Furlani eurorecord U20, altri 3 primati italiani

03 Febbraio 2024

Il lunghista debutta con 8,08 a Stoccolma e migliora il suo primato europeo juniores indoor (7,99 nel 2023), l'astista Molinarolo vola a 4,63, a Metz Arese sfila il primato dei 3000 a Di Napoli dopo 27 anni, Meslek quello dei 1500 a Riva

di Nazareno Orlandi

È un altro sabato di fuoco per l’atletica italiana, proprio come sabato scorso. In un paio d’ore, gli azzurri sfoderano quattro prestazioni da record tra Stoccolma e Metz. In Svezia Mattia Furlani aggiorna il suo primato europeo U20 indoor del salto in lungo, superando gli otto metri al debutto stagionale: 8,08, nove centimetri in più di quanto fatto sulla stessa pedana al Folksam Grand Prix nella passata edizione (7,99). Per Furlani anche un 8,01 all’ultimo turno e il primo posto davanti allo svedese argento mondiale indoor Thobias Montler (7,91). Sempre a Stoccolma, Elisa Molinarolo vola al record italiano indoor di 4,63 nell’asta, superando il 4,62 di Roberta Bruni della scorsa stagione ad Ancona (Bruni 4,48 nella stessa gara in Svezia). In Francia, invece, doppio record nel mezzofondo. Un magico Pietro Arese corre in 7:38.42 a Metz e toglie a Gennaro Di Napoli il primato italiano indoor dei 3000 dopo 27 anni (7:41.05 nel 1997 a Parigi). Cade di nuovo il record dei 1500, per la terza volta in sette giorni: merito del 3:36.04 di Ossama Meslek, neanche ventiquattr’ore dopo il primato di Federico Riva di ieri sera a Miramas, che a sua volta lo aveva sfilato ad Arese protagonista sabato scorso a Padova. La contabilità va aggiornata: nove primati italiani assoluti in una settimana, più il record europeo U20 e le world lead 2024 di Weir e Diaz. ‘Vibes’ azzurre al top.

STOCCOLMA risultati - METZ risultati - GAND risultati - MAGGLINGEN risultati

STOCCOLMA - Oltre gli otto metri alla prima gara dell’anno. E per due volte, con 8,08 al quarto e poi 8,01 all’ultimo salto. È un esordio stagionale molto promettente quello di Mattia Furlani a un mese dai Mondiali indoor di Glasgow (1-3 marzo). Nullo il primo, 7,88 al secondo salto, lasciando sull’asse di battuta dieci centimetri abbondanti, quanto basta per far intuire che sarà la giornata giusta per i primi otto metri al coperto del 18enne delle Fiamme Oro. È la soglia avvicinata al terzo salto (7,95) e poi infranta, per diventare anche il terzo italiano di sempre indoor dopo Andrew Howe (8,30) e Giovanni Evangelisti (8,26), e subito davanti all’8,07 di Marcell Jacobs. Furlani è atteso tra due settimane agli Assoluti indoor di Ancona (17-18 febbraio) per un’altra tappa di avvicinamento alla rassegna iridata in Scozia, prima di concentrarsi sulla stagione outdoor con gli Europei di Roma e le Olimpiadi di Parigi. “Che bomba! Mi sono divertito tanto, è stata una gara ottima per la costanza dei salti e per la consapevolezza che ho raggiunto. Ho appena ripreso il telefono - racconta Furlani, in Svezia insieme a mamma-coach Khaty Seck - e mi è esploso di messaggi, dovrò rispondere a tutti! Mi sento cresciuto mentalmente rispetto agli anni passati, abbiamo impostato questa prima parte di stagione con l’obiettivo di Glasgow, gestendo attentamente gli impegni, senza fare troppe gare ma pensando ad arrivare con la massima forma ai Mondiali indoor. Oggi ho battuto Montler ma mi dispiace che abbia avuto un problema e non abbia potuto terminare la gara e proseguire la rivalità, gli auguro di riprendersi presto”.

È il primo record italiano in carriera per Elisa Molinarolo, voluto, cercato, desiderato da tanti anni: a Stoccolma lo strappa all’amica e rivale agonistica Roberta Bruni con un 4,63 che aggiunge un centimetro a quanto fatto dalla romana agli Assoluti indoor dello scorso anno (4,62). Dopo la soddisfazione di essere diventata la prima astista italiana a centrare una finale ai Mondiali (Budapest), la veronese delle Fiamme Oro si arrampica al primato e firma la vittoria del meeting con 4,28 alla seconda, 4,38 alla prima, 4,48 alla seconda, come pure 4,58. Al momento della verità, ricorre al terzo tentativo per portarsi oltre il 4,63, a cinque centimetri dal suo limite all’aperto raggiunto a Chiari nello scorso settembre (4,68). Prova anche un tentativo a 4,73, senza fortuna, per cominciare ad approcciare il record italiano all’aperto (sempre della Bruni), poi la scelta di fermarsi e lasciarsi andare all’emozione. Giornata meno brillante per Bruni, che rischia già a 4,28 (due errori), ha bisogno di tre tentativi anche a 4,48 e poi esce di scena con tre errori a 4,63. “Salto dopo salto sto ritrovando le sensazioni di quest’estate - le parole di Molinarolo, allenata Marco Chiarello al Palaindoor di Padova - Devo dire che quasi mi sento in ‘colpa’: per me la primatista italiana è sempre stata Roberta (Bruni, ndr), che continua a essere uno stimolo e una persona da ammirare, e che mi ha aiutato ad arrivare dove sono arrivata. Probabilmente questo record sarà una cosa temporanea perché sono sicura che vorrà riprenderselo presto. Intanto sono contentissima. Sul 4,73 non ho praticamente neanche staccato, ero cotta. Ci riproverò sicuramente. Pensiamo agli Assoluti indoor di Ancona e poi alla lunga estate che ci aspetta”. A Stoccolma anche il sesto posto per Anna Bongiorni (Carabinieri) nei 60: 7.36 in finale dopo il 7.37 della batteria.

METZ - Un record tolto a chi su questa distanza, negli anni Novanta, ha conquistato due medaglie d’oro consecutive ai Mondiali indoor: Genny Di Napoli. In sette giorni due record italiani, il primo superato già due volte (da Riva e da Meslek), il secondo, quello odierno, che aggiunge contenuto al super inizio di stagione di Pietro Arese. Il torinese delle Fiamme Gialle rimane incollato al francese Yann Schrub (7:38.41) e si tiene alle spalle l’irlandese Darragh McElhinney (7:39.92), confermando capacità innate di saper leggere la gara in ogni momento e in qualsiasi circostanza. “Devo ammettere che mi mancava fare un tempo di cui rimanere veramente ‘basito’, perché oggi mi aspettavo di correre quattro-cinque secondi più lento - commenta dalla Francia Pietro Arese, allenato da coach Silvano Danzi - Il 3000 era la mia bestia nera: c’erano sempre intoppi, oppure scoppiavo a un chilometro dalla fine. Anche stavolta ho sentito la fatica ma quando è iniziata la gara vera mi sono ripreso: aver perso soltanto in volata con il campione europeo del cross è un’ottima notizia. Ormai un record dopo l’altro per l’atletica italiana: quello che ho fatto a Padova nei 1500 era talmente ambito che me l’hanno già superato in due ed è qualcosa di veramente stimolante. Sono stato tra i primi a complimentarmi con Federico e Ossama: chissà che lotta per il record dei 1500 all’aperto…”.

Proprio così: è un botta e risposta continuo, un effetto domino, esaltato anche dalla prospettiva degli Europei in casa dal 7 al 12 giugno. Dura soltanto 18 ore il record italiano di Federico Riva nei 1500 indoor: in una specialità azzurra sempre più viva e ricca di concorrenza, a riprendersi il primato è Ossama Meslek, capace di 3:36.04 a Metz, sette decimi esatti meglio del tempo di Riva di venerdì sera a Miramas. È il terzo record italiano in una settimana nei 1500, considerato che sabato scorso a Padova era stato Pietro Arese a migliorarlo, togliendolo proprio a Meslek (Esercito) che lo deteneva da due anni. Meslek è secondo in Francia, alle spalle del keniano Vincent Keter (3:34.80) e manca per soli quattro centesimi lo standard d’iscrizione per i Mondiali indoor di Glasgow (1-3 marzo). Seconda prestazione in carriera nei 3000 metri per Ludovica Cavalli (Aeronautica): l’azzurra corre in 8:48.79, un tempo superiore soltanto all’8:44.40 dello scorso anno nello stesso meeting francese. Ottava piazza complessiva nella gara della world lead 2024 di Hirut Meshesha (Etiopia), dominatrice in 8:28.46. Doppio impegno per Ayomide Folorunso (Fiamme Oro): quinta piazza complessiva nei 400 con 52.95, in altra serie lo strepitoso 49.69 dell’olandese primatista del mondo Femke Bol. Settima nei 200 con 23.79 e anche qui la Bol incanta in 22.64.

GAND - Primato personale indoor e secondo posto per Alice Mangione (Esercito) nei 400 di Gand, in Belgio. L’azzurra si esprime in 52.60 e abbassa di nove centesimi il tempo dello scorso anno agli Assoluti indoor di Ancona. Quinta Rebecca Borga (Fiamme Gialle) in 53.74, successo all’olandese Cathelijn Peeters (52.51). Irene Siragusa (Esercito) out in batteria con 7.41 nei 60.

MAGGLINGEN - Vittoria e primato personale indoor a Magglingen (Svizzera) per Francesco Domenico Rossi (Cus Pro Patria Milano) nei 400 metri con 47.09, a precedere un nome di spicco della specialità a livello continentale come lo svizzero vice campione d’Europa Ricky Petrucciani (47.13). Terzo, al rientro dopo sei mesi, l’azzurro Vladimir Aceti (Fiamme Gialle) che riparte da 47.46.

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