Palo Alto conferma Meucci 27:36.53

05 Maggio 2014

Al Payton Jordan Invitational l'azzurro è quarto a 4 secondi del PB nei 10.000. OK anche La Rosa (28:19.36), Viola e Galimberti in crescita nei 5000

Quando in Italia erano quasi le 7 del mattino, il vicecampione europeo Daniele Meucci è tornato in gara nei 10.000 metri del famoso Payton Jordan Cardinal Invitational, a Palo Alto (California), dove due anni fa aveva stabilito il personale di 27:32.86 che gli vale la quarta prestazione italiana di sempre (nella lista guidata dal 27:16.50 realizzato da Salvatore Antibo a Helsinki, il 29 giugno 1989). Oggi il toscano dell'Esercito è giunto quarto (come nel 2012) in volata fermando il cronometro a 27:36.53, cioè ad appena 4 secondi dal suo più brillante risultato in carriera. Vittoria al messicano Juan Luis Barrios in 27:34.40 davanti al canadese Cameron Levins (27:36.00) e al belga di origine somala Bashir Abdi che con 27:36.40 precede così Meucci di 13 centesimi anche nel ranking stagionale del Vecchio Continente. Quattordicesimo in 28:19.36 l'altro azzurro Stefano La Rosa (Carabinieri) a sei secondi dal PB (28:13.62) ottenuto proprio qui nel 2012 quando si piazzò ventiduesimo. Anche per lui è questa la seconda migliore performance di sempre (la quarta europea del 2014) e lo standard di iscrizione per i prossimi Campionati Europei di Zurigo (Svizzera, 12-17 agosto), appuntamento che vede, invece, Meucci orientato sulla strada della maratona.

Nello stesso meeting, sui 3000 siepi, 8:49.84 per Marco Salami (Esercito) che in questa specialità ha un personal best di 8:39.14 (ottenuto nel 2013 a Ponzano Veneto).

IL RACCONTO - Gara segnata da un avvio fin troppo prudente (2:51 ai 1000m e 8:27 ai 3000m) in cui Meucci ha provato più di una volta a movimentare l'andatura, mettendosi davanti a tirare, ma senza raccogliere il seguito degli avversari. Passaggio in 14:01 ai 5000 metri con il gruppo che, nel giro di un chilometro, inizia finalmente a scomporsi e il 28enne pisano che rimane a battagliare con i migliori. Suona la campana e a 300 metri dal traguardo l'azzurro parte all'attacco, provocando la reazione del messicano Barrios che lo insegue e sul rettilineo finale lo supera correndo verso la vittoria. Alle spalle del 28enne pisano, intanto, si fanno sotto anche il canadese Levins e il belga Abdi che riescono a precederlo di un soffio sulla linea d'arrivo. Meucci è quarto con una seconda parte di gara chiusa in un notevole 13:35. Quinto il keniano Shadrack Kipchirchir (27:36.79), mentre La Rosa, indietreggiato a seguito del cambio di ritmo degli ultimi giri, termina in quattordicesima posizione. A riprova dell'elevato livello del prestigioso meeting statunitense, il fatto che i tempi dei primi 10 sono tutti sotto la soglia dei 28 minuti. "All'inizio andavano tutti troppo piano - il commento di Meucci - ed io sinceramente non volevo ritrovarmi a fare la lepre. A quel punto ho preferito optare per una gara in progressione, peccato perchè altrimenti il crono finale sarebbe stato diverso.

Vengo dalle esperienze della maratona (2h12:03 a New York nel 2013, ndr) e della mezza maratona (titolo italiano a Verona e 27° posto in 1h01:57 ai Mondiali di Copenaghen, ndr), ma tornare sui 10.000 è sempre bello. Stavolta posso dire di averli affrontati con più facilità rispetto a quando i miei allenamenti erano solo per la pista. E' un risultato che mi dà grossa fiducia in prospettiva Zurigo (dove è atteso al confronto sui 42,195km, ndr)". Proprio in questa specialità l'allievo del DT Massimo Magnani è salito sul podio delle ultime due edizioni degli Europei: bronzo a Barcellona 2010 e argento ad Helsinki 2012. Per lui era la seconda uscita stagionale sui 10.000, dopo il test in 28:28.72 di metà marzo a San Miniato (Pisa). 

5000: CRESCONO VIOLA E GALIMBERTI - Sempre al Payton Jordan Invitational, i 5000 metri delle donne registrano i bei progressi di due atlete classe 1991. La prima è la tricolore assoluta della distanza Giulia Viola (Fiamme Gialle) che nella seconda serie finisce quarta in 15:44.66 preceduta nell'ordine dalle statunitensi Rochelle Kanuho (15:34.85), Rachel Johnson (15:39.42) e Stephanie Garcia (15:43.47). Nella serie numero 3, invece, affermazione di Sara Galimberti (Bracco Atletica) in 15:55.00 davanti alla messicana Sandra Lopez (15:57.87). Entrambe erano accreditate con i primati personali realizzati a luglio 2013 in occasione dei Campionati Assoluti di Milano. In quell'occasione la Viola (che detiene anche il titolo dei 1500) vinse in 16:05.39, mentre la Galimberti fu nona in 16:41.82. A conti fatti quello odierno è un miglioramento di 20 secondi abbondanti (20.73) per la finanziera veneta allenata da Vittorio Di Saverio e di oltre 46 (46.82 per la precisione) per l'ex "miss" milanese (nel 2009 ha vestito la fascia di Miss Lombardia) seguita dal tecnico Alessandro Simonelli. Le due azzurre, insieme a Meucci, La Rosa e Margherita Magnani, sono reduci da alcune settimane di raduno federale in altura ad Albuquerque (Nuovo Messico).

Alessio Giovannini

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