Euroindoor, Donato: ''Vietato arrendersi!

03 Marzo 2017

Il bronzo olimpico del triplo centra la sua quinta finale in carriera agli Euroindoor e dà la carica alla squadra azzurra

di Alessio Giovannini

"Ancora una volta mi sono divertito - racconta il bronzo olimpico del salto triplo Fabrizio Donato dopo il 16,70 con cui ha superato la qualificazione agli Europei Indoor di Belgrado - anche se oggi all'inizio non si era messa benissimo. Ma dico sempre che i veri campioni si vedono anche in momenti come questi, quando si riesce a rimettere in piedi una gara all'ultimo salto. 16,70 è una buona misura, non male come esordio stagionale, ma io di solito vado sempre meglio alla seconda...vediamo un po' che succederà in finale - aggiunge il 40enne finanziere romano che oggi ha raggiunto il traguardo della quinta finale in carriera agli Euroindoor -. Adesso si resetta, si recupera e si pensa solo a domenica".

A proposito di Andrew Howe, fuori dalla finale del lungo per appena un centimetro, le parole di Donato non sono quelle di un semplice coach, ma di un vero amico. "Mi toglierei qualcosa io per darla a lui. E' un grande atleta, un grande uomo e un ragazzo con un cuore d'oro. Un vero professionista, lo dimostra quello che siamo riusciti a fare in questi quattro mesi insieme: vi assicuro che non è da tutti. Mi dispiace perché sta bene e si sarebbe meritato la finale. Come capitano oggi dovevo fare qualcosa di buono, non potevo permettermi di sbagliare, volevo mandare un segnale alla squadra, al mondo dell'atletica e dello sport italiano: non ci si deve arrendere mai e bisogna provarci fino in fondo!"

Daniele Cavazzani: “E’ stata un’esperienza nuova e grandiosa, indossare questa maglia in una manifestazione assoluta rappresenta il sogno di una vita. Però era importante fare qualcosa di buono, l’ho fatto a modo mio, ma non è bastato. Ambisco a qualcosa di più, perché do tutto a questo sport e le persone che mi sono intorno meritano di più. Da qui riparto con la voglia di migliorarmi”.

Yeman Crippa: “Alla fine ho avuto un po’ di fortuna che serve sempre e sono riuscito a passare il turno. Quando ho visto gli atleti che erano davanti a me, ho tenuto duro e sono stato premiato. In finale andrò disinvolto, ora devo solo riposarmi e sono convinto che potrà venire qualcosa di buono”.

Yassin Bouih: “Sono molto felice, alla mia prima gara fra i grandi mi ero ripromesso di non fare la figura del ragazzetto, ma di giocare da protagonista e credo un po’ di esserci riuscito. Ho provato a tirare per non rendere troppo lenta la gara e ce l’ho fatta, sono contento e orgoglioso. Quando sono entrato in pista, mi sentivo la maglia azzurra dentro e mi ha dato molta più forza, per ripensare alle parole che ho detto ieri nel giuramento... e la F di Fabrizio Donato sui capelli mi ha portato davvero fortuna. Andrò in gara più tranquillo, con l’obiettivo di far nuovamente vedere che non sono il più piccolo a partire, ma che se lo puoi sognare, lo puoi fare”.

Hassane Fofana: "Le due false partenze hanno un po' innervosito l'atmosfera, ma siamo agli Europei e questa era una semifinale. Ho molta rabbia perché potenzialemente so di poter correre un crono sotto i 7.70". 

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