Golden Gala: non si spengono le luci



Nella notte d'oro di Antonietta Di Martino, un sogno è diventato realtà. Quello di una ragazza di Cava de' Tirreni che mentre da piccola guardava il Golden Gala in tv, pensava a quanto, un giorno, sarebbe stato bello essere lì. E' passato un po' di tempo da quella serata d'estate davanti al televisore e intanto Antonietta ne ha fatte di cose. E' diventata, a 2,03 m, l'italiana più "in alto" di sempre e si è messa al collo l'argento di vice-campionessa del mondo. Ma una vittoria al Golden Gala, per di più davanti all'iridata Blanka Vlasic, era qualcosa che ancora le mancava. Non dopo ieri sera. Con un volo di 2 metri è salita in cima al podio, conquistando la tappa italiana della AF Golden League, confermandosi - alla quarta gara della stagione - costante su misure di assoluto valore e non nascondendo di voler essere di nuovo tra le protagoniste anche ai Mondiali di Berlino. Quello della Di Martino è il quinto successo di un'atleta italiana nelle 29 edizioni del Golden Gala. Prima di lei, erano riuscite nell'impresa solo Sara Simeoni (1980), la giavellottista Fausta Quintavalla, la triplista Antonella Capriotti (1987) e la mezzofondista Roberta Brunet nei 3000 (1994).

E ad agosto in Germania vuole poter dire la sua anche Elisa Cusma. La mezzofondista dell'Esercito  ha ribadito chiaramente il concetto ieri sera. A lei non importa troppo chi c'è in gara, perchè per Elisa quello che conta è mettersi davanti. E al Golden Gala c'è mancato poco che dopo 800 metri la sua volata fosse premiata con la vittoria. Solo un centesimo, invece, ha fatto la differenza tra lei e la statunitense Vessey: 2:00.14 a 2:00.13. Un soffio e un secondo posto che, comunque, rafforzano le ambizioni della Cusma verso il suo obiettivo di una finale mondiale. In pista anche Daniela Reina, ottava in 2:02.59. Ben posizionata al centro del gruppo per buona parte della gara, con un passaggio ai 400 metri intorno ai 59 secondi, l'atleta delle Fiamme Azzurre è poi, però, scivolata nelle retrovie quando si è scatenato il rush finale.              

Per Libania Grenot non è stata, invece, la serata di un altro record. La primatista italiana del giro di pista era reduce dal 50.30 da guinness con cui una settimana fa a Pescara aveva conquistato l'oro ai Giochi del Mediterraneo. Ieri sera, invece, nei 400 metri della capolista mondiale stagionale Sanya Richards (49.46), la Grenot ha, forse, scontato un passaggio troppo veloce ai 200, andando poi a spegnersi sul finale. Settima in 51.32. "Dopo Pescara mi sono forse lasciata prendere un po' troppo dai festeggiamenti per il mio nuovo primato italiano - commenta la quattrocentista delle Fiamme Gialle - mi ha fatto, comunque, una bella impressione essere in pista insieme a queste campionesse. Sono sensazione che mi danno un grosso stimolo. Mi sento competitiva. Adesso penso di correre ancora una gara prima degli Assoluti di Milano. Poi Berlino."  

Poco ispirati e senza acuti gli sprinter. Il migliore dei nostri è Fabio Cerutti con 10.27. Poi Simone Collio (10.29) e i due avieri Emanuele Di Gregorio (10.37) e Jacques Riparelli (10.52). Micol Cattaneo sui 100hs non fa meglio di 13.30, mentre Benedetta Ceccarelli chiude i 400hs in 58.39. Un po' in ombra, dopo il bell'argento sui 5000 ai Giochi del Mediterraneo, anche la primatista italiana dei 3000 siepi Elena Romagnolo, soltanto undicesima in 9:42.59. L'astista Anna Giordano Bruno, dopo aver superato 4,26 alla seconda prova, ha subito tentato, senza successo, l'assalto a 4,46, un centimetro sopra il suo primato italiano. Negli 800 maschili, infine, ottavo Lukas Rifesser che ha fermato il cronometro a 1:46.91.     

GLI ASCOLTI TV PREMIANO IL GOLDEN GALA:
arrivano notizie più che buone riguardo ai dati ufficiali sugli ascolti TV del Golden Gala. Ieri sera, tra le 20:30 e le 22:30, sono stati, infatti, 1.559.000 i telespettatori che hanno seguito su RAI 3 le avvincenti sfide della tappa italiana della Golden League. Il Golden Gala è così risultato il programma più visto della terza rete RAI. Circa 35.000, invece, le presenze sulle tribune dello Stadio Olimpico.

UNA SERATA DI RECORD: 4 i primati del meeting stabiliti, di cui uno eguagliato, con ben 6 prestazioni mondiali stagionali (100 M: Tyson Gay 9.77; 100 W: Kerron Stewart 10.75; 1500 W: Maryam Jusuf Jamal 3:56.55; 5000 M: Kenenisa Bekele 12:56.23; 3000st W: Gulnara Galkina-Samitova 9:11.58; Asta W: Elena Isinbaeva 4,85). Soddisfazione anche per Sanya Richards che prosegue nella sua striscia di vittorie sui 400 in Golden League che dura da Zurigo 2004, ed acciuffa un primato importante, quello delle 36 volte sotto i 50 secondi, impresa riuscita in passato solo alla primatista mondiale Marita Koch. Magra consolazione statistica per Asafa Powell: con il 9.98 e il 9.88 di ieri taglia il traguardo dei 51 crono sub-10 in carriera. Per concludere, i contenders al Jackpot della AF Golden League 2009 rimangono in quattro: Bekele, Stewart, Richards, Isinbaeva. Dopo Roma, perde, invece, le sue chances di vittoria il giavellottista Tero Pitkamaki, sconfitto da Thorkildsen.

Alessio Giovannini

Nella foto in alto, Antonietta Di Martino. Nella foto in basso, la volata di Elisa Cusma (Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

File allegati:
- Il sito del Golden Gala
- Le foto del Golden Gala / Photos



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