Al Golden Gala Powell, Jones, Bekele e tanto altro



Il Golden Gala dello scorso anno è stato eletto il numero uno fra tutti i meeting mondiali in base alla qualità tecnica. Quello in programma il prossimo 14 luglio si candida a mantenere questo predominio. Presso il Salone d’Onore del Coni, è stato tolto il velo alla manifestazione dello Stadio Olimpico, giunta alla sua ventiseiesima edizione, e i presupposti perché si tratti di una grande edizione ci sono tutti. La domanda principale chiaramente era volta alla possibilità di assistere al grande scontro Powell-Gatlin sui 100 metri, dopo la conquista comune del record mondiale della distanza. Powell ha dato la sua adesione alla partecipazione, Gatlin nicchia ancora: “Le trattative erano a buonissimo punto – spiega l’organizzatore Luigi D’Onofrio – ma sono rimaste in sospeso con noi come con ogni altro meeting che vuole organizzare l’evento. Più che un problema di soldi è di volontà, il che rende la situazione ancora più complicata”. Fiducioso sul buon esito del lavoto è il presidente del Coni Petrucci: “Il Golden Gala ha lasciato un segno indelebile nello sport italiano. La FIDAL sta agendo bene, per rilanciare questa che è la regina degli sport: la concorrenza è tanta, portare risultati è difficile, ma il lavoro svolto fa ben sperare. Noi vogliamo che l’Olimpico si riempia il più possibile, e i segnali in tal senso sono più che positivi”. Il presidente della FIDAL Arese ha sottolineato nel suo intervento l’importanza della manifestazione e della presenza degli Italiani: “Da giovani come Howe, Licciardello, La Mantia mi aspetto ottime cose, soprattutto la capacità di sfruttare questa occasione. Il Golden Gala piò diventare un’importante occasione per proseguire nell’opera di rilancio dell’atletica”. Il Segretario del Coni Pagnozzi dal canto sui ha messo l’accento sulla presenza del Golden Gala all’interno delle manifestazioni del Foro Italico: “Dopo tennis e nuoto arriva la grande atletica, elemento fondante per il rilancio della zona. E’ un evento primario, irrinunciabile, noi speriamo che ogni anno di eventi simili se ne possano avere sempre di più per dare un’impronta sempre più sportiva a Roma”. Non sono mancati i saluti della Regione Lazio nella persona della responsabile Agenzia dello Sport Anna Paola Concia (“Da anni siamo partner del Golden Gala promuovendolo presso oltre 300 comuni e portando ad avere a Roma tramite questa promozione oltre 10 mila persone”) e dello sponsor istituzionale Borotalco rappresentato dalla Responsabile Marketing della Manetti & Roberts Elisabetta Papini (“Due anni fa abbiamo iniziato quest’avventura non credendo che sarebbe stato così eccezionale il risultato e il riscontro. La soddisfazione di essere partner del numero 1 è inimmaginabile e ci ha convinti a insistere con maggior vigore”). Di Powell e dei 100 abbiamo già detto, ma il Golden Gala non vive solo dello sprint. 19 gare, ognuna delle quali ha grandi motivi d’interesse tanto che D’Onofrio, sull’onda della tradizione del meeting, sogna qualche record mondiale. “Non troppi altrimenti andremmo falliti… Scherzi a parte, una gara come i 5000 femminili con le etiopi Defar e Tirunesh Dibaba, la prima primatista e la seconda a pochi secondi, può essere una sfida che mette a rischio il record. Poi lo stesso Powell, che il mondiale lo ha nelle gambe. Ma le gare di grande spessore non mancano. Guardate i 400: ci sarà Wariner per una primizia assoluta in terra italiana e contro di lui il meglio mondiale e il nostro Licciardello che avrà una grande occasione per attaccare il record italiano. I 5000 dove ci sarà il grande Bekele che la vittoria non se la porterà certo da casa affrontando tutti i migliori connazionali e keniani per una sorta di prova a squadre. Poi il lungo, anche qui con Howe che affronterà il meglio al mondo, dal ghanese Gaisah al panamense Saladino fino all’americano Phillips. E i 400hs con l’americano Jackson, l’asta di un ritrovato Gibilisco contro gli americani e quel Blom vincitore a sorpresa dei Mondiali di Helsinki fino ai 100 femminili dove rivedremo dopo anni Marion Jones. Per lei spendo qualche parola in più: ama la pista di Roma, ha vinto sei volte al Golden Gala, poi ha attraversato due anni di tempeste dalle quali è finalmente uscita tornando competitiva, ci attendiamo da lei una grande prestazione. Infine l’alto femminile, con la Bergqvist, la Vlasic, la Slesarenko e almeno 6 atlete in totale con misure sui 2 metri e oltre. Cosa pretendere di più?”. Gabriele Gentili Nella foto piccola: il tavolo con dalla sinistra il presidente Fidal Arese, il presidente Coni Petrucci e il segretario del Coni Pagnozzi. Nella foto grande: l'organizzatore DS'Onofrio fra Pagnozzi e il primnatista italiano di salto con l'asta Gibilisco (foto Giuliani per FIDAL) File allegati:
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