Dall'Italia: Societari esaltanti



Ci siamo lasciati alle spalle due settimane di fuoco, a tutti i livelli. L’atletica di vertice impegnata nelle trasferte di Coppa Europa, a Bydgoszcz e Istanbul, e nell’esaltante fine settimana dei Societari, a Casal del Marmo per le finali che assegnavano lo scudetto e in altre cinque sedi per le altre serie. Il settore giovanile con l’attenzione puntata prima sulla fase nazionale del CdS allievi, poi sul match internazionale juniores di Isernia, dal quale è uscita la formazione azzurra che sarà in gara ai Mondiali “under 20” di Grosseto. Da dove incominciamo? Al di là dei due primati nazionali di Ester Balassini (71.28 di martello, serie: 67.22 68.10 64.78 68.79 69.58 71.28) e di Magdelin Martinez (storico 15.03 nel triplo, con questa serie: 15.03/+1.9 14.70/+2.7 14.78/+1.4 nullo passo passo), pensiamo che molti osservatori siano rimasti impressionati anche dalla gara del lungo maschile nella finale “oro” dei Societari di Casal del Marmo: proviamo perciò ad approfondire il dato della gara romana. QUANTO SONO LUNGHI OTTO METRI? Il muro ha sempre un suo fascino: gli otto metri nel lungo sono un po’ il traguardo ambito da tutti gli specialisti, per quanto abbastanza inflazionato. Anche da noi, che pure abbiamo festeggiato per la prima volta una simile impresa solo il 10 marzo 1982: nell’allora esistente Palasport milanese, Giovanni Evangelisti balzò a 8.09 nel primo tentativo e poi incrementò a 8.10 nel terzo turno di salti, in occasione del meeting indoor post-Europei che la fervida immaginazione del presidente Nebiolo aveva partorito. In quello stesso anno il saltatore padovano riuscì a ripetersi anche all’aperto e già nel 1983 potevamo vantare due specialisti oltre gli otto metri, con l’apporto del finanziere toscano Marco Piochi (il quale, al pari di Evangelisti, aveva iniziato la carriera come triplista, con straordinari risultati nelle fasce giovanili). Da allora, fino agli 8.00 di Trentin a Chania nel meeting del 28 giugno 2004, possiamo contare 84 prestazioni regolari da parte dei lunghisti italiani oltre il limite dell’eccellenza internazionale. A queste si aggiungono 33 risultati con vento oltre il limite. Avvertiamo che, per completezza d’impostazione, abbiamo tenuto in considerazione anche i migliori risultati regolari “interni” alle serie concluse con prestazioni “ventose”. Nel 1990 e 1991 (con Evangelisti, Frigerio e Campus) e proprio quest’anno (con Trentin, Howe e Dacastello) si è raggiunto il top dei lunghisti oltre gli otto metri: gli ultimi ad entrare in lista sono stati proprio Andrew Howe (8.01 a Rieti il 22 maggio) e Stefano Dacastello (8.00 a Roma il 26 giugno, anche se il piemontese aveva già saltato 8.05 ventoso a Milano lo scorso anno). Sono per ora 11 gli atleti nella lista regolare capeggiata dall’8.43 di Evengelisti, ma vi si aggiungono anche Amisano e Iapichino, che hanno saltato oltre il limite considerato solo con l’aiuto di un vento superiore alla norma. A proposito di una informazione che è stata fornita a margine della gara di sabato scorso a Casal del Marmo dobbiamo precisare che tre italiani oltre gli 8 metri nello stesso evento è sì un “primato”, ma in realtà solo eguagliato: prima di Trentin 8.16-Howe 8.07-Dacastello 8.00 ci riuscirono Frigerio 8.15-Campus 8.06-Evangelisti 8.03 nel meeting Terra Sarda di Cagliari il 5 luglio 1990. Constatiamo altresì che 12 prestazioni a 8 metri o più è il massimo totalizzato in una stagione dai lunghisti nostrani. Successe nel 1991 (in realtà furono 11, ma ai Mediterranei di Atene Fausto Frigerio saltò 8.15 ventoso e 8.09 regolare), con questi protagonisti: Evangelisti (5 risultati regolari e uno ventoso), Frigerio (due e due) e Campus (una prestazione regolare e una ventosa). Considerato che in questa prima parte di stagione siamo già arrivati a quota sei (tre per Howe, due per Trentin e una per Dacastello), ci auguriamo che tale limite possa essere riscritto proprio a conclusione dell’anno di grazia 2004. Da ultimo precisiamo che potrebbe essere interessante verificare anche il totale dei risultati “interni” ad una serie: ad esempio Nicola Trentin ha effettuato ben quattro salti oltre gli otto metri in occasione della sua partecipazione fuori classifica da 8.16 in occasione dei Societari. Ma in questo caso l’indagine sarebbe molto più impegnativa e lasciamo per ora in sospeso la curiosità dei lettori. SCUDETTI GIOVANI Per avviare la nostra consueta carellata sulla stagione delle categorie giovanili, ci sembra opportuno celebrare le imprese Dell’Atletica Bergamo 1959 e della Tris, che hanno conquistato al “Serafini” di Sulmona gli scudetti allievi per club. Il bell’impianto abruzzese, già teatro di manifestazioni di richiamo nelle passate stagioni (ricordiamo la Coppa Italia nel 2002), ha confermato la sua efficienza e non sono mancati i risultati di valore per la categoria: in particolare ci piace segnalare la disponibilità di Veronica Borsi, gioiellino dell’Antares, capace di fornire un apporto decisivo alla società braccianese – vittoria negli ostacoli e un secondo posto nello sprint - per il suo fantastico terzo posto finale (il club laziale è solo al secondo anno di attività!). Fin qui sarebbe tutto normale, se la ragazza romana, che ha appena compiuto 17 anni, non fosse poi transitata in azzurro per vincere anche la gara di ostacoli il giorno successivo ad Isernia, nel triangolare juniores. Al di là delle evidenti capacità tecniche, non può passare inosservata la grande carica agonistica e la smisurata passione che accompagna gli impegni di Veronica: non sappiamo se potrà diventare una campionessa di valore assoluto, ma c’è da giurare che ce la metterà tutta per sfondare. Se poi la bergamasca Marta Milani ha dato un’ulteriore dimostrazione della sua grinta in gara, aggiungendo un’altra pregevole prestazione sui 400 metri alle precedenti in stagione (55.86 a Sulmona, a fronte di un top da 55.54), una piacevole novità è arrivata da Jessica Paoletta nei 100 metri: 12.28, anche con una leggera brezza contraria, che conferma il recente 12.0 manuale della studentessa romana. Anche in questo caso è importante in significato sotteso alla prestazione: l’attuale portacolori della Cariri, classe ’88 e cresciuta sotto la guida di Erik Maestri, è un prodotto dell’Area Atletica, società attivissima su una piazza terribilmente difficile come quella della Capitale. Alle spalle della giovanissima Paoletta, un’altra figlia d’arte: quella Martina Fugazza che è poi figlia di Renzo, tecnico “storico” della velocità lombarda. Segnaliamo ancora i progressi di una ragazza come Eleonora Sirtoli, bergamasca di Treviglio ma seguita agli esordi dal milanese Paolo Brambilla: 56.30 sul piano e 63.70 nel giro di pista con barriere gli interessanti riscontri dell’alfiera della Tris. Della grande vitalità di Valeria Lucentini abbiamo già parlato in una precedente rubrica, a proposito del suo splendido esordio nell’eptathlon a Bressanone: a Sulmona la padovana ha dato un grande contributo alle sorti dell’Assindustria correndo i 400 in 57.22 (personale) e gli ostacoli in 14.20, dietro la Borsi. Il meglio dei salti è arrivato dall’esibizione della giovanissima giuliana Monica Cuperlo (classe ’88 e già destinata ad una maglia azzurra per Grosseto!) e dallo spettacolare duello tra Elena Scarpellini e Giulia Cargnelli nell’asta: la bergamasca, che andrà ai Mondiali, si è ripetuta all’aperto sui suoi limiti della stagione indoor (3.90, eguagliato il primato allieve di Francesca Zanini edizione ‘99), mentre la rivale udinese ha dimostrato di essere in grande crescita (3.80 per Giulia che, ricordiamo, capeggia la lista all-time delle sedicenni). Nel settore lanci, in mancanza di prestazioni di altissimo spessore, ricordiamo in ogni caso i progressi della discobola Laura Biagi (personale a 39.40) e di Alessandra Bianchi (47.95 per l’ennesimo prodotto della competenza dell’ex primatista italiano Mario Vecchiato). Le gare maschili non hanno purtroppo offerto spunti di valore come le competizioni femminili. C’è però l’occasione per celebrare l’ennesimo successo dell’emergente scuola bergamasca della marcia: tanto tra gli allievi, con Stefano Cattaneo, quanto in campo femminile, con Sabrina Trevisan, si sono infatti affermati specialisti curati da Ruggero Sala, tecnico di riferimento dell’Atletica Bergamo 1959, molto attivo soprattutto nel settore giovanile. Per il resto piace evidenziare il rientro a buon livello di un ragazzo vicentino, Giulio Martini Mason, che si è affermato nei 400 con il nuovo personale di 50.26: il 16enne veneto si era già messo in evidenza da cadetto all’inizio del 2003 (39.1 nei 300 ostacoli), ma era stato poi costretto a disertare quasi per intero la passata stagione. Altre note a margine delle gare di Sulmona: la doppietta del giovanissimo mezzofondista napoletano Alessandro D’Ascoli su 800 e 1500 (ma l’allievo di Peppe Ifigenia deve ancora trovare i riscontri cronometrici che gli competono su queste distanze) e l’affermazione del suo compagno d’allenamento Pasquale Scala nelle siepi (il campano, grandissima promessa nelle stagioni da ragazzo e cadetto, si sta ora ritrovando dopo un anno difficile). E ancora, la doppietta nel lungo e nel triplo di Emanuele Catania, cresciuto nei centri giovanili delle Fiamme Gialle: si tratta dell’ennesimo figlio d’arte (si ricorderà il papà Giuseppe, lunghista del sodalizio gialloverde negli anni ’80). Altra accoppiata, stavolta peso-disco, ha messo a segno il già noto Maicol Spallanzani, che pochi giorni più tardi ha incremento il personale con il disco da 1.5kg con 56.85, dominando l’Alpe-Adria di Fiume, in Croazia. DESTINAZIONE GROSSETO, PASSANDO PER ISERNIA L’aria di casa, talvolta, fa bene agli atleti: un caso esemplare è quello di Adelina de Soccio, nota da tempo per essere uno dei prospetti più interessanti del nostro mezzofondo giovanile. Di proporzioni minute (dichiara 1.52 di altezza), la molisana ha sfruttato appieno l’ultima occasione per far parte della squadra azzurra nella rassegna iridata di Grosseto, migliorandosi di oltre quattro secondi sui 1500 nel triangolare di Isernia. A dire il vero Adelina è un prodotto del capoluogo regionale, Campobasso, sponda Virtus, seguita da sempre dalla vulcanica coppia dei fratelli Palladino, Nicola e Roberto: il suo 4:29.93 comincia ad essere un riscontro accettabile per reggere in modo dignitoso il difficile impatto con l’agone internazionale, soprattutto perché la ragazza potrà dimostrare i suoi progressi a Grosseto in una distanza a lei più congeniale come i 5000 metri. Un premio anche per le capacità agonistiche della 18enne molisana, capace anche di far doppietta 1500-5000 ai Tricolori di categoria di Rieti, un paio di settimane or sono. Da Isernia, come detto, è arrivata l’ultima ispirazione per le selezioni effettuate dal CT giovanile Angelo D’Aprile in vista dei Mondiali di categoria: le cifre parlano di 51 destinati alla maglia azzurra, tra i quali 29 ragazze. Sembra giusto onorare l’impegno casalingo con una partecipazione allargata, anche al di là del formale conseguimento del minimo, ove consentito: il confronto sarà impietoso, in alcuni casi proibitivo (il mezzofondo, a proposito di Adelina e compagni), ma l’occasione deve essere colta soprattutto nell’ottica di un’utile esperienza e della possibilità di migliorare sul piano personale. In alcuni casi siamo sicuri che i responsabili federali si sono trovati davanti a scelte forse anche dolorose: diversi atleti hanno tentato fino in fondo, inutilmente, di conquistare il passi necessario (pensiamo qui al decathleta Loris Pinter, alle ostacoliste Rita Apollo e Zoe Anello, a Gregori e Loddo, sempre nei 400 ostacoli, al mezzofondista padovano Alberto Luccato, al lanciatore Maicol Spallanzani o al lunghista Stefano Tremigliozzi, limitandoci solo ad alcuni nomi). In altri casi ci sono stati problemi di abbondanza: ad esempio nei 100 ostacoli, con l’esclusione di Sara Balduchelli, o nella marcia femminile. In ogni caso è doveroso inviare un grande “in bocca al lupo” alla formazione azzurra, ormai in procinto di raccogliersi al Terminillo per il raduno pre-mondiale in altura. SPAZIO ALLE CIFRE Stavolta non approfondiamo temi statistici di carattere storico, ma lasciamo spazio all’attualità, con la consueta rassegna da piste e pedane: con l’avvertenza che rimandiamo al notiziario federale sul web per le manifestazioni di maggior richiamo, già trattate in quella sede. S.Marino 12/6 – Nel Meeting di Primavera all’ombra del monte Titano fa 55.65 sui 400 Camilla Giubelli: è l’occasione per ricordare che la 24enne fiorentina - già azzurra nelle categorie giovanili - era rimasta assente dalle gare per quasi due anni per maternità, rientrando in attività nel corso della passata stagione. Borgo Valsugana 13/6 – E’ la VII edizione del Meeting della Valsugana, ormai classico appuntamento del calendario giovanile: dà spettacolo sugli 80 metri Elena Menegaldo, sprinter veneziana allevata con cura da Mario Del Giudice (e giovanissima “sparring-partner” di Manuela Levorato nel periodo in cui l’azzurra era sua compagna di allenamento): 10.14 con –0.1 di vento. Notevole, tra gli altri risultati, la gittata di Flavia Severin, 12.86 nel peso. Pordenone 16/6 – 10.26 (-0.1) e ulteriore conferma della cadetta Elena Menegaldo sugli 80 metri e buoni tempi per Gregori e Caravelli sui 100hs (13.82 e 13.99 rispettivamente, sulla scia della slovena Vukmirovic, con vento nullo). Rieti 16/6 – Ancora il rintrante Alessandro Attene in azione, con 20.99 sui 200 metri (vento non segnalato) e Angelo Iannelli a 8:35.39 in un 3000 siepi solitario. Ottimo 9:17.02 per la sarda Daniela Maludrottu, compagna di Attene, sui 3000 metri, e buona gara di asta: Giannini 5.30 e Motta 5.20. Bologna 17/6 – Grande 800, con Marco Chiavarini lepre di lusso: personale per il carabiniere veneto Maurizio Bobbato 1:47.82, poi Massimo De Meo 1:48.60, Roncalli 1:49.51, Mohamed Moro 1:49.56 (progresso anche per il 20enne modenese di origini berbere), Bartoli 1:49.64 e 1:50.44 per lo junior dell’Assindustria Padova Alberto Luccato. Frullani prova gli ostacoli (14.43 con –1.4) e insolita riunione di famiglia nel giavellotto femminile: le tre sorelle De Lazzari (Elena, azzurra juniores, e le allieve Fabia e Giulia) occupano tutti e tre i gradini del podio. Alessandria 19/6 – Valentina Ghiazza si conquista il passi per Grosseto correndo, migliore allieva di sempre, i 3000 siepi in 11:19.45. Laives 19/6 – Jacques Riparelli, padovano di origini camerunensi (è nato a Yaoundè il 27 marzo 1983, ma vive col padre Franco in Veneto da quando aveva tre anni), progredisce ancora: 10.59 (vento nullo) per questo promettente sprinter seguito da Adriano Benedetti (le ultime notizie parlano poi addirittura di un 10.36 a Pergine Valsugana in un raggruppamento interregionale dei Societari, il 27 giugno). Erba 19/6 – Attendiamo conferma per lo straordinario risultato apparso sul sito lombardo, 18.38 sui 150 metri della cadetta dell’US San Maurizio Roberta Colombo (sarebbe nettamente miglior prestazione di categoria, sia pure senza alcuna segnalazione dell’anemometro nell’occasione). Donnas 20/6 – Meeting internazionale “Via col vento”, del circuito EAP: sul sito dell’associazione è possibile prendere nota dei risultati completi, ma qui bisogna almeno segnalare il 10.22 ventoso (+4.4) di Stefano Dacastello, anche considerando quanto ottenuto dal 24enne di Alba a Casal del Marmo una settimana dopo nel lungo (per la gioia del tecnico Milvio Fantoni). S.Giorgio su Legnano 20/6 – Francesca Cortellazzo, allieva della Pro Sesto seguita da Adolfo Rotta (e figlia di Giorgio, lunghista ai suoi tempi), fa 12.31 nel triplo (vento +1.0). Mariano Comense 23/6 – Altro grande risultato dell’allievo bergamasco Paolo Zanchi, 1:53.39 sulla scia di Sutti. Giulia Basoli sulla più distanza allieve delle siepi fa 7:19.07: prossimamente ricostruiremo anche le liste di questi 2000 siepi femminili. Milano 26-27/6 – Campionati individuali di prove multiple allievi all’Arena: vincono Valeria Lucentini (eccellente a 4.545 punti) e Riccardo Cecolin (gara decisamente modesta nel complesso, con un finale da 4.770 punti). ITALIANI ALL’ESTERO Bellinzona 16/6 – Rimandiamo come di consueto al sito ticinese per il dettaglio completo: in questa sede anticipiamo il 10.38 di Luca Simoni (vento +1.7) e i risultati delle ostacoliste: (+1.3) Barani 13.73, Previtali 13.91. Rivera 19/6 – Ancora partecipazione italiana in Svizzera: si rivede Vanessa Palombini, 63.99 sui 400 ostacoli, mentre Bortolaso fa 51.41 nella gara maschile Bilbao 19/6 – Nei Paesi Baschi alcuni italiani prendono parte al meeting internazionale: 5000m, 26.Marco Corino 14:37.83; alto, 3.Giulio Ciotti 2.16; donne: 5000m, 5.Natalina Lorenzi 16:26.85; 3000st, 2.Emma Quaglia 10:20.50; alto, 1.Anna Visigalli 1.85, 5.Elena Brambilla 1.80; lungo, 2.Laura Gatto 6.16 (-0.8). Rabat 19/6 – Nel meeting marocchino torna alle gare Nezha Bidouane, una specie di eroina nazionale, e anche alcuni azuzrri le rendono omaggio: Marco Dodoni e Sergio Mottin primo e terzo nel peso (19.13 e 17.59), Clarissa Claretti in ottima forma con il suo martello (68.00 e secondo posto). Fiume, 22-23/6 – Abbiamo parlato sopra dell’Alpe-Adria, annunciando il 56.85 del discobolo Spallanzani: per i risultati completi rimandiamo al sito della manifestazione, ricordando qui il 49.99 di Matteo Radice sui 400, il 60.93 di Sandro Gobbo nel giavellotto, le prestazioni della 16enne veneta Angela Marcato nello sprint (12.27 in batteria, 12.28 in finale), il personale di Claudia Maniero con 56.72 sui 400 piani (la grintosa ragazza friulana aveva stabilito nel 2003 il limite cadette dei 300 ostacoli), il 5.75 della già ricordata Valeria Lucentini nel lungo e il buon 12.48 della pesista Flavia Severin. Buhl 25/6 – Prima del 2.26 di Casal del Marmo, Giulio Ciotti è secondo nel meeting tedesco con 2.24. Gateshead 27/6 – Fiona May quinta nel GP Iaaf: 6.60 (+2.2, anche 6.56 con –0.4) Chania 28/6 – A Creta Trentin fa 8.00, terzo nel lungo (+1.8). Ora riprende il momento dei meeting, Golden Gala in testa, nella marcia di avvicinamento agli Assoluti di Firenze. Raul Leoni


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