Howe: ''Ci vediamo in pedana''

23 Giugno 2015

L'azzurro che da alcuni mesi vive e si allena in Svezia racconta come sta preparando il suo rientro alle competizioni nel salto in lungo

Per favore non ditegli che è soltanto un'esperienza. "Questa è la mia nuova vita!" Parola di Andrew Howe che ormai da quattro mesi si allena a Goteborg sotto la guida di Yannick Tregaro, già coach di big dei salti come Christian Olsson e Kajsa Bergqvist. "La vita in Svezia è molto tranquilla, la gente è pacifica, ma estremamente precisa. Ed io mi ci sono trovato subito alla grande. Le mie giornate qui sono molto regolari. Da un po' ho iniziato anche una dieta e ho già perso un chiletto abbondante. Nemmeno mi accorgo che qui fa buio tardissimo, perchè per fortuna dormo come un sasso".

Pronto al rientro?

"In realtà avrei dovuto esordire giovedì (25 giugno, ndr) in Finlandia a Turku, ma con Yannick ci siamo resi conto che non ero ancora pronto. Meglio rimandare di un paio di settimane. Un po' di tempo fa ho avuto un piccolo risentimento, nulla di serio, ormai sono abituato a conviverci con certi doloretti!"

Next destination?

"Un meeting entro metà luglio e poi gli Assoluti di Torino".

Sulla stessa pedana dove nel 2011 avevi detto addio al salto in lungo con il pollice verso?

"E sì, proprio quella. Nel tempo le cose cambiano: forse in passato sono stato troppo convinto che la mia strada fosse in pista. Quando, invece, già da tempo avrei dovuto capire che fare nella velocità quello che ho fatto nel lungo non sarebbe stato per niente facile".

Come te lo immagini il ritorno in pedana?

"Quando Tregaro mi ha fatto il primo "tagliando" ha trovato che la "macchina" stesse un po' così così, ma che ci si poteva lavorare. Per lui qualunque cosa farò alla prima gara sarà ok perchè servirà a me per ritrovare certe sensazioni e a lui per capire se stiamo andando sulla via giusta".

In ordine cronologico, l'ultima apparizione di Howe lunghista è stata il 29 settembre del 2013 in occasione della Finale Oro dei Societari Assoluti di Rieti: in quell'occasione il 30enne dell'Aeronautica, cresciuto nella Studentesca CaRiRi, saltò un modesto 7,33.

"Personalmente preferisco credere che la mia ultima vera gara sia stata la finale degli Europei 2010 di Barcellona dove arrivai quinto".

Quella fu anche l'ultima volta in cui l'azzurro, funestato nelle ultime stagioni da una serie di problemi fisici, atterrò oltre gli 8 metri (8,12 in finale).

"Tornare a fare il lunghista significa tornare oltre gli 8 metri e quello è il mio obiettivo".

E il mondo dello spettacolo che ti ha visto brillante protagonista dell'ultima edizione di "Ballando con le stelle" su Rai1?

"Per il momento ho messo un attimo da parte quel mondo in cui non nascondo mi sono divertito. Questi, però, sono anni in cui posso e voglio provare ancora a fare l'atletica ad un certo livello".

Alessio Giovannini



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