Cles, 300hs record per il cadetto Cacopardo



Dopo una mattinata che aveva portato alla ribalta la triplista vicentina Ottavia Cestonaro (personale con 12.67, a soli 4 centimetri dal record stabilito nel '98 da Simona La Mantia), la seconda giornata dei Tricolori cadetti di Cles validi per la "Kinder+Sport Cup" regala anche una miglior prestazione nazionale di categoria: lo stabilisce con 38"43 il cremasco Luca Cacopardo, prodotto dell'Atletica Estrada a Treviglio (precedente di 38"76 del romano Andreas Nadolski, risalente al '97: ma resiste nella lista manuale anche il 37"9 di un altro atleta laziale, Daniele Focaccetti, edizione '95). I titoli dello sprint vanno al valdostano Jacopo Spanò (9"11 sugli 80m) e alla sassarese di mamma bielorussa Anastassia Angioi (10"20 in finale, dopo aver corso 10"06 in batteria: il nonno materno è Oleg Bulatkin, già campione sovietico dei 400hs).

SECONDA GIORNATA (9 ottobre): LA CRONACA DEL POMERIGGIO

Pentathlon cadetti (prima giornata) - Questa la classifica provvisoria dopo le prime tre prove: 1.Simone Fassina (Lom) 2.426 (15"19 1.84 47.76), 2.Alessandro Cecchin (Ven) 2.417 (13"85 1.87 35.82), 3.Marco Montani (Mar) 2.388 (14"27 1.75 43.87). Ottimo il parziale di Cecchin sugli ostacoli, un 13"85 (0.0) che avrebbe permesso all'atleta veneto di conquistare la finale anche nella gara singola. Il podio dell'alto di ieri sarebbe stato invece accessibile sia dallo steso Cecchin (1.87), sia dal lombardo Fassina (1.84), leader di giornata dopo un ottimo 47.76 nel giavellotto (miglior lancio).
Martello cadette - Aria del Nordest, abbastanza di casa per la neo-campionessa Claudia D'Andrea: la capolista stagionale arriva da San Vito al Tagliamento, piazza florida per i lanci (la allena Adriano Sappa, scopritore dello sfortunato ex primatista del peso allievi Maicol Spallanzani). La martellista sanvitese rischia grosso, con due nulli in apertura: colpa anche di un dolore alla schiena al quale si cerca di porre rimedio. Poi però Claudia mette le cose a posto e avvicina con un paio di bordate giuste la fettuccia dei 50 metri, già superata quest'anno: le altre restano lontane 7 e più metri.
Lungo cadette - Il Veneto, che a Cles sta spopolando come al solito e punta senza mezzi termini alla vittoria nella "Kinder+Sport Cup", può vincere anche qui schierando la sua "numero due", Francesca Bianco: la migliore sarebbe stata la protagonista del triplo, Ottavia Cestonaro (che vanta 5.86). Ma la neo-campionessa tricolore è una ragazzina di Galliera Veneta (Padova) ancora al primo anno di categoria: e solo l'anno scorso, sotto la guida dell'ex ostacolista e decatleta Ormisda De Poli, si è decisa a transitare sulla pedana del lungo dopo aver iniziato con la velocità. In una stagione è progredita da 4.73 a 5.52: qui ha risolto tutto con un primo salto a 5.47.
Giavellotto cadette - La nuova regina del giavellotto cadette è Paola Padovan: compagna di allenamento di Marco Vendrame, ieri laureatosi campione dell'alto. Anche Paola è allieva di Mauro Sommacal all'Athletic Club Belluno: fino a 5 anni fa praticava i tuffi e si allenava nel gruppo che ha prodotto l'azzurra Noemi Batki. Poi ha scoperto l'atletica ed in particolare il simpatico vortex (da ragazza faceva più di 55 metri): con il giavellotto c'è più da lavorare con l'atletica, ma le soddisfazioni non mancano.
Asta cadetti - Il primo salto stagionale oltre i 4.00 è opera di un semiuttante per la specialità: il monzese Stefano Vianello, seguito alla Forti e Liberi da un'atleta ancora militante come Martina Arosio, ha praticato gli ostacoli fino allo scorso anno. Tanto che che in una stagione è salito da 2.75 a 4.00, appunto: e pe di più alla prima prova, dopo aver migliorato il personale precedente di 30 centimetri netti.  
80hs cadette - Finale apertissima nei pronostici: logico che riesca a prevalere la ragazza capace del progresso più rilevante, per la precisione Sara Bado. Padovana di Arzergrande, è sorella minore di Alessandro Bado, buon triplista soprattutto nelle categorie giovanili di qualche anno fa: Sara riesce a scendere a 11"92, unica tra le atlete presenti a Cles in grado di abbattere il muretto dei 12".
100hs cadetti - La sorpresa più grande era già maturata in mattinata con l'eliminazione in batteria di Iacopo Corsini: il ligure sfoga la sua rabbia bruciando le barriere nella finale B in 13"56 (-0.4, secondo tempo di giornata), ma serve a poco. E così la maglia tricolore va ad Alessandro Faragona, leggerissimo atleta romagnolo (di Misano Adriatico, ma si allena a Riccione): la mamma, Cristina Amigoni, è campionessa master dei 400hs e il fratello Michele ha mancato di pochissimo, una settimana fa a Rieti, la finale allievi in questa gara.
80m cadetti - Annunciata dalla bella esibizione mattutina, la vittoria di Jacopo Spanò non giunge certo inattesa: certo, fa sensazione un titolo tricolore - sia pure di categoria - nella bacheca di un movimento di confine e di proporzioni necessariamente contenute come quello valdostano. Anche se, come già rilevato su queste pagine, Jacopo è di estrazione piemontese, nato a Domodossola, residente a Feriolo (frazione di Baveno) e di stanza a Gravellona Toce come sede di allenamento: il legame con la Valle nasce dalla mamma, professoressa di francese ad Aosta e in contatto con Lyana Calvesi. Il ragazzo avrebbe potuto vincere qui anche i 300 metri, ma ha scelto lo sprint puro: strano per uno che dice di voler provare gli 800 metri, prima o poi. Ma Jacopo, che è un atleta di bella struttura per la sua età (1.76 x 63kg), a volerlo è anche un tipo serio: "Vincere un titolo cadetti non è ancora niente: ci vuole ben altro per dire di aver fatto qualcosa di importante in uno sport come l'atletica".
80m cadette - Vince proprio lei, la sarda venuta dall'Est: almeno come ascendenze materne, visto che la mamma Olena è bielorussa di Minsk. Una famiglia di sportivi, sia il papà Antonio, discreto lunghista e ostacolista, sia la mamma - specialista di ginnastica ritmica - sia il nonno, Oleg Bulatkin, ai suoi tempi campione sovietico dei 400hs. Se la piazzata, la veneta Martina Favaretto, è già atleta parzialmente muscolata, Anastassia è una ragazzina tutta da costruire (solo 45kg su 1.64 di statura): qui ha vinto gli 80 metri (10"20, dopo il 10"06 in batteria: più vicino al suo personale di 10"01), ma avrebbe potuto dire la sua anche sui 300 metri (41" e pochi), sui 300 ostacoli (46" e pochissimi) e nel lungo (5.67 di personale: migliore del 5.47 vincente della veneta Francesca Bianco).
300hs cadette - La finale mette in mostra un eccezionale spessore tecnico complessivo, con 4 atlete sotto i 46": non ci riesce la bergamasca Michela Villa, che proprio per questo non riesce a conservare il titolo conquistato l'anno passato a Desenzano. Ma era abbastanza evidente che Giulia Crivello, la torinese di Moncalieri, fosse pronta per un risultato come quello di oggi (45"15, giusto per entrare nella top-10 di sempre). Confermano i loro progressi di ieri anche le altre due medagliate: la campana Eleonora Fucci, che si è superata nel testa a testa con le migliori, e la brava "figlia d'arte" Valentina Cavalleri, che ha fatto felice la mamma Irmgard Trojer (in tribuna in veste di tecnico regionale e "famigliare").
300hs cadetti - Uno dei momenti più esaltanti dell'intera rassegna di Cles: dopo 13 anni cade il vecchio limite cadetti di Andreas Nadolski (il romano di famiglia tedesca aveva corso in 38"76 alla vecchia "Stella Polare" di Ostia nel '97). Il nuovo primatista, con 38"43, è Luca Cacopardo, un ragazzo di Crema che si allena a Treviglio, nel nutrito gruppo dell'Estrada curato da Paolo Brambilla. Struttura apprezzabile (1.80 x 65kg), ma soprattutto una grande determinazione: è questo che ha fatto la differenza tra il lombardo e la coppia trentina - Matteo Mazzola e Nicola Lorenzi (fratello minore dell'azzurro Marco, argento nella staffetta olimpica a Singapore) - che aveva fatto sognare fino a oggi pomeriggio la curva del tifo locale. E Cacopardo festeggia sotto la "sua" curva, quella della rappresentativa lombarda: magari potrebbe risparmiarsi un atteggiamento troppo "calcistico", come quello di togliersi la maglia, ma è inevitabile la gioia estrema di un ragazzo che in una stagione ha limato il suo personale di quasi 8". Ultimo dettaglio statistico: nella lista manuale di sempre resiste il 37"9 di Daniele Focaccetti edizione '95, mentre Mazzola e Lorenzi vanno entrambi al personale (l'argento con 39"11, settimo cadetto all-time).
300m cadette - Ilenia Vitale sorride, ma in cuor suo - probabilmente - la gioia non è completa: dopo la batteria aveva confessato che il suo obiettivo, qui a Cles, era sì quello di rivincere il titolo cadette, ma anche quello di togliere il primato regionale di categoria a Erica Franzolini (che poi è anche la seconda italiana di sempre con 39"77). L'atleta di Palmanova aveva 39"85 e qui, complice forse una partenza troppo veloce, ha chiuso in 40"37. Alle sue spalle, ben distante, un nome nuovo: la dominicana Johanelis ("Jo" per gli amici) Herrera, arrivata a Verona da qualche anno per raggiungere la mamma che si era trasferita in Veneto già dieci anni fa.
300m cadetti - Il dominatore del lotto, e di gran lunga, è il portacolore della Cairatese Andrea Felotti: il varesino non pensava di andar così forte, ma alla fine è riuscito a migliorarsi nettamente sia in batteria sia in finale. Fino a tre anni fa giocava a calcio, difensore nella Vergherese: oggi indossa la maglia tricolore grazie ad un nuovo primato personale, 35"59, che lo colloca appena fuori i primi 10 cadetti di sempre.
Peso cadette - Non sono più i tempi di Chiara Rosa e nemmeno quelli, più recenti, di Monia Cantarella: bastano 12.06 alla lombarda Ilaria Mezzalira per portare a casa il titolo italiano. Ma la gara è ugualmente emozionante, perchè il sorpasso che decide la classifica matura solo all'ultimo turno: fin allora guidava la romana di origini nigeriane Hannah Efiong Edagha con 12.03 al secondo lancio.
2000m cadetti - La gara che manda in visibilio la tribuna di Cles è un concentrato di lucida follia da parte dell'idolo locale Yemaneberhan (il nome significa "braccio destro di Dio" Crippa: avvio lentissimo e lui a controllare (2'21"2 agli 800, 2'58"0 al chilometro). Poi è lui a prendere con decisione l'iniziativa: proprio il ragazzo è nato ad Addis Abeba ed è stato adottato dalla famiglia di un medico lombardo trasferitosi a Montagne, vicino Tione. Alla campana solo il pugliese Roberto Ninivaggi è rimasto alla sua ruota, ma il gap si dilata progressivamente: un ultimo giro 63"6 chiude i giochi, in favore di Yemane. E' questa la sua tattica: "Preferisco capire cosa fanno gli altri, prima di agire in prima persona". C'è tempo per imparare, ancora una stagione tra i cadetti: ormai decisamente in pista, lasciando la corsa in montagna e forse anche le campestri, che lo rivelarono con i successi studenteschi ottenuti nel 2007.
2000m cadette - Con almeno quattro rivali davanti a lei nella lista stagionale, la campionessa in carica Christine Santi non poteva dirsi favorita alla partenza: e invece la modenese di Pavullo ha portato a casa la seconda maglia tricolore della sua giovane carriera. Ritmi non esasperati in avvio, poi l'andatura si è fatta via via più allegra: e nell'ultimo giro ha dovuto abbandonare i sogni di gloria la capolista stagionale Elisa Copponi, la marchigiana seguita dall'ex mezzofondista Mascia Polini e dal marito Enrico Sanginesi. A fregiarsi del tricolore è stata invece l'ennesimo prodotto del Mollificio Modenese, una fucina di nuove mezzofondiste: Christine Santi - il nome l'ha scelto la mamma, di origini svizzere - ha saputo recuperare la condizione proprio in tempo dopo un lungo stop dovuto ad un problema muscolare alla schiena.
Pentathlon cadette (prima giornata) - Con 2.678 di totale dopo le prime tre prove guida la friulana Giulia Piazza, parziali di 12"81 sugli ostacoli, 1.51 nell'alto, ma soprattutto 41.27 nel giavellotto, sua specialità di parata. Seguono la veneta Federica Gaspari con 2.534 (da segmalare il 12"09 che l'ha vista primeggiare negli 80hs: poi 1.48 e 31.35) e la lombarda Giulia Sportoletti con 2.487 (12"93 1.57 31.79)
Triplo cadetti - Tanti miglioramenti personali egloria per la rappresentativa laziale, che piazza due ragazzi in zona-medaglia: merito della determinazione con la quale il sorprendente Samuele Cerro e anche Edoardo Massaro insidiano nei salti i finale la leadership provvisoria che il friulano Simone Pavoni si era guadagnato già a secondo turno di salti.

I PODI DEI CAMPIONATI (seconda giornata)

Risultati cadetti

80m: (+0.1) 1.Jacopo Spanò (Vda) 9"11, 2.Matteo Cappannini (Umb) 9"31, 3.Marco Mattei (Laz) 9"41
300m: 1.Andrea Felotti (Lom) 35"59, 2.Pietro Pivotto (Lom) 36"72, 3.Gabriele Guarrera (Sic) 37"03
2000m: 1.Yemeneberhan Crippa (Tre) 5'42"43, 2.Roberto Ninivaggi (Pug) 5'46"86, 3.Nadir Cavagna (Lom) 5'51"54
100hs: (0.0) 1.Alessandro Faragona (Emr) 13"47, 2.Luca De Maestri (Lom) 13"58, 3.Francesco Proietti (Laz) 13"68
300hs: 1.Luca Cacopardo (Lom) 38"43 (MPN cadetti, prec. 38"76 Andreas Nadolski '97), 2.Matteo Mazzola (tre) 39"11, 3.Nicola Lorenzi (Tre) 39"98
Asta: 1.Stefano Vianello (Lom) 4.00, 2.Tommaso Martini (Umb) 3.85, 3.Marco Procoli (Laz) 3.60
Disco: 1.Andrea Caiaffa (Ven) 50.70, 2.Valerio Maiorano (Pug) 39.89, 3.Federico Bulzoni (Laz) 39.58
Triplo: 1.Samuele Cerro (Laz) 13.89 (0.0), 2.Simone Pavoni (Fvg) 13.76 (+0.5), 3.Edoardo Massaro (Laz) 13.61 (+0.3)

Risultati cadette

80m: (0.0) 1.Anastassia Angioi (Sar) 10"20, 2.Martina Favaretto (Ven) 10"25, 3.Valentina Lensi (Tos) 10"35
300m: 1.Ilenia Vitale (Fvg) 40"37, 2.Johanelis Herrera Abreu (Ven) 41"44, 2.Sabrina Maggioni (Lom) 41"58
2000m: 1.Christine Santi (Emr) 6'30"41, 2.Elisa Copponi (Mar) 6'36"01, 3.Alice Cocco (Sar) 6'38"71
80hs: (-0.9) 1.Sara Bado (Ven) 11"92, 2.Claudia Salerno (Pie) 12"21, 3.Federica Palumbo (Lom) 12"26
300hs: 1.Giulia Crivello (Pie) 45"15, 2.Eleonora Fucci (Cam) 45"50, 3.Valentina Cavalleri (Aad) 45"72
Lungo: 1.Francesca Bianco (Ven) 5.47 (+0.7), 2.Cristina Caviglia (Pie) 5.26 (+0.1), 3.Abdullahi Mukasi (Emr) 5.11 (+0.6)
Triplo: 1.Ottavia Cestonaro (Ven) 12.67 (0.0), 2.Giada Bilanzola (Abr) 11.83 (-0.4), 3.Federica Roberto (Emr) 11.48 (+0.8)
Peso: 1.Ilaria Mezzalira (Lom) 12.06, 2.Hannah Efiong Edagha (Laz) 12.03, 3.Claudia Bertoletti (Laz) 11.93
Martello: 1.Claudia D'Andrea (Fvg) 49.63, 2.Simona Previtali (Lom) 42.65, 3.Arianna Nava (Lom) 42.19
Giavellotto: 1.Paola Padovan (Ven) 43.34, 2.Maria Biserni (Emr) 41.43, 3.Camilla Sarasso (Pie) 39.28

Nella foto in alto (Federico Modica per fidal trentino): l'arrivo vittorioso di Luca Cacopardo, col nuovo limite italiano cadetti dei 300hs (38"43); in basso: il vincitore degli 80 metri, il valdostano Jacopo Spanò (foto Giancarlo Colombo/fidal).

File allegati:
- RISULTATI/results
- LE FOTO DEI CAMPIONATI/seconda giornata



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