Arese presenta Montabone e Uguagliati



Ripartire dai numeri uno, ma con l'intenzione di dare sempre più spazio ai migliori giovani. Francesco Uguagliati, neo Direttore Tecnico delle squadre nazionali azzurre (il Consiglio Federale ha ratificato all'unanimità la sua nomina questa mattina) ha un sogno: "Vorrei portare all'Olimpiade di Londra molti di quei giovani che ho seguito in questo quadriennio come responsabile delle formazioni Under. Ce ne sono diversi che si sono messi in luce in azzurro e nell'ambito del Progetto Talento, sarebbe bello riuscire a vederli salire fino alle squadre maggiori". Scenario, la sala Consolini della FIDAL; l'occasione, la presentazione alla stampa del nuovo DT e del nuovo Segretario Generale, nel corso della pausa della riunione di Consiglio. Uguagliati (Padovano, 53 anni, in passato anche responsabile dello sprint azzurro) delinea il metodo: "Seguiremo con attenzione gli atleti di maggior spessore e i migliori giovani. Dalle esperienze precedenti vorrei però portare anche la grande collaborazione con i tecnici sociali ed il cosiddetto "territorio", ricreare quella rete di contatti e di interscambio tecnico che abbiamo avviato anche nel giovanile". Gli obiettivi sono chiari: "Il primo, naturalmente, è Torino. In senso tecnico, è praticamente già domani. Gli atleti sono già nel pieno del lavoro, definiremo con loro solo l'avvicinamento alla manifestazione, ma penso di poter già dire che per Howe e Di Martino, due delle nostre punte, Pechino sia già un ricordo, il passato. Come detto in precedenza, spero di poter affiancare ai big, già in questa occasione, alcuni giovani o giovanissimi, sarebbe per loro una esperienza decisamente importante. Per il Mondiale di Berlino è prematuro affrontare il discorso, ma in linea generale direi che esistono già dei minimi IAAF e la mia intenzione è di presentare quegli atleti che siano in grado di esprimersi, in quella situazione, vicino ai propri limiti". La squadra tecnica verrà varata a fine gennaio. "Io ho sempre lavorato in gruppo, mi piacerebbe continuare a farlo in pieno spirito di collaborazione. I settori? Beh, provenendo dalla velocità, non posso dire di non aver notato quello che è successo a Pechino con le staffette...Anche in questo caso parlando in linea generale, credo che dovremo affrontare soprattutto un discorso relativo agli obiettivi, che dovranno essere chiari fin dall'inizio". Uguagliati ha ringraziato il suo predecessore Nicola Silvaggi (il quale, per chiarire: non si è mai dimesso, ma ha scelto di chiudere la sua esperienza alla scadenza naturale dell'incarico). "Con Nicola e Tonino Andreozzi (l'assistente alle attività territoriali) abbiamo operato in grande sintonia nel quadriennio. E' anche merito loro se oggi mi è stato assegnato questo incarico".

Unanimità del Consiglio Federale per Uguagliati, unanimità per Renato Montabone, neo Segretario Federale (in carica formalmente dal primo gennaio, succede a Gianfranco Carabelli, a sua volta Segretario fino alla fine dell'anno). "Assumo questo incarico con grande entusiasmo - le parole di Montabone, 59 anni, di Bardonecchia, attualmente Assessore allo sport del Comune di Torino - e non posso che ringraziare sia chi mi ha preceduto sia chi mi ha scelto". Montabone parte dalla sua esperienza di educatore fisico: "Gli anni della Scuola mi hanno convinto della necessità per lo sport di tornare ad avere una presenza importante, continua, in quell'ambiente. Da Assessore, poi, ho maturato altre esperienze, direi di natura tecnica, che ho intenzione di mettere completamente a disposizione dell'atletica". Montabone è stato l'Assessore allo sport della città che ha ospitato i Giochi Olimpici invernali, ed è in questo contesto che è maturata una esperienza nel campo organizzativo-gestionale che gli è riconosciuta a trecentosessanta gradi. "Lavorerò a tempo pieno per la FIDAL, e sarò a disposizione della struttura, aperto anche alle critiche, quando di natura costruttiva". Calciatore in gioventù (è giunto fino alla squadra Primavera del Torino, tra i suoi tecnici Nereo Rocco ed Enzo Bearzot), ha scoperto nella maturità anche la passione per la corsa prolungata, arrivando anche a correre la maratona di New York (nel 2002).

"Sono felice di queste scelte - ha detto il presidente federale Franco Arese - perché sono il primo segnale di quel cambiamento che intendo portare, con il supporto del Consiglio, nell'atletica italiana. Ci saranno delle difficoltà, questo è ovvio, delle resistenze, altrettanto ovvie, anche perché la consuetudine finisce per divenire legge. Ma andremo avanti per la nostra strada, onorando il mandato assembleare. Tutto sarà più semplice se arriveranno anche dei grandi risultati, ed è per questo che ci impegneremo". Il saluto del Presidente a chi lascia. "Voglio ringraziare Gianfranco Carabelli, che mi è stato vicino in questi quattro anni, e Nicola Silvaggi, per la sua grande onesta intellettuale. Hanno fatto un ottimo lavoro". Arese, in risposta ad una domanda sulla futura composizione della struttura, ci tiene a sottolineare un aspetto: "Sarà il DT a decidere. Mi adopererò sempre più perché ci sia distanza, intesa come rispetto dei ruoli e dei compiti, tra parte politica e settore tecnico. Lavoreremo fianco a fianco, ma ognuno con le proprie responsabilità".

m.s.

Nella foto, da sinistra, Francesco Uguagliati (neo Direttore Tecnico FIDAL), Franco Arese (Presidente FIDAL), Renato Montabone (neo Segretario Federale FIDAL). (Foto Petrucci/FIDAL)




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