Il Miglio di Roma torna il 4 giugno

01 Giugno 2017

Torna il Miglio di Roma, domenica 4 giugno da Piazza Venezia a Piazza del Popolo. La II edizione della manifestazione di corsa su strada sulla distanza del Miglio anglosassone (1.609,34 metri) è organizzata da Atleticom sotto l’egida della FIDAL e i patrocini del CONI, di Roma Capitale e della Regione Lazio. Una storica tradizione romana come quella della Corsa dei Berberi, trasformata in una corsa podistica di un miglio, ovvero la distanza esatta che intercorre tra le due celebri piazze della capitale. Le iscrizioni alla gara sono limitate: solo 1609 (tanti quanti i metri che compongono un miglio) i pettorali a disposizione degli atleti. Le partenze inizieranno alle ore 15.00 e si andrà avanti fino alla gara dei top atleti, donne e uomini.

IL ROAD SHOW RUNCARD A PIAZZA DEL POPOLO -  Domenica 4 giugno a Piazza del Popolo va in scena anche il Road Show Runcard, il circuito itinerante dedicato al benessere e al buon cibo promosso da FIDAL insieme a FIDA (la Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari). Da mattina a sera tutti (11.00-20.00) potranno mettersi alla prova nell’area Expo, con una mini pista di atletica leggere, un campetto polivalente, stand per la degustazione di prodotti tipici e uno spazio dedicato all’imminente Golden Gala Pietro Mennea, oltre ai corner con i consigli dei nutrizionisti federali.

LA STORIA - Il Miglio, misura anglosassone per eccellenza, è legato indissolubilmente alla storia dell’atletica mondiale. L'attuale record mondiale maschile outdoor sulla distanza del miglio è di 3:43.13, stabilito dal marocchino Hicham El Guerrouj proprio a Roma durante il Golden Gala del 7 luglio 1999, mentre il primo a scendere sotto i 4 minuti sul miglio è stato l’inglese Roger Bannister nel 1954. 

IL MIGLIO A ROMA - Edizioni storiche a parte, la gara del Miglio è stata proposta diverse volte nella capitale. Memorabili furono le edizioni disputate a Piazza Navona, dove grandi campioni si sfidarono sull’anello molto simile ad una pista. Tra i protagonisti di quella stagione del miglio capitolino ricordiamo Sydney Maree, atleta sudafricano ma di passaporto statunitense, tra i migliori al mondo sulle distanze dei 1500 e 5000 metri negli anni ’80. Altrettanto significativa la prima edizione del Miglio di Roma targato Atleticom (1 maggio 2016), vinta al fotofinish, dopo una volata entusiasmante, dal francese Florian Carvalho con il tempo di 3:59:69. 

IL PALIO DEI BERBERI - Il palio dei berberi era una gara ippica e una festa popolare in varie città, tra cui Roma, Firenze, Padova, Chieti, Pistoia (oggi giostra dell'orso). Una versione si disputa ancora oggi a Ronciglione. Il Carnevale romano contava su una lunga tradizione di tornei e corse quando nel 1462, con l'elezione al pontificato di papa Paolo II, venne appositamente realizzata l'attuale via del Corso, allora via Lata. Di tutte le corse del Carnevale romano, la corsa dei cavalli barberi era l'evento principale. I cavalli “scossi” venivano raggruppati proprio sotto l'obelisco di piazza del Popolo accanto al quale venivano costruite delle tribune dalle quali le persone più ricche e potenti della città potevano assistere da vicino alla partenza della gara. Le altre persone affittavano dei posti lungo la via Lata per assistere alla corsa. I balconi che affacciavano sulla via erano gremiti di gente che lanciava fiori e confetti ai forestieri, e adornati con drappi e broccati. Nei momenti che precedevano la partenza, i cavalli erano tenuti dai barbareschi (gli odierni stallieri) con difficoltà perché aizzati e infastiditi da spilli inseriti in palle di pece che venivano attaccate sulla loro groppa. Quando si udivano gli spari a salve, tutti sapevano che la Corsa era cominciata. I cavalli venivano lanciati lungo via del Corso verso piazza Venezia, dove un grosso drappo sospeso in aria segnava la fine del percorso. L'arrivo e la “cattura” dei cavalli scossi, intimoriti e per nulla propensi a fermarsi di fronte ai barbareschi sono ricordati come momenti estremamente spettacolari per quella folla vogliosa di emozioni forti. Tanti nobili, reali, artisti e viaggiatori accorrevano a Roma per la corsa e ne lasciarono traccia nei loro scritti fino all'unità d'Italia quando, nel 1874, Vittorio Emanuele II decise di abolire per sempre questo evento. Questo fatto segnò così l'inizio del declino del Carnevale romano.

(da comunicato stampa organizzatori)

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