Gyor: Musci bordata d'argento, 20,37!

06 Luglio 2018

Agli Europei U18, sotto la pioggia, il pugliese sfiora il primato italiano di Bianchetti nel peso. Saccomano 5° nel disco, Tosti 6° nel triplo, Iapichino e Crida settima e ottava nel lungo. Benati in finale nei 400 con il miglior tempo

di Nazareno Orlandi

Nella seconda giornata degli Europei under 18, dopo la fantastica doppietta di Finocchietti e Andrei nella marcia, il pugliese Carmelo Musci ha conquistato la medaglia d’argento nel peso con 20,37, sotto l'acquazzone, a un solo centimetro dalla migliore prestazione italiana di categoria (20,38 di Sebastiano Bianchetti nel 2013). Nel lungo, in una gara condizionata dal vento e dalla pioggia iniziata a scendere nel terzo turno di salti, hanno chiuso al settimo e all'ottavo posto Larissa Iapichino (6,12/+3.3) e Veronica Crida (6,06/+3.4). Campionessa d'Europa è la svedese Johansson (6,33/+4.5). Bel quinto posto per Enrico Saccomano nel disco con 56,60, sesto Gabriele Tosti nel triplo (14,61/+0.9), dodicesima Sara Zuccaro nel martello (53,71). Di estrema qualità è la performance di Lorenzo Benati nelle batterie dei 400, primo tempo con un 47.19 che corso sotto la pioggia vuol dire tantissimo in ottica finale di domani, nella quale si batterà anche Francesco Domenico Rossi, avanti con l'ultimo tempo a disposizione (48.35). Molto bene in batteria nei 200 le due azzurre Dalia Kaddari e Chiara Gherardi, rispettivamente seconda e quarta con 23.75 (+2.0) e 23.86 (+2.3), entrambe vincitrici della propria batteria. Avanti anche Carmelo Cannizzaro, in finale nei 2000 siepi con il personale di 5:57.87 (eliminato Samuele Siena, 6:11.37). Fuori in semifinale Giuseppe Filpi nei 110hs dopo il 13.62 della mattinata che lo aveva portato al quarto posto delle liste all-time. Lotta ma è la prima delle escluse dalla finale degli 800 Sophia Favalli (2:09.19). Allargando lo sguardo al resto del mondo, la regina di Gyor 2018 per ora è senza dubbio la spagnola Maria Vicente, straordinaria interprete delle prove multiple e nuova primatista del mondo under 18 dell'eptathlon con 6221 punti. Fanno festa nei 100 l'olandese Raphael Bouju (10.64/+0.3) e l'islandese Gudbjorg Jona Bjarnadottir (11.75/0.0).

TV E STREAMING - Tutte le emozioni e le sfide dei Campionati Europei under 18 di Gyor saranno trasmesse da giovedì 5 a domenica 8 in diretta tv sui canali Eurosport (a questo LINK gli orari di programmazione) e in diretta video streaming sul portale Eurovision al seguente indirizzo: http://www.eurovisionsports.tv/eaa/.

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GIGANTE - Il gigante di Bisceglie è rimasto al comando della bagnatissima finale del peso per un minuto: lo spazio tra il suo 20,37, nuovo primato personale di 35 centimetri, e l'exploit del bielorusso Aleksandrovich. La prestazione centrata al quarto lancio sotto la pioggia incessante dal colosso allenato da Gaetano D'Imperio e in forza all'Aden Exprivia Molfetta, lo spedisce in seconda piazza all-time tra gli allievi, incollato al 20,38 che Sebastiano Bianchetti sparò a Jesolo nel 2013. Che soddisfazione per Carmelo, il capitano degli azzurrini insieme a Diletta Fortuna, di nuovo a medaglia a Gyor dopo il doppio podio dello scorso anno all'Eyof. E se il metallo è ancora l'argento è soltanto perché Aleksandrovich aveva deciso di strafare: prima un 20,36 superato da Musci di un centimetro, poi la pronta risposta con il mega-lancio da 20,97. La serie completa di Musci: 19,11, X, X, 20,37, X, 19,89. Il pomeriggio d'argento di Gyor è il culmine (per il momento) di una stagione che l'ha visto già ritoccare il primato italiano indoor under 18 del peso e quello all'aperto con l'attrezzo da 7,26 kg, oltre a una quantità industriale di titoli italiani che a elencarli ci vorrebbero due ore. L'altro azzurro Riccardo Ferrara resta al di sotto delle sue potenzialità anche recenti e chiude decimo con 17,02.

VIDEO | CARMELO MUSCI ARGENTO NEL PESO CON 20,37

UNA GRANDE EMOZIONE - "È stata una gara difficile per la pioggia, iniziata appena siamo arrivati in campo - le prime parole di Carmelo Musci dopo la gara - Un grande emozione questo argento, ma resta un po' d'amaro in bocca per l'oro. Ci speravo. A Buenos Aires, ai Giochi Olimpici giovanili, punterò al record italiano. Ho provato al massimo a onorare il mio ruolo di capitano".

VIDEO | GYOR: L'INTERVISTA A CARMELO MUSCI

LARISSA&VERONICA - Delusione, ma tanta esperienza da mettere nello zainetto per le due giovani lunghiste azzurre Iapichino e Crida, dopo la finale che le ha viste comunque nelle prime otto d'Europa. “Ho iniziato con un salto abbastanza solido - spiega Larissa, seguita in tribuna dal papà Gianni Iapichino - il vento non mi ha aiutato anche se era a favore. Ho pasticciato con le rincorse. Dalla seconda ho iniziato a sentire un po’ di dolore a una gamba. Non è andata come speravo e sono molto delusa, e non solo perché avevo il primo accredito. Lo volevo per me”. Stesso umore per Veronica: “Ho fatto subito un 6,06 e pensavo la gara potesse andare in modo diverso. Non è stata come volevo. Penso sia colpa mia, non della pioggia”. Larissa, settima, ha piazzato due salti sopra i 6 metri, il 6,03 (+2.2) del primo turno e il 6,12 (+3.3) del secondo. Veronica è atterrata una volta oltre 6.00, con il salto iniziale a 6,06 (+3.4). Nel frattempo, prima che scendesse il diluvio, erano scappate via la svedese Johansson, che due anni fa da cadetta si era inventata un magico 6,50: oggi 6,33 alla prima prova, sorretta da 4.5 m/s di vento a favore. È la misura che resisterà fino alla fine per la leadership. In condizione "top" anche la svizzera Emma Piffaretti (allenata dal primatista italiano del decathlon Beniamino Poserina) che ha ripetuto il 6,25 della qualificazione (oggi con 2.9 di vento sulla schiena). Terza la greca Karidi con 6,23 (+1.7).

IN PISTA - Lorenzo Benati fa sul serio. Non è una novità, ma la brillantezza con cui supera le batterie dei 400 sotto la pioggia e dopo lo slittamento di venti minuti nell'attesa di un miglioramento, conferma quanto il romano possa puntare in alto. Il 47.19 di oggi è la sua seconda prestazione di sempre, ottenuta su una pista bagnata da almeno un'ora di pioggia. Lui c'è abituato: sono le stesse condizioni che trovò lo scorso anno all'Eyof. Gli avversari più quotati, i britannici Pattison e Brown, non si dannano l'anima e filano via in 47.91 e 47.94. Domani alle 18.40 la resa dei conti, nella quale proverà a recitare la propria parte anche Francesco Domenico Rossi, felicissimo per l'ottavo tempo complessivo che lo lancia in finale (48.35). Out in semifinale Eleonora Foudraz, 57.00 nei 400, peccato anche per Giuseppe Filpi che non trova la ritmica giusta nella semifinale dei 110hs (solo 14.49/+1.9) dopo il gran tempo della mattinata, e invece piacciono per facilità d'azione le sprinter Dalia Kaddari e Chiara Gherardi, amiche e rivali: nei 200 la sarda apparecchia il secondo tempo delle batterie, 23.75 (+2.0) per il primo posto della quarta batteria. La guarda dall'alto soltanto la francese Joseph (23.70/+1.2), mentre la stakanovista islandese Bjarnadottir, poi trionfatrice dei 100 un paio d'ore dopo, si presenta con 23.79 alla campagna per l'oro-bis. La romana Gherardi è la quarta del ventaglio, con un 23.86 ventoso (+2.3) e il primo posto nella batteria 1. Nel sabato che le attende, c'è la semifinale di mattina e l'eventuale finale alle 19.42. E a proposito di sprint, altroché fotofinish per stabilire l'ordine d'arrivo della finale dei 100 donne: in tre con lo stesso tempo (11.75/0.0), la geyser-sprinter islandese Bjarnadottir, la francese Losange e l'ungherese Takacs, e un gap di sei millesimi assegna la corona. C'è meno incertezza per eleggere l'under 18 più veloce d'Europa: il contest premia l'olandese Bouju (10.64/+0.3), il bijoux che dà una delusione all'idolo di casa Illovszky (10.70) e tiene a bada anche il norvegese astista-sprinter Lillefosse (10.72), sulla strada dei nostri Ivan De Angelis e Simone Di Cerbo nella finale dell'asta.

PEDANE E PIAZZAMENTI - Pensare di oltrepassare di nuovo i 60 metri era utopia, con questo meteo. Ma la rivelazione Enrico Saccomano, friulano, si è difeso alla grande nella finale del disco: quinto posto (56,60), quel po' di rammarico per il podio sfumato di un metro o poco più (57,76 del polacco Kozak) e tanta fiducia per il futuro. Di un mondo a parte lo spagnolo Sotero, 64,31. Anche il sesto posto del lombardo Gabriele Tosti va applaudito: 14,61 (+0.9) sotto il diluvio non è da buttare, all'indomani del 14,82 in qualificazione. Il turco Cakir non si smentisce ed è planato a 15,68 (+0.8). Ci ha provato la marchigiana Sara Zuccaro nella finale del martello (53,71), stavolta dodicesima dopo il quinto posto dell'Eyof 2017. Oro Ucraina: Ivanenko 73,25.

MEZZOFONDO - Sophia Favalli, che beffa: è la prima delle escluse dalla finale degli 800. Non è bastato il terzo posto nella prima semifinale con 2:09.19 alla lombarda, preceduta dalla britannica Hodgkinson (2:08.57) e dalla polacca Stoj (2:08.66). È tra i primi dodici, invece, il siciliano Carmelo Cannizzaro nei 2000 siepi con il primo viaggio in carriera sotto i 6 minuti. E quando ci si migliora nel grande evento (5:57.87) vuol dire che l'atteggiamento è quello giusto. Il lombardo Samuele Siena, con un tutore per proteggere il polso fratturato di recente per una caduta, non ha potuto far meglio di 6:11.37.

REINA - Regina di Spagna, regina del mondo. Incanta "miss" Maria Vicente nell'eptathlon, nuova primatista mondiale. E per la seconda volta di fila il record viene stabilito agli Europei under 18: lo siglò l'ucraina Shukh a Tbilisi (6186), lo ha spazzato via la riccioluta iberica (6221) con due giorni fenomenali, scattati con il 13.25 nei 100hs, proseguiti con 23.78 nei 200 e impreziositi oggi con un 6,37 (+1.8) che le avrebbe dato il successo anche nella prova individuale. Tra gli altri titoli del giorno, l'oro dell'irlandese Sarah Healy nei 3000 (9:18.05).

LA TERZA GIORNATA - Tanto azzurro anche domani, sabato 7 giugno. L'oro dell'Eyof di Gyor 2017 Diletta Fortuna apre il suo Europeo sulla pedana del disco con le qualificazioni alle 9.05. Primo turno anche per Veronica Besana ed Elena Carraro nei 100hs, per i saltatori Davide Favro (lungo), Veronica Zanon e Mame Diarra Sow (triplo), per la giavellottista Federica Botter e per le staffette miste. È anche il giorno della finale di Nathalie Kofler nell'asta e ovviamente di Lorenzo Benati e Francesco Domenico Rossi (400), con la speranza che anche Dalia Kaddari e Chiara Gherardi riescano a superare le semifinali e approdare tra le migliori otto dei 200, così come per Emma Silvestri e Angelica Ghergo nei 400hs.

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Carmelo Musci sul podio del peso (foto Organizzatori EuroU18 Gyor 2018))


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