Olimpiadi: la 50km è di Toth

19 Agosto 2016

A Rio 2016 l’iridato slovacco conquista il successo nella marcia (3h40:58), al termine di una gara avvincente. Ventunesimo l’azzurro De Luca (3h54:40).

di Alessio Giovannini

Strade bollenti e finale appassionante sulle strade di Pontal, teatro della 50km di marcia delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Sotto un sole cocente e in una gara ricca di colpi di scena, l'oro va allo slovacco, campione del mondo in carica, Matej Toth (3h40:58) che nell'ultimo giro aggancia e sorpassa l'australiano Jared Tallent (3h41:16). Bronzo al giapponese Hirooki Arai (3h41:24), riammesso dopo una momentanea squalifica per presunto danneggiamento nei confronti del canadese Evan Dunfee (quarto in 3h41:38). Il francese, primatista del mondo, Yohann Diniz finisce ottavo dopo un temerario avvio in fuga nei primi 30 chilometri che gli sono, però, costati ripetute crisi al limite dello svenimento. Ventunesimo e migliore degli azzurri in gara è il romano Marco De Luca (3h54:40) che, come tutti, ha pesantemente patito il grande caldo della mattinata. Ritirato dopo 40km il bergamasco Matteo Giupponi, mentre il beneventano Teodorico Caporaso è stato squalificato intorno al trentesimo chilometro.

IL RACCONTO DELLA GARA

50km (FINISH) - Finale appassionante con un nuovo ribaltamento in testa. Toth, sostenuto da tre accaniti tifosi che lo incitano passo dopo passo fuori dalle transenne del tracciato, ricuce il distacco su Tallent e passa al comando ad un giro dall'arrivo. Il 33enne, campione mondiale 2015, completa la sua marcia in 3h40:58 portando alla Slovacchia uno storico oro nell'atletica. Tallent, per la terza volta consecutiva in carriera, conclude al secondo posto la sua Olimpiade. Dopo l'argento nel 2008 dietro Alex Schwazer e l'oro postumo di Londra 2012 (per la squalifica per doping del vincitore russo Sergey Kirdyapkin), il 31enne australiano oggi sale sul podio in 3h41:16. Drammatica lotta, invece, per il bronzo tra Arai e Dunfee. Negli ultimi chilometri, i due si affiancano e si urtano: il canadese accusa il colpo ed entra vistosamente in crisi. Il giapponese ne approfitta e si mette al collo la medaglia in 3h41:24 precedendo di 14 secondi Dunfee (3h41:38, record nazionale). Poi Arai è squalificato per danneggiamento, dopo ricorso della squadra canadese, ma successivamente viene accolto il contro-reclamo giapponese. Applausi per il tenace Diniz, che riesce comunque a chiudere ottavo (3h46:43) nonostante le crisi, e per il quasi 47enne spagnolo Jesus Angel Garcia, ventesimo con 3h54:29 alla sua settima partecipazione olimpica: un record al maschile nell’atletica, eguagliando il primato globale detenuto dalla sprinter Merlene Ottey. L’azzurro Marco De Luca finisce alle sue spalle, ventunesimo in 3h54:40, e dichiara: “Sono molto deluso, ero partito sicuramente con altre ambizioni. Quest’anno avevo già messo un paio di ciliegine, con il bel piazzamento nei Mondiali a squadre e il record personale su entrambe le distanze, sia nella 50km che nella 20km. Allora qui speravo di metterci la torta, e comunque era questo l’obiettivo principale della stagione. Dal 30° al 40° chilometro sono entrato in crisi a livello muscolare, ho pensato più volte di fermarmi, però alla fine mi sono imposto di arrivare, perché comunque un’Olimpiade va onorata e la maglia che porto ha un significato, anche se vedersi scivolare indietro non è facile. Era importante far bene e dare un segnale, in un momento delicato per la marcia. Mi dispiace per tutti quelli che lavorano con me, perché non è questo il mio valore e l’ho dimostrato più volte. Anche la mia terza Olimpiade non è andata bene, questa forse è la 50km più dura che ho fatto, ma non mollo e voglio proseguire fino ai Giochi di Tokyo. L’unica cosa per cui essere contento è che non ho mollato con la testa e sono arrivato.

Ho dato tutto, mi dispiace che quel tutto oggi sia così poco”.

45km - Tallent da solo al comando 3h18:47 con 22 secondi di margine su Toth (3h19:09, ma in grande rimonta) e 26 su Arai (3h19:13). Più indietro il terzetto con Dunfee (3h19:28), Wei (3h19:44) ed Heffernan (3h20:14). Sempre settimo Diniz (3h23:06), mentre De Luca rimane ventesimo con 3h30:16.

40km - La temperatura sale e Diniz ancora sembra patire le conseguenze del suo avvio in pole position su un circuito costantemente sotto il sole a picco. Poco prima del 38esimo chilometro, il francese crolla a terra, quasi svenuto, ma non alza bandiera bianca e, dopo un intervento-flash dei soccorritori, riparte di nuovo. In testa, intanto, c'è Tallent ad aver preso l'iniziativa: 2h56:54 per l'australiano su Arai (2h56:58), Toth (2h57:01), Dunfee (2h57:01) e Wei (2h57:02). Settimo un ostinato Diniz (2h58:27). Ventesimo De Luca (3h05:44), mentre esce di scena il bergamasco Matteo Giupponi che aveva iniziato questa Olimpiade con l'ottavo posto sulla 20km: “Ci ho provato, ma oggi non c’ero dal punto di vista muscolare e le gambe erano stanche. Probabilmente non avevo recuperato fino in fondo l’impegno agonistico della scorsa settimana, oltre a non aver svolto una preparazione mirata per la distanza più lunga. Non è una prova facile, condizionata dal clima e dal percorso, anche se davanti i ritmi non erano proibitivi. La mia Olimpiade è comunque buona, nonostante il dispiacere per questo ritiro, perché la 20 chilometri è stata un’ottima gara”.

35km - Colpo di scena: poco dopo il 32esimo chilometro, Diniz cerca un angolo d'ombra e si ferma. Il francesce si stringe le cosce, fa una smorfia di dolore indicando l'inguine e tiene d'occhio il cronometro. Il tempo scorre in fretta e tutto il vantaggio del recordman mondiale svanisce in fretta. Ecco, infatti, il canadese Dunfee che raggiunge e dà una pacca sulla spalla d'incoraggiamento a Diniz che si rimette in marcia. I due ore proseguono spalla a spalla, ma Dunfee ha un altro passo e varca la soglia del 35esimo chilometro in 2h34:39 contro il 2h34:47 di Diniz. Attenzione al quintetto degli inseguitori, sempre più vicini (2h34:53), con Toth, Tallent, Arai, Wei ed Heffernan. Azzurri: 5:54 di ritardo e diciannovesima posizione per De Luca (2h40:33), venticinquesimo Giupponi (2h42:05).

30km - 2h11:29 il tempo di passaggio di Diniz che, però, ora perde una decina di secondi sui suoi avversari. Il francese, tricampione d'Europa, ha marciato gli ultimi 5km in 21:58 contro i 21:46 del manipolo dei sette inseguitori adesso guidati dal canadese Dunfee (2h12:57). De Luca diciannovesimo (2h16:51) che guadagna terreno su Giupponi (2h17:13/22°). Per Caporaso arriva, invece, la terza e definitiva proposta di squalifica. “Mi dispiace tanto - commenta il 28enne di Benevento - avevo preparato bene la gara e fino al 20° km stava andando tutto come previsto. Poi credo di essermi un po’ irrigidito, per un cambio di ritmo degli ucraini che erano in gruppo con me, e ho preso quattro richiami in due chilometri, seguiti da due cartellini rossi nel giro successivo. Ho cercato di rilassarmi e ritrovare fluidità, ma quando pensavo che il peggio fosse passato è arrivata la terza proposta. Le condizioni sono difficili, però il caldo non mi spaventava, anzi lo aspettavo perché volevo rientrare nella seconda parte e lo stavo facendo. Peccato, è la prima volta che mi capita di essere squalificato, era una grande occasione”.

25km - Al giro di boa l'avanzata di Diniz è sempre imperterrita, leader ancora incontrastato in 1h49:31.

Un minuto e 40 secondi più indietro (1h51:11) sono rimasti in otto gli atleti che provano a restare sulle tracce del francese: Toth, Heffernan e Tallent sempre presenti. Nella seconda tranche degli inseguitori i due cinquantisti italiani De Luca (1h54:05/17°) e Giupponi (1h54:06/20°). 39esimo Caporaso (1h55:47) che nel frattempo ha, purtroppo, ricevuto una seconda proposta di squalifica.

20km - Prosegue l’azione del francese Diniz, che aumenta ulteriormente il divario nei confronti degli avversari passando in 1h27:41, con un parziale di 43:23 nei secondi 10 chilometri di gara contro il 44:18 della prima parte. Un minuto e 23 secondi di margine sugli inseguitori, sempre composto da nove unità e guidato dallo slovacco Toth. Ancora più numeroso il secondo gruppo con una ventina di atleti a 3:34 dal leader, tra questi De Luca quindicesimo in 1h31:15 e Giupponi 19° in 1h31:16. Più dietro Caporaso, che ha ricevuto una proposta di squalifica e transita al 36° posto in 1h32:27.

15km - Diniz continua a macinare chilometri e secondi di vantaggio: ora sono diventati 53 (crono 1h05:58). Nove marciatori sempre in scia (1h06:51): Toth, Tallent, Heffernan, i giapponesi Arai e Tanii, ma anche l'ecuadoriano Chocho, il messicano Nava, il canadese Dunfee e il cinese Wei che è rientrato in questo gruppetto. 1h08:23 al quindicesimo chilometro per De Luca e Giupponi che mantengono le posizioni del precedente passaggio; 43esimo Teodorico Caporaso (1h09:37).

10km - Un quinto di gara è già alle spalle. Il frontman (44:18) è sempre Diniz con un margine praticamente costante sugli avversari. Toth, Tallent ed Heffernan pilotano il drappello dei nove inseguitori ad una trentina di secondi dal francese (44:48). Appaiati, nel secondo gruppetto con 1:11 di ritardo su Diniz, ci sono Giupponi (12°) e De Luca (13°) che passano il decimo chilometro in 45:29 insieme ai cinesi Wei Yu e Yucheng Han e al giapponese Koichiro Morioka. Quarantesimo Caporaso (46:42).

5km - La lunga fatica della 50km di marcia inizia in una mattinata di sole che preannuncia di diventare molto calda. Ottanta gli atleti in gara sulle strade di Pontal che qualche giorno fa hanno ospitato le prove a cronometro di ciclismo. I primi cinque chilometri vedono subito mettersi in mostra il recordman mondiale Yohann Diniz che parte subito all'attacco guadagnando rapidamente quasi mezzo minuto di vantaggio (22:10) sul resto della compagnia. Nella pattuglia dei suoi inseguitori (22:38) ci sono tutti gli altri big tra cui l'iridato slovacco Matej Toth, l'oro olimpico australiano Jared Tallent e l'irlandese Robert Heffernan. Agganciati a questo gruppetto anche i due azzurri Matteo Giupponi (22:40), reduce dall'ottavo posto nella 20km, e Marco De Luca (22:43). Avvio, come al solito più prudente, per l'ingegnere Teodorico Caporaso, quarantacinquesimo (23:31). 

(ha collaborato Luca Cassai)

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OLIMPIADI RIO 2016: LA GUIDA ALLE GARE

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