la vedrà con l'uomo più veloce dell'anno sulla distanza, il kenyano Kiprono Menjo.

 




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