EYOT, altre cinque carte olimpiche

31 Maggio 2014

Vanno a Nanchino Giacomo Brandi (marcia), Tiziano Di Blasio (martello), Leonardo Fabbri (peso), Matteo Capello (asta) e Valentina Kalmykova (triplo). Bronzo per Riva nei 3000m, brillano Fiorese (lungo 6.26w) e Pavese (200m 24.04).

di Raul Leoni

Dopo le due “carte olimpiche” conquistate nella prima giornata dalla marciatrice Noemi Stella e dalla siepista Nicole Reina – vincendo le rispettive gare – la mattina di Baku si apre con  la terza qualificazione ottenuta dal marchigiano Giacomo Brandi grazie al quarto posto nei 10000m di marcia (46:45.96, squalificato il lombardo Pietro Zabbeni). E’ solo l’inizio di una bella giornata in chiave azzurra, che porta alla nostra spedizione altre quattro qualificazioni per Nanchino, con Tiziano Di Blasio (10° nel martello, 65.72), Matteo Capello (9° nell’asta, 4.50: ne passano otto, ma davanti ci sono due russi, uno solo dei quali andrà ai Giochi), Valentina Kalmykova (pur peggiorando il suo personale di ieri, è settima con 12.38) e Leonardo Fabbri (nono nel peso con 17.85). Bel progresso di Pietro Riva nella finale diretta dei 3000m, terzo con 8:29.43: ma il bronzo non basta poichè solo il primo europeo sarà qualificato. Primo degli esclusi Gianluca Santuz, settimo nel lungo con 7.09 (+2.1), ma solo sei qualifiche in palio, e fuori dalla finale del giavellotto Ilaria Casarotto (12^, 45.96). Nei turni eliminatori della seconda giornata, promossi i saltatori Stefano Sottile (alto 2.02) e Tobia Bocchi (triplo 15.08), mentre in campo femminile passano Elena Bellò (prima nella sua batteria degli 800m in 2:10.63), le martelliste Agata Gremi (PB a 61.83) e Lucia Prinetti Anzalapaya (60.67). Ma i migliori risultati tecnici sono quelli della lunghista vicentina Beatrice Fiorese, che vola nel vento a 6.26 (+3.0, prima delle qualificazioni), ed il 24.04 (-0.4) di Alessia Pavese, bergamasca non ancora sedicenne, che sigla la quarta prestazione di sempre nei 200m allieve (e la seconda per atlete al primo anno di categoria, dopo il 23.85 di Vincenza Calì nel ’99) .

LE “CARTE OLIMPICHE” (in aggiornamento)

Noemi Stella – 5000m marcia; Nicole Reina – 2000m siepi; Giacomo Brandi – 10000m marcia; Tiziano Di Blasio – martello; Matteo Capello – asta; Valentina Kalmykova – triplo; Leonardo Fabbri - peso

RISULTATI/Results

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LE GARE DELLA SECONDA GIORNATA

Giavellotto F (finale) – Un esito che brucia un po’, inutile nasconderlo: Ilaria Casarotto, per il suo talento e l’esperienza maturata nella passata stagione, avrebbe avuto tutti i requisiti per passare nel novero delle elette (che poi, in questa specialità, erano sette). Il tecnico Sergio Cestonaro, che sta già lavorando da diverse stagioni sulla ragazza vicentina, ha certamente individuato l’obiettivo della consistenza agonistica come target dell’immediato futuro. Il dodicesimo posto di Baku, con una misura abbastanza insignificante (45.96) per le possibilità di Ilaria, rappresenta solo un’amara fase di transito.

200m M (batterie) – Un altro sedicenne lombardo di belle speranze è Filippo Tortu – anche se il papà e tecnico del ragazzo, Salvino, ha origini sarde – e così arriva una splendida volata in batteria: vittoria in 21.72 (+1.5), qualificazione per la finale di domani e la segreta speranza di agguantare il biglietto per Nanchino dopo la beffa di ieri (bronzo e personale, ma niente carta olimpica sui 100m). Dopo le fatiche della giornata inaugurale, Diego Pettorossi non ha corso la sua batteria sulla distanza doppia.

200m F (batterie) – Dopo Ilaria Verderio, capolista ieri del giro di pista, un’altra giovanissima velocista lombarda si fa onore sulla pista del “Tofig Bahramov Stadium”: Alessia Pavese, 16 anni ancora da compiere, toglie in un colpo quasi mezzo secondo al suo PB – aveva 24.48 - e strappa con 24.04 (-0.4) il miglior tempo delle ripescate per la finale finendo seconda nella sua batteria. Per la statistica va in archivio la quarta prestazione di sempre nella categoria, la seconda per un’allieva al primo anno (dopo il 23.85 di Vincenza Calì nel 1999). E potrebbe non essere finita qui, perchè domani ci sono ben sette posti in quota europea che potrebbero regalare alla bergamasca di Villa di Serio la qualificazione olimpica.

Lungo M (finale) – Appena due centimetri dividono il Gianluca Santuz dalla “carta olimpica”: per il il sesto ed ultimo posto in palio sarebbe necessario un 7.11, mentre il mestrino è settimo con 7.09 appena ventoso (+2.1).

3000m M (finale) – Solo il vincitore va a Nanchino: naturale, visto che gli altri continenti hanno fagocitato tutti i posti disponibili. E così Pietro Riva ha più che altro l’obiettivo di dare un senso a questa sua trasferta nella capitale azera: cosa che il ragazzo di Alba fa puntualmente, abbassando di oltre tre secondi il suo recente PB (qui 8:29.43). Sul traguardo, poi, sarebbe quarto: ma dopo l’arrivo viene squalificato il turco Omer OTI (terzo), che aveva partecipato ieri ai 1500m (il regolamento dell’EYOT vieta di prendere parte a due prove di mezzofondo) e così l’azzurro subentra sul podio con una bella medaglia di bronzo (dietro lo spagnolo Torrents ed il francese El Bouajaji). 

Peso M (finale) – Che giornata a casa Italia! Anche Leonardo Fabbri manda in scena una finale che vale la “carta olimpica” – quota nove per questa gara – occupando esattamente l’ultima posizione utile. La spallata è buona, 17.85, anche se non dell’eccellente livello messo in mostra nella stagione invernale: in realtà il colosso toscano aveva a disposizione la seconda freccia, quella del disco, ma non è stato necessario usarla.

110hs M (batterie) – Come per le barriere al femminile, anche qui il vento variabile gioca brutti scherzi: e così va in finale  il bergamasco Gabriele Segale con un 14.12 (-1.6) che vale il secondo posto, mentre Nicola Cesca resta fuori come quinto pur correndo in 14,08 (+0.4).

In entrambi i casi si tratta dei nuovi personali: azzurri bravi, in ogni caso, anche se per il primatista dei 60hs allievi non sarà facile inserirsi nei primi due posti – e solo questi - che domani daranno diritto ai Giochi.

100hs F (batterie) – Turno amaro per le azzurre, che avrebbero almeno meritato la soddisfazione di giocarsi in finale uno dei quattro posti della quota olimpica europea: non basta alla giovanissima Martina Millo, sedicenne triestina, eguagliare il suo miglior tempo con 13.90 (+0.1), perchè nella seconda delle quattro batterie finisce dietro l’ungherese Sorok e diventa la prima delle escluse per appena due centesimi. Già in precedenza Agnese Mulatero, quinta con 14.12 (-1.5), aveva subito la stessa sorte del compagno di allenamento e “co-famigliare” Brayan Lopez sui 400m di ieri.

Triplo F (finale) – E’ la “russa” di Nettuno Valentina Kalmykova a mettere in valigia la quinta qualifica olimpica della spedizione azzurra: lei che era nata velocista e lunghista – come il papà Vladimir, ora suo tecnico – si è scoperta triplista in pratica solo da quest’inverno ed ora conquista il primo importante traguardo internazionale della sua carriera. Con nove posti a disposizione, Valentina è settima in finale con 12.38 (+1.0), misura inferiore al PB di ieri in qualificazione (12.52), ma utile per centrare l’obiettivo di Nanchino.

Asta M (finale) – Finale diretta con 13 in pedana: ma a Matteo Capello è un numero che porta bene. Il piemontese, d’altronde, è partito fiducioso nei suoi mezzi e convinto di potersi esprimere anche oltre il doppio 4.60 ottenuto nelle ultime uscite: in realtà, in occasioni così importanti, basta mantenere la calma. E così, con un 4.50, si va a Nanchino: l’azzurro è nono e da promuovere sarebbero in otto, ma in classifica ci sono due russi e solo uno per Nazione ha diritto alla “carta olimpica”.

Martello M (finale) – L’obiettivo è il decimo posto, quello che coincide con la quota europea; Tiziano Di Blasio è meno brillante che nella qualificazione di ieri mattina, ma fa il suo ed è decimo con 65.72. Il romano dei centri giovanili della Finanza vendica così la sfortunata partecipazione del fratello maggiore Patrizio - eliminato senza gloria in qualificazione quattro anni fa a Mosca - e consolida in qualche modo le sue credenziali internazionali: senza considerare che assiste al secondo lancio del dominatore Bence Halasz, il fenomeno ungherese che si migliora di tre metri e stabilisce con un siluro da 87.16 il nuovo primato mondiale "youth".

Termina qui la sessione della mattina

Triplo M (qualificazione) – La qualificazione di Tobia Bocchi – ottavo del turno con 15.08 (+0.4) – è una gran bella notizia: la microfrattura con la quale l’ex rugbista parmigiano era uscito dalla stagione indoor aveva messo un po’ in apprensione lo staff federale e l’esordio all’aperto di Baku è una scommessa vinta. Anche nel triplo ci sono sette “carte olimpiche” e la pedana godrà di un’attenzione speciale da parte della tribuna, visto che il miglior salto del turno è il 15.81 dell’azero Babayev, idolo di casa.

800m F (batterie) – Altra portacolori dell’Atletica Vicentina promossa in finale – dopo Ilaria Casarotto, Gianluca Santuz e Beatrice Fiorese – e decisamente Elena Bellò è una delle ragazze più coriacee e determinate dell’intera spedizione azzurra: a scanso di sorprese, la pluricampionessa italiana vince la sua batteria in 2:10.63, con grande autorevolezza. E’ solo il primo passo per l’azzurra, ma domani si tratta di piazzarsi tra le prime sette su otto finaliste al via.

Lungo F (qualificazione) – La vicentina Beatrice Fiorese, appesantita da un nullo al primo turno, ritrova subito la carica che serve sulla pedana di Baku e piazza un 6.26 ventoso (+3.0) che vale la qualificazione diretta come leader del turno: ora bisogna mantenere la concentrazione, perchè domani ci sono sette “carte olimpiche” in palio e la ragazza di Bassano ha tutte le possibilità di entrare tra le elette.

Alto M (qualificazione) – Con 23 atleti in pedana nei due gruppi ed una quota stabilita a 2.05 per la qualificazione, il debuttante Stefano Sottile non ha certo un compito agevole: ma il piemontese riesce a dominare l’emozione – d’altronde è il miglior sedicenne di sempre in Italia, grazie al suo recentissimo super-progresso a 2.15 – e quindi una prima prova favorevole a 2.02 è sufficiente ad andare in finale (solo l’ucraino Barannikov prova e supera 2.05, poi la giuria chiude il verbale). Domani è dura, si dovrà salire di più ed entrare tra i primi cinque.

800m M (batterie) – Oggi tre batterie, domani solo tre posti a disposizione per i Giochi: ma non ci sarà Luca Beggiato, quarto ed eliminato nell’ultima batteria (1:56.55 per il veneto allenato da Andrea Bartoli).

Martello F (qualificazione) – Missione compiuta per le due azzurre e la più soddisfatta di stamattina non è probabilmente la primatista italiana Lucia Prinetti Anzalapaya (miglior lancio a 60.67, sesta), bensì la novità piacentina Agata Gremi, che riscrive il personale a  61.83 (al primo lancio, quarta) e va avanti con un gruppo di specialiste più accreditate di lei in partenza. Il più, incrociando le dita, sembra fatto: andranno a Nanchino 11 delle 12 finaliste.

Asta F (qualificazione) – Per avere la certezza della qualificazione si tratterebbe di superare i 3.80, quota corrispondente al personale indoor di Francesca Semeraro: ma la tarantina non è nella condizione di quest’inverno e supera solo 3.30, misura per lei davvero modesta (eliminata a 3.50).

Marcia 10000m M (finale) – Difficilmente la marcia tradisce, anche se il settore maschile fatica a trovare interpreti di valore assoluto; in questa sede, tuttavia, si deve puntare sull’accortezza tattica e sull’affidabilità tecnica, compito che il marchigiano Giacomo Brandi – allenato dall’ex azzurro Carlo Mattioli – svolge alla perfezione. Alla fine il ragazzo di Fabriano è quarto (46:45.96), quanto basta per rientrare tra i cinque europei che andranno a Nanchino. Invece il pluricampione italiano Pietro Zabbeni incappa in una di quelle giornate in cui non riesce a venire a patti con il regolamento: squalificato intorno al terzo chilometro e addio sogni per il giovane lombardo,

 

GLI AZZURRINI IN GARA A BAKU (ora italiana, Azerbaijan +3.00)

DOMENICA 1° GIUGNO 2014

Ore 11.00: Martello F (Lucia Prinetti Anzalapaya, Agata Gremi)

Ore 12.00: 400hs F (Eleonora Marchiando)

Ore 12.10: Triplo M (Tobia Bocchi)

Ore 12.40: 1500m F (Chiara Ferdani)

Ore 13.00: 1500m M (Riccardo Usai)

Ore 13.40: 110hs M (Gabriele Segale)

Ore 14.00: Alto M (Stefano Sottile)

Ore 14.00: 400m F (Ilaria Verderio, Alice Mangione)

Ore 14.05: Lungo F (Beatrice Fiorese)

Ore 14.40: Giavellotto M (Jordan Zinelli)

Ore 15.00: 800m F (Elena Bellò)

Ore 15.30: 200m F (Alessia Pavese)

Ore 15.40: 200m M (Filippo Tortu)

 



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