Diamond League: Bruni seconda a Marrakech

19 Maggio 2024

L’astista salta 4,65 nella tappa marocchina del diamante, terza Molinarolo con 4,55. Battocletti debutta nei 5000 con 15:02.69, Coiro negli 800 in 2:00.35, Osama Zoghlami 8:19.54 nei 3000 siepi

Bel secondo posto per Roberta Bruni a Marrakech, in Marocco, nella quarta tappa della Wanda Diamond League. L’astista azzurra va a segno con 4,65 alla seconda prova e pareggia la sua miglior misura dell’anno, già ottenuta nella stagione indoor. Poi un errore a 4,78, con cui avrebbe incrementato il suo record italiano di 4,73, prima di concludere la gara a causa di un lieve fastidio all’inguine per non prendere rischi. Appena due giorni dopo il 4,61 di Pamplona, si conferma in crescita la portacolori dei Carabinieri verso i prossimi grandi appuntamenti, a cominciare dagli Europei di Roma (7-12 giugno). A vincere, in una sfida priva delle super big, è la svizzera Angelica Moser che salta 4,73 ma coglie un piazzamento di prestigio anche Elisa Molinarolo (Fiamme Oro), terza con 4,55 al primo ingresso in pedana, a pari merito con la fuoriclasse greca Katerina Stefanidi.

Nei 5000 metri è settima Nadia Battocletti in 15:02.69 al debutto stagionale sulla distanza, dopo un paio di uscite sui 1500 nelle scorse settimane. La trentina delle Fiamme Azzurre, primatista italiana con il 14:41.30 di un anno fa a Londra, riprende confidenza anche con questa specialità nel cammino di preparazione in vista della rassegna continentale. Si impone l’etiope Medina Eisa con 14:34.16. Chiude quinta all’esordio negli 800 una combattiva Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) in 2:00.35 perdendo una posizione nel finale, mentre davanti è imprendibile la sudafricana Prudence Sekgodiso che timbra la migliore prestazione mondiale dell’anno in 1:57.26. Nei 3000 siepi la stagione di Osama Zoghlami (Aeronautica) comincia con un 8:19.54 tutt’altro che disprezzabile, undicesimo sul set dell’idolo di casa Soufiane El Bakkali al trionfo in 8:09.40. Non brilla Dalia Kaddari (Fiamme Oro), settima al traguardo in 23.48 controvento (-1.0) nella sua prima uscita dell’anno sui 200 metri, ma la gara non è memorabile nemmeno per la giamaicana campionessa mondiale Shericka Jackson a cui basta un 22.82 per vincere.

Nell’alto continua la scalata della diciottenne serba Angelina Topic che infila il secondo successo consecutivo nel circuito dei diamanti e aggiunge un centimetro al suo record nazionale con 1,98. L’unico sopra i diciassette metri nel triplo è il cubano Lazaro Martinez con 17,10 (-0.4), invece il campionissimo portoghese Pedro Pichardo non va oltre 16,92 (-0.2). Sui 100 il camerunense Emmanuel Eseme in 10.11 (-0.8) sorprende il canadese Andre de Grasse, secondo con 10.19. Non è più una novità sui 400 il belga Alexander Doom che in 44.51 toglie quattro decimi abbondanti al personale e dopo aver conquistato a sorpresa due ori ai Mondiali indoor di Glasgow (anche in staffetta) si candida per essere protagonista a Roma 2024. Tra le barriere dei 400 ostacoli prevale la giamaicana bronzo iridato Rushell Clayton in 53.98. Negli 800 metri il keniano Emmanuel Wanyonyi, argento mondiale, ribadisce il suo ruolo di leader con 1:43.84 sul connazionale Wyclife Kinyamal (1:43.98), nei 1500 a spuntarla è il francese Azeddine Habz in 3:32.86. Domina nel disco il lituano primatista del mondo Mykolas Alekna con 70,70 e nel peso 20 metri tondi per la statunitense Chase Jackson.

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