Gran finale per Ancona 2009



Si chiudono nel migliore dei modi gli Europei Master Indoor di Ancona. La nazionale italiana è seconda nel medagliere: 74 ori e 243 podi totali, ottenendo un risultato senza precedenti, se si pensa che il miglior bottino finora era stato quello del 2003 con 22 successi. Stavolta soltanto la Germania ha fatto meglio, con 110 primi posti e 281 medaglie. La manifestazione ha battuto ogni record, grazie ai suoi 2872 iscritti (2149 uomini e 723 donne), di cui 1214 italiani, con in tutto 5365 atleti-gara in cinque intense giornate. Hanno partecipato 39 Paesi e appena uno di questi (Cipro) non è riuscito ad ottenere medaglie. Sono stati battuti ben 20 primati mondiali, più uno eguagliato, tra cui tre siglati dalla padovana Emma Mazzenga nella categoria W75, sui 60, 200 e 800 metri. Il romano Ugo Sansonetti è diventato l’azzurro più titolato nella storia della manifestazione, aggiungendo due medaglie d’oro alle undici già ottenute in passato. Il novantenne romano ha iniziato a praticare atletica a 75 anni, dopo aver giocato per lungo tempo a tennis e aver provato altri sport, per diventare un vero e proprio campione “senza età”. I suoi duelli al Banca Marche Palas con il coetaneo belga Pauwels, specialmente quello sui 400 metri, hanno entusiasmato il pubblico. Da segnalare anche i due primati mondiali della svizzera Christine Müller (60 ostacoli e pentathlon W50) e il 4.40 nell’asta del 55enne tedesco Wolfgang Ritte.

Al di là dei pur importanti risultati tecnici, gli Europei di Ancona segnano una tappa importante per il movimento master. Come è stato affermato nella cerimonia di chiusura dal presidente dell’Evaa, Dieter Massin, si è stabilito un nuovo standard per l’organizzazione dell’evento. La novità della tessera Rfid per la conferma elettronica delle iscrizioni, la pubblicazione dei risultati in tempo reale, proprio come avviene nelle gare assolute, e il costante rispetto degli orari hanno impressionato gli osservatori più attenti ed esperti, secondo i quali probabilmente questa è stata la miglior manifestazione master di sempre. Il testimone è passato alla città belga di Gent, che ospiterà la rassegna tra due anni.

Grandi emozioni dalla velocità anche nella serata di ieri, con Mario Longo (M40) e Vincenzo Felicetti (M60) al secondo oro individuale, così come Lusia Puleanga che ha deliziato la platea con una volata vincente nei 200 W35. Partita in seconda corsia, a causa di una batteria più lenta del previsto (era il suo primo 200 indoor in carriera), si è imposta nonostante un risentimento muscolare nel finale. Nata nel dicembre ’73 a Tonga (il padre è originario dell’arcipelago polinesiano, la madre è una maori neozelandese), da giovanissima ha partecipato a due Mondiali assoluti (Tokyo ’91 e Stoccarda ’93), poi si è trasferita a Fucecchio, dove lavora come istruttrice di nuoto. Madre di Elisa (11 anni) e Gabriel (8 anni), è molto credente e ha cominciato a migliorare un anno fa da quando ha risolto alcuni problemi alla schiena, grazie a Tommaso Perangelo, un chiropratico di Perugia, e al suo tecnico della velocità Marco Taddei. Fino alla scorsa stagione neppure conosceva il movimento master, adesso ne è divenuta una delle protagoniste principali. Per festeggiare il successo sui 200, si è esibita in una simpatica “haka”, la tipica danza del popolo maori, e poco dopo anche un altro atleta, il 48enne velocista croato Berislav Zetic, ha improvvisato una coinvolgente break-dance, a testimonianza del clima gioioso che si è creato al Banca Marche Palas durante la kermesse europea. Lusia Puleanga ha conquistato la sua terza medaglia d’oro nella 4x200 W35, dove è stata l’ultima frazionista, e la vittoriosa staffetta dei coetanei, scesi in pista con una ciocca di capelli colorata di azzurro, ha concluso in bellezza la manifestazione.

Luca Cassai

Nella foto la cerimonia di chiusura di Ancona 2009 File allegati:
- RISULTATI / Results
- IL SITO DI ANCONA 2009
- IL SITO DI CASA ITALIA ATLETICA



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