A Zurigo rivincita dell'alto femminile iridato



Ci sarà anche un po’ d’Italia domani alla ripresa della Golden League nel mitico e rinnovato stadio Letzigrund di Zurigo, in quello che è considerato storicamente il meeting più prestigioso della stagione. La vicinanza temporale alla rassegna iridata di Osaka fa della riunione elvetica una vera e propria rivincita del Mondiale in molte gare, a cominciare da quella più attesa da tutti gli italiani, il salto in alto femminile dove saranno presenti tutte le protagoniste della magica domenica appena trascorsa, quella nella quale Antonietta Di Martino ha conquistato la medaglia d’argento. Con lei in pedana ci saranno infatti la neocampionessa mondiaole, la croata Vlasic, poi la russa Chicherova che ha accompagnato la Di martino sul secondo gradino del podio e le grandi battute della prova iridata come l’altra russa Slesarenko e la svedese Bergquist. In cerca di rivincita sarà la staffetta veloce maschile, con Cerutti, Checcucci, Collio, La Mastra e Riparelli che vogliono cancellare la dolorosa eliminazione in batteria ad Osaka. Contro di loro i tre quartetti sul podio giapponese, ossia Usa, Giamaica e Gran Bretagna anche se con organici diversi da quello della finale, inoltre Polonia, Svizzera e Germania. Alcuni degli azzurri dovrebbero anche prendere il via in una delle serie minori dei 100 metri. E sempre in una serie minore dei 100hs femminili sarà in gara anche Micol Cattaneo. A loro si sono aggiunti come ingaggi dell'ultim'ora Elisa Cusma che va a impreziosire una straordinaria gara degli 800 femminili e Christian Obrist che prenderà parte ai 1500. Ma come detto a Zurigo ci saranno tantissimi reduci dei Campionati Mondiali di Osaka. I fari dell’attenzione saranno naturalmente puntati sui 100 metri con il ritorno in gara del dominatore di Osaka Tyson Gay, opposto al suo “delfino” bahamense Derrick Atkins. In molte prove sarà presente addirittura il podio completo del Campionato Mondiale, come nel triplo e nel giavellotto maschili o nei 1500 e nei 100hs femminili. g.g. Nella foto: Tyson Gay, stella del meeting zurighese (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal) File allegati:
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