La dura legge dei Trials

08 Luglio 2016

A Eugene, nei 100 ostacoli vinti da Brianna Rollins (12.34), spicca l’esclusione dai Giochi della capolista stagionale Keni Harrison

di Giorgio Cimbrico

Dopo tre giorni di calma piatta, la legge dei Trials si riaccende all’insegna della crudeltà. Stesso luogo, stesso rettilineo: il 28 maggio, meeting di Diamond League ad Hayward Field, Kendra “Keni” Harrison porta la minaccia all’antico record mondiale di Yordanka Donkova: 12”24, tre centesimi dalla bulgara. Sei settimane dopo, Keni è costretta a guardar da dietro la vittoria di Brianna Rollins, 12”34, davanti a Kristi Castlin, 12”50, e Nia Ali, 12”55. La primatista mondiale stagionale è preceduta a Eugene anche da Queen Harrison, 12”57 e da Sharika Nelvis, 12”60. Con la settima (Jackie Coward) a 12”75 viene confezionato il più grande campionato nazionale della storia. “Non so cosa sia capitato - dice Keni, esclusa dal viaggio a Rio - anche se so che negli ostacoli cose del genere possano capitare. Abbiamo fornito una grande prova d’assieme e a me non rimane che tornare a casa e preparare l’appuntamento di Londra”. Il tempo di Keni, 12”62, è lo stesso che ha permesso alla tedesca Cindy Roleder di laurearsi campionessa d’Europa.

Harrison va a tener compagna a un gruppetto di altri prim’attori e prim’attrici mondiali di su cui è caduta la mannaia delle selezioni: uno è il lunghista Marquise Goodwin, settimo con 8,25 ventoso, un’altra è la quattrocentista Courtney Okolo, 49”71 in stagione, un’altra ancora l’ostacolista dei “bassi” Shamier Little, quinta in 55”64 nella semi di una Dalilah Muhammad da 54”14. Avanza in finale Sydney McLoughlin, la prodigiosa 17enne (compleanno il 7 agosto) che potrebbe diventare la più giovane atleta Usa inserita in spedizione olimpica negli ultimi 40 anni.

L’acuto più forte viene dalle semifinali dei 200: con vento +1,4 LaShawn Merritt spara 19”74, un record personale che lo porta alle soglie dei primi dieci della storia, a un centesimo da Mike Marsh e a due da Pietro Mennea. Il trentenne di Portsmouth, Virginia, due ori olimpici e sette mondiali, aveva già fornito un formidabile segno di sé a inizio stagione, a Nassau, scendendo a 19”78. I Trials lo incoronano come protagonista e, in attesa dell’ultima giornata, come probabile sovrano assoluto: il 43”97 sul quarto di miglio che gli ha dato il primo pass per i Giochi è anche il miglior tempo mondiale dell’anno.

Vent’anni dopo Michael Johnson, un altro americano proverà l’accoppiata olimpica 200-400. Alle spalle di LaShawn, 19”97 di Ameer Webb mentre le altre due semi hanno regalato tempi di routine: nella prima, 20”26 di Noah Lyles; nella seconda, 20”21 di Michael Norman e 20”23 di Justin Gatlin. Nel primo turno femminile, rimarchevole 22”72, con due metri di vento contrario, di Jenna Prandini, e passeggiato 22”93 di Allyson Felix.

RISULTATI/Results

TRIALS: PRIMA GIORNATA - SECONDA GIORNATA - TERZA GIORNATA - QUARTA GIORNATA

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