Trials: Reese lunghissima 7,31

03 Luglio 2016

A Eugene, exploit dell'olimpionica statunitense che salta tra le prime dieci lunghiste di sempre

di Giorgio Cimbrico

Un salto così lungo non si vedeva dal 31 luglio 2004: 7,33 di Tatiana Lebedeva, 7,33 a Tula. Al quarto turno della gara che assegna il biglietto per Rio, Brittney Reese offre ai 21.000 dello Hayward Field la sua azione semplice, quasi elementare: 7,31 con vento entro la norma, 1,7, consente l’ingresso della ragazza di Inglewood tra le prime dieci della storia, pareggiando i balzi di Yelena Kokonova e di Marion Jones. A seguire, due nulli, giudicati anche più lunghi dell’exploit, applaudito da Jackie Joyner Kersee, privata del record dei Trials, 7,21. “Jackie è sempre stata un punto di riferimento nella mia vita, nel mio allenamento. Un mentore”, dice Brittney che aveva 7,25 (a Doha tre anni fa) e che possiede una formidabile collezione:  tre volte campionessa mondiale, tre volte campionessa mondiale indoor e campionessa olimpica in carica. Concedesse il bis, raggiungerebbe Heike Drechsler come doppiettista ai Giochi, per di più con i lustrini della consecutività. Le altre promosse son Tianna Batoletta, 7,02, e Janay DeLoach, 6,93.

Ashton Eaton non è nella forma cromata dei giorni migliori ma con 10”34, 7,84, 14,04, 2,00 e 46”30 guida agevolmente con 4560 punti. Nella prima giornata un top e un flop: Jeremy Taiwo supera 2,21 e Trey Hardee, due volte campione del mondo, finisce al passo i 400, in 1’12”49, dando l’addio a speranze di un viaggio in Brasile. Gli altri volti tristi, quelli di chi vede tramontare il sole, sono quelli di Sanya Richards, Bernard Lagat (che ha provato senza fortuna nei 10000), Amy Acuff (che tentava di qualificarsi per la sesta Olimpiade), Adam Nelson, Reese Hoffa, Jeremy Wariner che si arrende – e si ritira - in semifinale. Per tutti gli applausi di un pubblico di profonda conoscenza.

Primo turno dei 100 con vento che oscilla entro e oltre la legalità. Tra le ragazze, la più veloce è Jenna Prandini (10”81 con +3,6) seguita da English Gardner 10”90 e Tori Bowie 10”91, entrambi regolari. Trayvon Bromell, reduce da guai al tendine d’Achille, chiude in 9”94 (+1,2) fornendo il secondo tempo della storia nel primo turno dei Trials dopo un vecchio 9”90 di Justin Gatlin che per il momento non forza, 10”03. Sotto i 10”, ma con vento +2,4, anche Christian Coleman, 9”96, e Tyson Gay, 9”97.

Rischia in qualificazione Marquise Goodwin: il primatista mondiale stagionale con 8,45, vene ripescato  con un modestissimo 7,82. Il migliore è Jeff Henderson 8,22 ventoso davanti a Will Claye, 8,14 regolare. Le semifinali dei 400 offrono schemi simili per donne e uomini: si corre forte nella prima, meno nella seconda. E così Francena McCorory (50”28) finisce davanti a Allyson Felix 50”31, e Taylor Ellis-Watson, 50”60; nell’altra, l’unico tempo sub 51” è il 50”37 di Courtney Okolo, la più progredita della pattuglia. Tony McQuay spara un grande 44”24, diventando il quinto al mondo in stagione, e trascinando Gil Roberts a 44”67, Najes Glass e Kyle Clemos a 44”79. Michael Cherry, con 44”81, è fuori dai Giochi: ai Trilas valggono soli i piazzamenti e non i tempi. Nell’altra semi, tranquilla galoppata di LaShawn Merritt, 45”05, sul piccolo David Verburg, 45”19.[RISULTATI/Results]

GIAMAICA, MCLEOD SIGNORE DEGLI OSTACOLI - A Kingston Omar McLeod vince i Trials in 13”01 e diventa padrone dei primi cinque tempi dell’anno, una galleria che si apre con il 12”98 di inizio stagione a Shanghai. “Dal sesto ostacolo in poi, tutto bene. Ora devo mettermi a lavorare sull’avvio e sulla prima parte: se riesco a saldare i due tratti, per Rio posso essere ottimista. In realtà lo sono già per la regolarità sui 13” che ormai ho acquisito”. Alle spalle di McLeod, Deuce Carter in 13”21. Assente per infortunio Hansle Parchment, terzo al mondo con 13”10, vicecampione mondiale e bronzo olimpico. Il caso Parchment getta un fascio di luce anche sul destino di Usain Bolt: il comitato di selezione ha il diritto di includere un atleta che non abbia potuto prendere parte alle selezioni, sia in possesso di un certificato medico e possa dimostrare di aver raggiunto l’efficienza prima della data di scadenza delle iscrizioni ai Giochi. In riscaldamento i motori per la finale dei 200: 20”21 di Julian Forte e 20”29 di Yohan Blake. Nelle semifinali dei 400, 50”31 di Stephanie McPherson e 50”43 di Christine Day. [RISULTATI/Results]

TRIALS: IL RACCONTO DELLA PRIMA GIORNATA

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