De Nard e Weissteiner campioni di cross

29 Gennaio 2012

Assegnati a Borgo Valsugana (TN) i titoli 2012 di corsa campestre

di FIDAL

Borgo Valsugana, in una fresca giornata di sole, ha svelato i nomi dei campioni italiani di cross 2012. Titolo assoluto maschile, con 30:49 sui 10km, a Gabriele De Nard (Fiamme Gialle), 37 anni e 14 maglie azzurre agli Europei di campestre, che raggiunge così il secondo centro tricolore della sua lunga carriera. Con una dedica speciale al padre Gino, scomparso ad ottobre. Alle sue spalle si piazzano Stefano Scaini (Running Club Futura/31:21) e Michele Fontana (Aeronautica/31:27) che si aggiudica anche il titolo Promesse. Out per infortunio a metà gara il tricolore dei 5000 Stefano La Rosa (Carabinieri). Sugli 8km delle donne torna in cima al podio assoluto - per lei è complessivamente la quinta volta nella cross - l'azzurra Silvia Weissteiner (Forestale/27:47), ora proiettata verso i 3000 indoor sui quali spera di ottenere il minimo di partecipazione per i prossimi Mondiali di Istanbul (9-11 marzo). L'argento finisce, invece, al collo della specialista di corsa in montagna e da poco iridata di "vertical running" Valentina Belotti (Running Team 99/28:10), seguita da Veronica Inglese (Esercito/28:36) che, per il terzo anno di fila, porta a casa bronzo assoluto e oro under 23. Ad aggiudicarsi le prove juniores erano, invece, stati il marocchino, in attesa di cittadinanza italiana, Yassine Rachik (Cento Torri Pavia), 25:28 sugli 8km, e a Maria Virginia Abate (Camelot), 22:09 sui 6km. Gran protagonista degli Allievi è, invece, l'ex cadetto di origine etiope Yemaneberhan Crippa che per la gioia del GS Valsugana Trentino, il club di casa che ha curato anche l'organizzazione dell'evento tricolore, ha dominato con estrema facilità tutta la gara, facendo il vuoto in 16:19 sui 5km. Titolo Allieve alla sarda, classe 1995, Alice Rita Cocco (CUS Sassari), 14:54 sui 4km. 

SENIORES uomini (10km) - All'inizio si ripete il copione che ha finora contraddistinto l'intera stagione delle campestri italiane con il duo formato da Stefano La Rosa (Carabinieri) e Gabriele De Nard (Fiamme Gialle) puntualmente davanti sin dai primi metri. La corsa dei due procede di pari passo fino allo scoccare - sfortunata coincidenza - del 17° minuto di gara, quando il carabiniere grossetano, tricolore in carica dei 5000 in pista, alza bandiera bianca sul rettilineo principale. A fermarlo è il riacutizzarsi del problema al piede destro che lo aveva già messo fuor gioco due settimane prima al Cross della Vallagarina. La scena, allora, diventa tutta per De Nard. Al 23° minuto, infatti, è costretto a mollare per infortunio anche il marocchino, ex campione promesse Marouan Razine (CUS Torino), fino a quel momento in terza posizione. Il 37enne veneto ha così via libera verso il secondo titolo tricolore della sua lunga carriera, dopo quello conquistato nel 2006 a Lanciano. Argento al friulano Stefano Scaini (Running Club Futura/31:21) atteso al traguardo dalla moglie e maratoneta azzurra Anna Incerti, e bronzo a Michele Fontana (Aeronautica/31:27) che fa sua anche la maglia di campione italiano under 23. Sul podio Promesse lo affiancano Michele Palamini (G.Alp. Vertovese/31:51) e Dario Santoro (Maxicar Civitanova Marche/31:57). Ad attendere De Nard, invece, ci sono gli abbracci di mamma Nella e della moglie Federica Dal Ri. Con lei sarà in gara la prossima settimana in Coppa Campioni a Castellon (Spagna), ognuno con il suo club, Fiamme Gialle ed Esercito.

All'arrivo c'è una composta commozione negli occhi e nelle parole di De Nard: "Con il mio allenatore Andrea Bartoli avevamo studiato di rendere la gara dura sin dall'inizio perché sapevamo che portare La Rosa in testa fino all'ultimo giro avrebbe voluto dire doversi accontentare del secondo posto. Dopo il titolo del 2006 puntavo a conquistare un altro campionato italiano e proprio per questo voglio ringraziare le Fiamme Gialle che mi hanno permesso di gareggiare qui nonostante la prossima settimana saremo impegnati in Coppa Campioni. Dopo il ritiro di La Rosa ho tenuto il ritmo alto per un altro giro, poi ho amministrato godendomi la sensazione della vittoria. La dedica è tutta per mio padre Gino, venuto a mancare ad ottobre; a fine gara sono corso ad abbracciare mia madre Nella, perché il pensiero è ancora a lui". "Dovevo fare una gara intelligente - commenta Stefano Scaini - per cercare di conquistare il podio. Immaginavo che De Nard e La Rosa l'avrebbero messa sul ritmo e ho cercato di gestire le energie per poi andare in progressione e risalire in classifica. Ora che non sono più professionista a tempo pieno ma ho iniziato a lavorare, ho faticato a trovare il giusto ritmo di allenamenti; credevo di poter mantenere gli stessi carichi che avevo fino all'anno passato ma ho esagerato e solo nelle scorse settimane ho trovato una migliore gestione dello sforzo. Nei prossimi giorni andrò in ritiro in Sud Africa con mia moglie Anna Incerti per preparare al meglio la Roma-Ostia. Poi si vedrà". Soddisfatto anche Michele Fontana: "Sono contento per il titolo Promesse e per questo terzo posto assoluto. Mi sembra che le cose stiano prendendo il verso giusto. Ora voglio togliermi qualche soddisfazione in pista a partire dalle indoor dove correrò 1500 e 3000".

SENIORES donne (8km) - La gara parte nel segno di un gruppetto di otto atlete con la costante in testa di Silvia Weissteiner. E' l'altoatesina della Forestale a dettare a tutte il ritmo che progressivamente scompone la pattuglia delle battistrada con la sola Valentina Belotti (Runner Team 99) in grado di restarle al seguito. Dopo 19 minuti di gara l'allungo decisivo della Weissteiner che si presenta all'arrivo in 27:47, con 23 secondi di margine sulla campionessa di corsa in montagna Belotti (28:10) e 49 su Veronica Inglese (Esercito/28:36) che, per il terzo anno consecutivo, conquista il bronzo assoluto e il titolo Promesse. Nella scia della compagna di club, quarto posto per la primatista nazionale dei 3000 siepi Elena Romagnolo (28:42) davanti all'under 23 Valeria Roffino (Fiamme Azzurre/28:45) e alla sorprendente Irene Antola (Atl. Livorno/28:49), 23enne toscana allenata da Piero Incalza. Sul terzo gradino del podio Promesse è salita la primatista italiana under 23 delle siepi già in possesso del minimo di partecipazione per i Giochi Olimpici di Londra, Giulia Martinelli (Forestale/29:47). "Ho provato - racconta la Weissteiner al suo quinto titolo italiano di campestre (2006-2008-2009 oltre a quello di cross corto vinto nel 2003) - subito a dare un'accelerazione e ho visto che il gruppo si assottigliava, così ho mantenuto il ritmo per poi allungare ulteriormente nel finale. Questo è l'anno olimpico e quindi tutto deve andare nel migliore dei modi; al momento la condizione è buona ed ora resto in attesa di una chiamata per un meeting internazionale indoor per inseguire il minimo nei 3000 per i Mondiali di Istanbul. Ci tenevo a ben figurare nella mia regione". Dai grattacieli brasiliani ai prati del Trentino, Valentina Belotti: "Non sapevo bene cosa aspettarmi dopo la gara di vertical running di San Paolo (ha vinto il titolo iridato della specialità, ndr) e soprattutto dopo le 12 ore di viaggio. Temevo di risentire della fatica ma chilometro dopo chilometro mi sono sentita sempre più in palla: all'ultimo attacco della Weissteiner non ho risposto per non rischiare la crisi e ho preferito gestire il vantaggio. Ora aspetto i Campionati di Società e poi punto a fare un buon tempo nei 10.000 metri; in estate tornerò a pensare alla montagna".

"Sono in ripresa - dichiara entusiasta la Inglese - speravo di confermare il titolo italiano promesse ed il bronzo assoluto ma in tutta onestà non me l'aspettavo. Per mia fortuna il percorso era veloce e si è potuto correre sul ritmo quindi mi sono trovata a mio agio ed ora dopo la Coppa Campioni penserò ai tricolori indoor e poi sarà tempo di 5.000".  "Ho fatto il massimo - il commento di Elena Romagnolo - le sensazioni sono in netto miglioramento dopo il Campaccio. Giorno dopo giorno le cose vanno sempre meglio ed al momento penso alla Coppa Campioni di domenica, l'obiettivo è quello di confermare il podio della passata edizione".    
 
JUNIORES donne (6km) - Maria Virginia Abate (Camelot) conferma il ruolo di protagonista della categoria che ha interpretato fin da inizio stagione. Lei che un anno fa a Varese era stata d'argento per poi trionfare ai Societari di San Giorgio su Legnano, oggi si è messa al collo la medaglia più preziosa staccando in meno di due giri il resto della concorrenza. Al traguardo il suo vantaggio si materializzerà in quasi mezzo minuto (22:09 il suo crono finale ) sul bronzo 2011 Camille Marchese (Audacia Record Atl./22:40) e Sveva Fascetti (Studentesca CaRiRi/22:51). Soltanto quinta, alle spalle di Chiara Casolari (Mollificio Modenese Cittadella/23:02), l'altra azzurrina degli Europei di cross di Velenje, Martina Merlo (CUS Torino/23:13). All'ultima rassegna continentale di campestre, invece, la Abate era giunta trentacinquesima, dopo essersi conquistata la convocazione in Nazionale anche per merito della bella vittoria ottenuta sempre sui prati della Valsugana a fine novembre.    

JUNIORES uomini (8km) - Un'altra gara praticamente a senso unico pilotata, anche in questo caso, dal favorito della vigilia, il marocchino Yassine Rachik. L'atleta della Cento Torri Pavia, argento della passata edizione, aveva già dato dimostrazione di buona condizione con il recente secondo posto al cross spagnolo di Elgoibar. Oggi ha controllato nelle battute iniziali e poi ha cambiato passo e allungato con sicurezza verso la vittoria (25:36), tenendo a bada l'ex allievo, bronzo dei 3000 all'EYOF di Trabzon (Turchia), Lorenzo Dini (Atl. Livorno/25:36) e l'abruzzese Daniele D'Onofrio (Atl. Gran Sasso/25:44). Quarto l'altro gemello Dini, Samuele in 26:04. "Ho iniziato molto bene questo 2012 - racconta Rachik a fine gara - e mi auguro che possa continuare ancora meglio. Spero di ottenere presto la cittadinanza italiana e poter vestire la maglia azzurra già ai prossimi Mondiali Juniores di Barcellona. E' il mio sogno più grande!".    

ALLIEVI (5km) - Non c'è storia. Stamattina si poteva solo inseguirlo. O almeno provarci. Il campione 2012 è, infatti, Yemaneberhan Crippa, il quindicenne di origine etiope portacolori del club organizzatore, il GS Valsugana Trentino. Tutto facile per "Yema", già leader indiscusso della categoria cadetti dove aveva dominato con una doppietta di tricolore nel cross replicata sui 2000 in pista. Oggi è partito tranquillo, ma al termine del secondo giro piccolo ha preso il comando della corsa per non mollarlo più fino alla fine. Al traguardo arriverà in 16:19 mostrando sotto la canotta sociale una maglia azzurra con la scritta "Italia". Secondo a debita distanza il campione di corsa in montagna Nadir Cavagna (Atl. Valle Brembana/16:33) e terzo Riccardo Donè (Atl. Jesolo Turismo/16:37). Crippa è arrivato dall'Etiopia in Italia nel 2003, adottato da papà Roberto e mamma Luisa insieme ad altri otto tra suoi fratelli e cugini. Oggi vivono a Montagne, ad una quartantina di chilometri da Trento. Crippa frequenta l'istituto alberghiero a Tione, dove coltiva anche l'altra sua grande passione sportiva per il calcio, giocando per hobby come centrocampista nella squadra locale. In programma per lui ora la partecipazione alla stagione indoor.

ALLIEVE (4km) - E' la gara che chiude il lungo programma della rassegna tricolore. Il titolo va in Sardegna grazie ad Alice Rita Cocco, atleta classe 1995 del CUS Sassari che chiude i 4km del percorso nel tempo di 14:54. Seconda e stacatta di 6 secondi è Angelica Olmo (CUS Pavia/15:00) davanti alla campionessa nazionale dei 1500 Isabella Papa (CUS Tirreno Atletica/15:10). Quarto posto per l'ex cadetta Maria Cristina Roscalla (CUS Pavia/15:14).

ha collaborato Luca Perenzoni (CR FIDAL Trentino)

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