EYOF, è d'oro il giavellotto di Gottardo



A quasi 40 anni dall’oro di Renzo Cramerotti negli europei juniores di Odessa ’66, il giavellotto giovanile azzurro conquista un altro alloro continentale: c’è riuscito Leonardo Gottardo nell’EYOF di Lignano, confermando il pronostico della vigilia. Ma il successo è stato più duro del previsto, per la tenace opposizione che il padovano ha trovato in pedana da parte del tedesco Matthias De Zordo (un nome che tradisce evidenti origini trivenete …). Solo al quinto turno di lancio l’azzurro è riuscito a prendere la testa della classifica, con una spallata di 70.79, superando il rivale fermo a 70.62 dal secondo lancio. Una prova di grande padronanza tecnica per Gottardo, partito come detto nelle difficili vesti di favorito: un tranquillo 64.40 piazzato al primo turno, poi il lungo lancio del tedesco (70.62) e il tentativo di rispondere subito da parte del nostro, con un lancio sui 70 metri ma purtroppo nullo. Quindi Gottardo ha allungato a 68.49 nel terzo turno, agguantando saldamente la seconda posizione, davanti al lettone Jelsmanis (il baltico ha poi chiuso al bronzo con 67.83). Duello di titani nel quarto turno: 70.43 per l’azzurro, il tedesco risponde con 70.49. Quindi il lancio vincente a 70.79, una misura che metteva chiaramente in ambasce il rivale, ormai ai suoi limiti personali. L’ultimo turno vedeva l’italiano fermarsi a 64.81, mentre De Zordo tentava il tutto per tutto, chiudendo con 68.46. Dopo l’oro di Riccardo Cecolin nell’alto, arriva dunque anche un secondo metallo pregiato per la formazione azzurra. Degli altri italiani impegnati nelle finali odierne, si è ben comportato anche Giuseppe Aita nei 400 metri: il “Toro di Salerno”, come è stato ribattezzato l’ex calciatore campano dai compagni di squadra, ha migliorato nuovamente il personale con 48.65, piazzandosi al sesto posto (oro al belga Ghislain con 47.92, davanti al magiaro Armuth, 48.18, e all’azero Serin, 48.24). Anche la brianzola Elena Bonfanti è riuscita a migliorarsi con 56.14 (aveva 56.51 al suo arrivo a Lignano) e si è classificata al terzo posto nella finale B del giro di pista. Dei due ragazzi italiani impegnati sui 1500 metri, Giovanni Boccoli ha cercato di lasciare una traccia visibile, conducendo il ritmo e poi chiudendo in recupero nell’ultimo giro, dopo aver perso terreno intorno a metà gara per un’improvvisa accelerazione dei favoriti: per il toscano il settimo posto con 4:00.15 è un piazzamento apprezzabile, ma c’era poco da fare per contrastare i migliori e un esito parzialmente a sorpresa ha visto prevalere il britannico Shane (3:52.68) nei confronti dei capofila stagionali, il francese Belharbazy e l’irlandese O’Lionaird. Nella omologa gara femminile, invece, l’esibizione della veneziana Epis si è rivelata anonima, lontanissima dai suoi tempi stagionali (11^ con 4:48.50, pur partendo da un personale di 4:34.98). Il duello per la vittoria, tra la lettone Jelizarova e la serba Eminovic, è comunque stato appassionante (vittoria alla baltica con 4:22.012, contro 4:22.31 dell’atleta slava). Nell’ultima giornata, domani, sarà in gara anche il lunghista reggiano Lorenzo Franzoni, che si è guadagnato l’ingresso in finale con la quarta misura del lotto, 7.08 (+0.8 di vento, nuovo primato personale per l’emiliano). Il limite di qualificazione (7.10), è stato superato solo da un atleta, il portoghese Caldeira con 7.14. Non è riuscita a fare altra strada nei 200 metri la siciliana Lia Iuvara, fermatasi al terzo posto con 25.25 nella sua semifinale (-0.1): la piccola catanese disputerà la finale B. E’ purtroppo finita l’avventura delle due staffette veloci italiane, che si attendevano invece entrambe ad un buon piazzamento in finale: fuori per un primo cambio avventuroso tra Barbini e Iuvara il quartetto femminile, mentre per i ragazzi è stato fatale il terzo cambio tra Tedesco e Galvan. Nell’ultima giornata, quindi – per il settore velocità – si potrà sperare solo in una buona prestazione dello stesso Galvan, al via della finale dei 200 metri. Nelle altre finali di oggi, da segnalare la vittoria della slovena Jana Kersevan nell’alto, con un ottimo 1.84, e il trionfo della croata Danijela Grgic nei 400 metri, vinti in 53.12 e con un distacco chilometrico sulle avversarie: praticamente anche loro possono considerarsi atlete di casa, qui a Lignano. File allegati:
- LE SCHEDE DEGLI ATLETI ITALIANI
- START LIST E RISULTATI ON LINE



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