Fatta la squadra per Mosca, Mondiali per 15



Quindici atleti (dieci uomini e cinque donne) vestiranno l'azzurro ai Campionati del Mondo indoor di Mosca, in calendario dal 10 al 12 marzo prossimo. Già sostanzialmente definita all'indomani della rassegna nazionale di Ancona, la composizione della squadra è stata ufficializzata questa mattina dal Direttore tecnico Nicola Silvaggi. Questi i convocati: UOMINI 60: Francesco Scuderi (Fiamme Azzurre) 1500: Christian Neunhauserer (Forestale) 3000: Cosimo Caliandro (Fiamme Gialle) 60hs: Andrea Giaconi (Fiamme Gialle) Alto: Giulio Ciotti (Fiamme Azzurre), Nicola Ciotti (Carabinieri) Asta: Giuseppe Gibilisco (Fiamme Gialle) Lungo: Andrew Howe (Aeronautica) Triplo: Paolo Camossi (Fiamme Azzurre), Fabrizio Donato (Fiamme Gialle) DONNE 800: Elisa Cusma (Esercito), Alexia Oberstolz (Esercito) Alto: Antonietta Di Martino (Fiamme Gialle) Triplo: Simona La Mantia (Fiamme Gialle) Peso: Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) L'ITALIA DI MOSCA Speranze di ben figurare arrivano soprattutto dai salti, che rappresentano anche numericamente (otto atleti su quindici convoati) il punto di forza della formazione italiana. Se il campione del Mondo di Parigi 2003 (nonché bronzo olimpico di Atene) Giuseppe Gibilisco è l'uomo con il palmarés più importante, Nicola Ciotti (salito due volte oltre i 2,31 nell'alto quest'anno, stessa quota valicata dal fratello Giulio) è probabilmente l'azzurro che con maggiore regolarità ha saputo frequentare, quest'inverno, le zone qualificate dell'atletica internazionale. Discorso valido anche per Fabrizio Donato, l'unico a stabilire un record nazionale assoluto nel 2006 (17,33 nel salto triplo, seconda prestazione al mondo quest'anno), a cui mancano però, per una valutazione completa, i confronti internazionali assiduamente frequentati da Ciotti. Andrew Howe, come i compagni di nazionale, è inserito nella top ten mondiale, grazie all'8,10 che gli ha regalato il titolo italiano del lungo e la partecipazione ai mondiali; la sua è una gara che appare assai equilibrata (dal quarto al decimo delle liste in dieci centimetri esatti), a tal punto che passare dalla gioia allo sconforto potrebbe essere questione di particolari. Tra le donne (presenti in cinque; calma, non è record negativo: a Lisbona 2001 andarono solo in tre) quelle messe meglio sono le due amicone Simona La Mantia (triplo, settima con 14,24, ma con tre russe davanti, a Mosca saranno massimo in due) e Chiara Rosa (peso, ottava, 18,41). Nelle corse la migliore è Elisa Cusma, dodicesima negli 800 metri (ma addirittura con cinque russe a precederla), grazie al notevole 2:01.87 ottenuto a Vienna. E proprio da lei parte il piccolo inciso relativo al mezzofondo: seppur con i distinguo figli della differente costruzione dei minimi IAAF di ammissione (corse leggermente ma certamente avvantaggiate rispetto ai concorsi), piace constatare come ben quattro italiani abbiano staccato il biglietto per Mosca. Avebbero potuto essere anche cinque, se Silvia Weissteiner, probabilmente la più accreditata (in forza del quinto posto nei 3000 degli Euroindoor di Madrid 2005, con 8:56.27) non avesse deciso di rinunciare. Peccato, la rivedremo agli Assoluti di cross e all'Eurochallenge dei 10.000 metri, dove conta di centrare un grande tempo in proiezione Goteborg. Il mezzofondo dell'Alto Adige - sempre più prodigo di risultati - sarà comunque rappresentato nella rassegna iridata da Christian Neunhauserer (alle prese con i 1500 metri, gara che sta esplorando) e Alexia Oberstolz (800). E fa anche piacere vedere Cosimo Caliandro perseguire, con discreto successo, la via della pista, disertata da troppi suoi colleghi di specialità. Nello sprint, purtroppo, possiamo gioire solo per la presenza di Francesco Scuderi, di nuovo in un Mondiale dopo le mille peripezie legate alla sua salute; fermi per infortunio Collio e Verdecchia, in ripresa (ma non ancora pronte) Calì e Levorato, il catanese terrà da solo la bandiera della velocità italiana, in parziale coabitazione con l'ostacolista Andrea Giaconi. L'ultima medaglia italiana data 2001, e fu lo straordinario oro di Paolo Camossi (a spese del mito Jonathan Edwards) nel triplo. Il goriziano è in squadra, a rappresentare la cointinuità in una nazionale azzurra in pieno mutamento. Marco Sicari Nella foto, Fabrizio Donato, il migliore italiano nel 2006 (Chai/FIDAL) File allegati:
- Il sito ufficiale dei Mondiali indoor
- Il programma orario completo



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