Assoluti, ad Ancona uno Schwazer olimpico



Un grande Alex Schwazer, capace di 18:46.49 nei 5 chilometri di marcia (quarta prestazione italiana di sempre), il ritorno agonistico di Elisa Cusma (comoda vittoria per lei nei 1500 metri), l'1,90 nell'alto di Raffaella Lamera, il 53.54 nei 400 metri di Marta Milani, ed una serie di gare ad alta gradazione agonistica, con tanti giovani in evidenza. Questa, in sintesi, la prima giornata dei Campionati Italiani Assoluti indoor numero 41, andata in scena al Banca Marche Palas di Ancona.

L'Alex Schwazer che sta affrontando il 2010 è un atleta diverso rispetto a quello visto nel recente passato, ed in particolare in un 2009 sfortunato, culminato - al negativo - nel ritiro di Berlino, sotto la porta di Brandeburgo. Un uomo che sembra aver gettato via ansie e timori, ritrovando la gioia di marciare, e la voglia di farlo a ritmi conosciuti solo a pochissimi nel mondo. Lo aveva già dimostrato a Montalto di Castro, a fine gennaio, demolendo la miglior prestazione italiana dei 35 chilometri, e mettendo nella circostanza una determinazione agonistica sorprendente, considerato anche il tipo di manifestazione. La stessa determinazione buttata in pista ad Ancona, nei 5 chilometri (distanza per lui fino ad oggi improbabile), marciati a ritmo della quarta miglior prestazione italiana di sempre, 18:46.49. Oltre che miglior crono mondiale 2010  (davanti al 18:47.57 del francese Yohan Diniz). Che per un cinquantista come lui, reduce peraltro dal lavoro sulla quota del Teide, alle Canarie, è il segno di una condizione già più che interessante. Passaggi tutti in linea con l'obiettivo (3:43.1, 7:24.6, 11:11.3, 14:59.6), e sul volto, stampata quell'espressione lì, quella voglia di fare risultato. Dietro, un discreto Jean Jacques Nkoloukidi (19:11.13), ma ciò che resta negli occhi è soprattutto la grinta del campione olimpico, del protagonista che vuol tornare a prendersi la scena. Lo rivedremo in gara prestissimo, il 7 marzo, a Signa, nel campionato italiano dei 50 chilometri.

L'alto donne, orfano di Antonietta Di Martino, è stato piuttosto effervescente in questa prima parte di stagione indoor, con diverse tra le giovani protagoniste capaci di mettersi in luce. E' stata Raffaella Lamera (Esercito), a cogliere il frutto di tanto brio, proiettandosi oltre l'1,90, misura dell'eccellenza nazionale, e fallendo i successivi 1,92 di un soffio in almeno due delle tre occasioni a disposizione. E' la quinta prestazione italiana all-time (seppure in comproprietà con Bulfoni, Fossati, Bradamante e Visigalli), che fa pensare come questa specialità possa aver ritrovato, in prospettiva, una possibile protagonista per il vertice assoluto. Alle spalle della Lamera, bene la junior Elena Vallortigara (Assindustria Sport Padova), salita a 1,86 e all'attacco del record italiano di categoria a quota 1,90 (con un ultima prova fallita per il contatto dei talloni con l'asticella).

Elisa Cusma, reduce dal lungo periodo di preparazione in Sudafrica, cercava dall'esordio agonistico indicazioni utili in vista dell'appuntamento clou dell'inverno, il Mondiale di Doha. L'ostacolo era decisamente troppo basso, per valutare pienamente lo stato di forma, ma la Cusma è apparsa, per quel che si è visto, già tonica e in discrete condizioni generali. Per lei il successo porta la cifra di un tranquillo 4:19.45, giunto al termine di una cavalcata solitaria, in testa dal primo all'ultimo metro. Ad animare la prova, a due terzi di percorso, il tentativo di Agnes Tschurtschenthaler (Forestale), utile però solo per destare la modenese dell'Esercito dal torpore di giri tutti uguali. Bel duecento metri conclusivo, che promette per domani, quando l'azzurra si ripeterà negli 800 metri. Alle sue spalle, oggi, Valentina Costanza (Esercito, 4:20.2), e Michela Zanatta (Asi Veneto, 4:21.15).

I 400 metri hanno messo in evidenza la lombarda Marta Milani (Esercito), miglioratasi a 53.54, tempo che vale l'ottava prestazione italiana di sempre e che manca il minimo individuale per i mondiali di Doha di poco meno di tre decimi di secondo. Un'inezia, che certifica l'avvenuta crescita di questa ragazza, elemento prezioso di una staffetta azzurra del miglio che comincia a guardare con interesse all'appuntamento estivo degli Europei di Barcellona. Anche perché, dietro la Milani (e in attesa di tornare a vedere in azione Libania Grenot), ad Ancona si conferma Chiara Bazzoni (Esercito), seconda in 54.07 dopo il buon 53.90 delle batterie, e fanno discretamente anche Maria Enrica Spacca (Forestale, 54.26) e Domitilla Bindi (Atletica Empoli Nissan, 54.40). Nella gara maschile, Domenico Fontana (Fiamme Oro) si conferma nel ruolo di giovane di maggior talento nella specialità, imponendosi nei confronti del compagno di club Isalbet Juarez (48.12).

Bella la gara dei 1500 metri maschili, vinta senza problemi da un Mario Scapini apparso decisamente cresciuto. Ritmo dettato all'inizio da Gilio Iannone (Esercito), con passaggi abbastanza regolari fino ad un tranquillo 2:01.54 agli 800, e Scapini (Pro Patria) a seguire da vicino la testa. A due giri dal termine, a rompere gli indugi è Stefano La Rosa (Carabinieri), ma Scapini è abile dapprima a non farsi sorprendere, e poi a piazzare il cambio di ritmo decisivo poco prima della campana dell'ultimo giro. Per il milanese, reduce da una settimana abbastanza impegnativa (tra il minimo per Doha negli 800 metri, 1:47.51, e i societari di cross a Volpiano domenica scorsa), il premio del titolo tricolore assoluto, in 3:45.38.

Sulle barriere alte, vittoria meritata per Marzia Caravelli (Cus Cagliari), con il personale portato a 8.26, davanti alle specialiste delle prove multiple Elisa Bettini (Fiamme Azzurre, 8.36), e Francesca Doveri (8.38). In campo maschile, la spunta John Mark Nalocca (Carabinieri), statua d'ebano che si impone in 7.93, avvantaggiandosi anche, in parte, del ritiro per un problema con le barriere del rivale Stefano Tedesco, accreditato di 7.95 nelle batterie. Alle spalle del bravo Nalocca, Giorgio Berdini (Aeronautica) e Andrea Alterio (Fiamme Gialle), finiti nell'ordine ma appaiati sul crono di 8.03. Titolo del lungo donne a Serena Amato (Esercito), grazie ad un discreto 6,03, unico salto di giornata oltre i sei metri insieme al 6,01 di Elisa Zanei (Valsugana Trentino), seconda classificata. Scudetto dell'asta a Giorgio Piantella (Carabinieri), con 5,40 alla seconda prova, prima di concedersi un solo tentativo (fallito) a quota 5,60. Interessante anche il 12:42.15 che ha consentito a Sibilla Di Vincenzo (Assindustria) di vincere il titolo dei 3km di marcia; in scia, quarta, la junior Antonella Palmisano (Atletica Don Milani), 13:15.39, non lontano (poco più di tre secondi) dalla miglior prestazione italiana di categoria ottenuta due settimane fa su questa stessa pista. In chiusura, il lungo uomini, battagliatissimo intorno ai 7,60, e vinto da Stefano Tremigliozzi (Aeronautica Militare), con 7,65.

Domani, nella seconda giornata di gare, da seguire in particolare il triplo maschile, con i pedana i tre moschettieri Fabrizio Donato (Fiamme Gialle), Fabrizio Schembri (Carabinieri) e Daniele Greco (Fiamme Oro). Secondo impegno dei campionati per Elisa Cusma (Esercito), che correrà gli 800, le finali dello sprint sui 60 metri.

Marco Sicari

GLI ASSOLUTI INDOOR IN TV: domani, trasmissione in differita nella prima serata olimpica di Rai Sport Più, dalle 21:15 alle 23:15, con collegamenti flash in diretta nel corso del pomeriggio. Diretta web, invece, sia sabato che domenica, sul sito di Rai Sport.

Nella foto, Alex Schwazer al traguardo ad Ancona (Claudio Petrucci per FIDAL)

File allegati:
- RISULTATI/Results
- LE FOTO della PRIMA GIORNATA/Photos



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