Euroindoor: Spanovic show, 7,24 da urlo!

05 Marzo 2017

La serba trionfa davanti al suo pubblico e diventa la terza donna alltime in Europa e al mondo nel lungo indoor. Kevin Mayer migliora il record europeo nell'eptathlon (6479), secondo di sempre dietro Ashton Eaton

Fenomeno Ivana Spanovic. Non ha tradito davanti al suo pubblico, esploso ad ogni suo salto. Va di diritto alla lunghista serba di Novi Sad la copertina della giornata conclusiva degli Europei Indoor di Belgrado. La Spanovic, 26 anni, non si è limitata a vincere ma ha voluto strafare: con uno stratosferico 7,24 è atterrata al terzo posto delle liste all-time europee e mondiali indoor, a soli tredici centimetri dal record europeo (e mondiale) della tedesca Heike Drechsler datato 1988. La Kombank Arena è impazzita anche per gli altri suoi due salti sopra il precedente PB (7,07), un 7,16 al secondo turno e un 7,17 al quarto. Ha bissato così il titolo all'aperto di Amsterdam e si è confermata campionessa europea indoor. 

L'altro eroe del giorno è il francese Kevin Mayer: nell'eptathlon si è concesso il lusso di battere il record europeo che apparteneva al ceco Roman Sebrle (6438) dal 2004. Ha issato il nuovo primato a 6479 punti e si è arrampicato fino al secondo posto delle liste mondiali all-time, dietro soltanto a Superman Ashton Eaton. Il 25enne vicecampione olimpico del decathlon di Rio 2016 è stato il più costante sull'arco delle due giornate, con la perla del primo posto nell'asta (5,40).

La giornata finale ha assegnato anche la corona di regina dello sprint europeo: la più veloce è la britannica Asha Philip (7.06) che ha bruciato l'ucraina Olesya Povh (7.10) e la polacca Ewa Swoboda (7.10). Doppietta d'oro per la britannica Laura Muir: dopo il trionfo nei 1500 di ieri (con il dribbling alla giudice che non voleva farle correre il giro d'onore, già virale sui social) la mezzofondista si è confermata imprendibile anche sui 3000 (8:35.67, record dei campionati), mentre nella prova al maschile lo spagnolo Adel Mechaal l'ha spuntata sul norvegese Henrik Ingebrigtsen soltanto in volata. Più agevole il compito di Adam Kszczot, leone degli 800 indoor, al terzo successo (1:48.87) dopo Parigi 2011 e Göteborg 2013. Il campione europeo all'aperto è il primo di sempre a riuscirci sulla distanza. Al fotofinish si è risolto il duello degli 800 femminili: record nazionale svizzero per il secondo oro di Selina Buchel, busto più avanti sul traguardo e vittoria di un centesimo (2:00.38) sulla britannica Shelayna Oskan-Clarke.

Dalle pedane, oltre alla zampata del portoghese Nelson Evora (17,20) nel triplo dell'argento di Fabrizio Donato, da segnalare anche il primo titolo del polacco Sylwester Bednarek che ha rispettato i gradi del favorito (era il leader stagionale con 2,33) e per la prima volta dopo otto edizioni ha sfilato l'oro a Russia e Svezia con un salto a 2,32. Chiusura con le staffette 4x400, monocolore Polonia: uomini primi (3.06:99) su Belgio e Repubblica Ceca, donne al titolo (3:29.94) su Gran Bretagna e Ucraina.


Kevin Mayer (foto Colombo/FIDAL)


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