EuroJunior, Randazzo salta sul bronzo

17 Luglio 2015

Nella seconda giornata della rassegna continentale under20 di Eskilstuna (Svezia) ci sono anche il quarto posto di Benedetta Cuneo nel triplo e il sesto di Alice Mangione nei 400.

Filippo Randazzo ha vinto la medaglia di bronzo nel salto in lungo ai Campionati Europei Juniores in corso a Eskilstuna (Svezia). Il 19enne siculo è arrivato terzo con 7,74 (+0.9), misura che lo fa diventare il settimo under20 italiano di sempre. Oggi, sulla pedana dell’Ekagens Arena, l’azzurrino ha sfiorato l’argento, andato per un solo centimetro al britannico Jacob Fincham-Dukes. Vince il russo Anatoliy Ryapolov, campione mondiale allievi nel 2013, con un balzo da 7,96 (0.0). E’ la terza medaglia dell’Italia nella XXIII edizione della rassegna continentale dopo l’oro di Pietro Riva nei 10.000 metri e il bronzo di Sebastiano Bianchetti nel peso. Oggi, nella seconda giornata del programma, un’altra azzurrina sogna a lungo il podio: la primatista italiana del triplo Benedetta Cuneo (13,73 ai Tricolore di Rieti), finisce quarta con 13,02 (-0.4) a sei centimetri dal terzo posto della rumena Florentina Marincu (13,08/0.3). Doppietta russa in cima alla classifica, con Valentina Kosolapova a 13,27 (+0.3) e Kristina Malaya a 13,25 (-0.7). La siciliana Alice Mangione onora la finale dei 400 con il PB portato a 53.80 (quarto posto nelle liste italiane junior alltime) e il sesto posto nella gara vinta dalla britannica Laviai Nielsen in 52.58. Lucia Quaglieri conclude invece l’eptathlon con il primato personale di 5.189 punti e il sedicesimo posto. Tutti gli azzurrini in gara nelle qualificazioni superano il turno. Nessun problema per il leader europeo stagionale dei 3000 siepi Yohannes Chiappinelli  (è secondo in 8:56.92), ma si guadagnano la finale di domenica alle 17.20 anche Simone Colombini (9:04.14) e Said Ettaqy (9:07.99). Nei 200, avanzano Daniele Corsa in 21.31 (0.8), Annalisa Spadotto Scott in 24.23 (0.7) e Alessia Niotta in 24.39 (0.8). A questo LINK il racconto delle gare della mattinata.
 
 
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IL RACCONTO DELLA SECONDA GIORNATA (pomeriggio)
 
di Anna Chiara Spigarolo  
 
200 uomini (batterie) - Tocca al brindisino Daniele Corsa chiudere il programma italiano della seconda giornata, e lo sprinter - dopo aver rinunciato ai 100 per concentrarsi su 200 e staffetta - assolve al proprio ruolo al meglio. Anche perchè in palio, a differenza della gara femminile, qui c'è direttamente la finale. Corsa, ex calciatore, disegna una bella curva e poi vince in 21.31 (0.8), un crono lo proietta addirittura al quinto posto fra i 20 partenti. Si torna sui blocchi, per le medaglie, domani alle 18.35 con i britannici Powell (21.06) e Ramdhan (21.18) nel ruolo di favoriti.
 
200 donne (batterie) - Con Daniela Tassani fuori gioco per un problema muscolare al bicipite femorale, tocca ad Alessia Niotta ed Annalisa Spadotto Scott difendere i colori nazionali. Le due sprinter ci riescono benissimo, la prima in 24.39 (0.8) e la seconda in 24.23 (0.7), entrambe superando il turno senza bisogno di ripescaggi. Le rivedremo in pista domani per le semifinali in programma alle 15.50. La più veloce, nel frattempo, è la tedesca Gina Luckennkemper in 23.04 (+0.3).
 
400 donne (FINALE) - Oltre a Randazzo, c'è un'altra siciliana che ben si comporta nella seconda giornata degli EuroJunior di Eskilstuna.

Alice Mangione, di Niscemi, è sesta nella finale dei 400 metri con il PB portato a 53.80. La quattrocentista cercava il miglioramento personale, e in Svezia si perfeziona di 15 centesimi rispetto al crono dei Tricolore di Rieti (seconda dietro ad Ayomide Folorunso, qui impegnata nei 400hs): il crono la proietta al quarto posto nelle liste italiane junior alltime. Nella classifica finale è sesta, superata al fotofinish per due centesimi dalla sorprendente norvegese Emily Rose Norum. Vince la favorita Laviai Nielsen in 52.58, davanti all'altra britannica Cheriece Hylton (53.16) e alla russa Anastasiya Bednova (53.27).

 
lungo uomini (FINALE) - Tocca a Filippo Randazzo smentire la voce, diffusa fra i saltatori in questi due giorni, di una pedana poco favorevole a grandi misure. Il siciliano all'Ekagens Arena si migliora infatti sino a 7,74 (+0.9), undici centimetri di primato personale e un piede sul podio virtuale. In realtà, all'inizio sembra la medaglia sembra d'argento, ma il britannico Jacob Fincham-Dukes al turno successivo atterra esattamente un centimetro più in là. L'azzurrino prova a incrementare la misura (fino al quinto turno l'oro si trova a soli quattro centimetri, ai 7,78 del russo Ryapalov) ma l'esito sono tre nulli. Filippo Randazzo, siciliano di San Cono, si mette al collo così la medaglia di bronzo, la prima a livello internazionale della sua carriera agonistica. Vince il russo Anatoliy Ryapolov, campione mondiale allievi nel 2013, con un balzo da 7,96 (0.0) stampato al quinto tentativo, secondo Fincham-Dukes con 7,75. 
 
3.000 siepi uomini (batterie) - Inutile negarlo, Yohanes Chiappinelli è osservato speciale in queste qualificazioni dei 3.000 siepi, diventate necessarie visti i 25 iscritti alla distanza. Il toscano, leader europeo stagionale con l'8:39.12 ai Tricolore di Rieti, finisce come prevedibile in testa alla corsa, con passaggi di 3:01.86 e 6:01.00 al primo e secondo chilometro. Nel finale il russo Konstantin Plokhotnikov decide di fare la voce grossa, andando a vincere in 8:54.46 (PB), con Chiappinelli all'arrivo in tutta tranquillità in 8:56.92. C'è da combattere di più nella seconda batteria per Simone Colombini (9:04.14) e Said Ettaqy (9:07.99), ma i due sono bravi a conquistarsi il loro pass per la finale. Si corre domenica alle 17.20, con in pista ben tre maglie azzurre. 
 
800 eptathlon - Festeggiano le eptathlete con il classico giro di pista collettivo, festeggia anche Lucia Quaglieri con il Tricolore al collo. La bolognese, studentessa del liceo scientifico, con il 2:21.09 negli 800 finali ufficializza il primato personale di 5.189 punti. Nella classifica complessiva è sedicesima. Sul gradino più alto del podio sale Caroline Agnou, in testa fin da ieri e oggi capace di arrampicarsi fino al record nazionale svizzero di 6.123 punti. Sul podio anche la belga Hanne Maudens (5.720) e la tedesca Louisa Grauvogel (5.704). 
 
triplo donne (FINALE) - C'era un po' di timore per Benedetta Cuneo. L'aretina si presenta a Eskilstuna con il terzo accredito tra le iscritte, ma la qualificazione, ieri, è stata più che sofferta, un undicesimo posto acchiappato per i capelli in 12,72 (-1.4), a un metro e un centimetro dal recente record nazionale (13,73 ai Tricolore di Rieti). Una controprestazione che aveva tolto un po' di fiducia alla primatista italiana, comunque in buona compagnia fra le tripliste deluse dal primo turno di ieri. Oggi l'azzurrina, doppia finalista lungo-triplo ai mondiali allievi di Donetsk 2013, è più efficace nell'azione, ma fatica un po' a trovare il giusto feeling con una pedana poco generosa con gli specialisti dei salti in estensione. Il 12,94 (-0.1) alla seconda prova già toglie una bella zavorra dalle spalle della finanziera, che si ritrova al secondo posto virtuale - dietro alla russa Valentina Kosolapova a 13,27 (+0.3) - ma soprattutto ipoteca la possibilità di fare sei salti. Con il 13,25 (-0.7) di Kristina Malaya e il 13,08 della rumena Florentina Marincu Cuneo scivola però giù dal podio, scalzata anche dalla quarta posizione quando la finlandese Senni Salminen atterra a 12,98 (-0.8) a un turno dalla fine. A questo punto arriva la reazione, con un hop-step-jump da 13,02 (-0.4). La medaglia, purtroppo, resta lontana sei centimetri, al collo di Florentina Marincu. Questa la sua serie completa: 12,57 (-0.8) - 12,94 (-0.1) - 12,91 (0.0) - 12,64 (+0.1) - 11,87 (-0.6) - 13,02 (-0.4). Vince Kosolapova con 13,27.
 
giavellotto eptathlon - Piovono personali dalla pedana del giavellotto dell'Ekängens Stadium. Le eptatlete lanciano quando lo stadio si svuota per la pausa fra sessione mattutina e pomeridiana, approfittando delle condizioni perfette: sole, leggero vento, temperatura più calda rispetto alla fredda mattina. Ne approfitta anche Lucia Quaglieri, che si migliora fino a 36,26 e, dopo 6 prove, risale la classifica fino al nono posto con 4380 punti. Ora mancano solo gli 800.


Yohanes Chiappinelli (foto Colombo/FIDAL)


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