Marcia, Magnani: ''Fiduciosi verso Pechino''

16 Maggio 2015

Le considerazioni del Direttore Tecnico Organizzativo delle squadre nazionali alla vigilia della Coppa Europa a Murcia (Spagna)

Murcia, Spagna del Sud. Domani va in scena l'undicesima edizione della Coppa Europa di Marcia e il team azzurro, arrivato ieri, esce per una sgambata lungo il fiume Segura sotto lo sguardo attento dei tecnici e di Massimo Magnani. Il Direttore Tecnico Organizzativo delle squadre nazionali fa il punto della situazione alla vigilia del trofeo continentale: “Quello di domani è uno degli appuntamenti clou della stagione, e allo stesso tempo un momento importante del percorso verso i Mondiali 2015 e l’Olimpiade 2016. La gara ci aiuterà a sciogliere ultimi dubbi nel selezionare una squadra che a Pechino - dove la nostra volontà è portare le squadre di marcia al completo - dovrà affrontare condizioni, anche climatiche, difficili”.

La primatista italiana Eleonora Giorgi dopo Dudince (1h26:46 il 21 marzo) e Rio Maior (1h28.12 il 18 aprile) affronta la terza 20 chilometri in due mesi. “In questo momento è la nostra atleta di punta, capace di dimostrare un’impressionante continuità di risultati oltre a una determinazione agonistica fuori dal comune. Dallo scorso anno ha migliorato due volte il primato nazionale, il suo percorso di crescita non si è mai interrotto e la pone, senza dubbio, fra le migliori specialiste al mondo. E’ pronta a lottare per traguardi importanti”.

Il bronzo olimpico Elisa Rigaudo tornerà ad indossare l’azzurro dopo la seconda maternità. “E’ una notizia bellissima per tutta l’atletica Italiana. In questo momento vanta una combinazione invidiabile, perché mette insieme l’esperienza di 15 anni di carriera con la passione e l’entusiasmo di una diciottenne. E’ rientrata puntando a Rio, ma l’1h29:15 di Rio Maior è stato così incoraggiante da permetterle di guardare già ai prossimi mondiali con ambizione rinnovata. Aggiungo che siamo tutti ammirati dall’umiltà con cui si è rimessa in gioco: la sua presenza è un regalo per l’intera squadra.

Non indosserà il pettorale, ma qui a Murcia c’è anche Antonella Palmisano. “Ci fa un immenso piacere averla qui con noi, a supporto delle compagne e della squadra. La sua assenza nell’immediato peserà, ma era prioritario che riesca a recuperare al 100% l’efficienza fisica. Così dopo l’1h28:40 di Dudince si è fermata per risolvere un fastidio al bicipite femorale che la condiziona da almeno due anni. Il percorso compiuto in queste settimane insieme allo staff medico federale e all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI le ha permesso di comprendere a fondo il problema - si tratta di una vecchia cicatrice muscolare, residuo di un vecchio infortunio - e impadronirsi degli strumenti per non esserne più condizionata. Ha ripreso ad allenarsi, con cautela, da una decina di giorni: c’è tutto il tempo per preparare al meglio la prossima rassegna iridata, dove potrà confermare un salto di qualità che è sotto gli occhi di tutti. Murcia per lei sarà comunque un’occasione per osservare da un punto di vista diverso, ed imparare”. Continua Magnani: “Infine schieriamo Valentina Trapletti, che sta tornando ai suoi migliori livelli, e Federica Ferraro, che siamo felici di veder tornare dopo un anno travagliatissimo. Due apporti importanti, che danno solidità a una squadra femminile ambiziosa come non era da anni”.

Marco De Luca si presenta al via della 50 chilometri forte di due primati personali.“Si tratta di un atleta nel pieno della maturità agonistica. Già agli Europei di Zurigo aveva saputo migliorarsi sino a 3h45:25, un risultato ribadito dal PB nella 20 chilometri ottenuto un mese fa a Rio Maior (1h22:13). Continua a dare segnali più che positivi, che lo legittimano a guardare al prossimo biennio con grande fiducia. In Coppa Europa ha già saputo salire sul podio e qui a Murcia potrà senza dubbio dire la sua. Mi aspetto una conferma significativa anche da Tontodonati, così come da Dessi e Caporaso”.

Nella 20 chilometri schieriamo un protagonista come Giorgio Rubino e tre volti relativamente nuovi. “Per Rubino si tratta un’occasione per mettersi alle spalle qualche anno problematico. E’ un ragazzo che merita fiducia e che ha ancora molto da dare. A Chihuahua era in condizioni fisiche non ottimali, ma è stato capace di una prova di grande carattere. Ora anche la forma fisica è migliorata, mi aspetto che dimostri capacità di leggere la gara e solidità agonistica. Guiderà un terzetto di giovani che potranno far capire di che pasta sono fatti: il futuro è loro, sono destinati a rinverdire la nostra tradizione nella 20 chilometri”.

Conclude Magnani: “Nelle lunghe distanze, in marcia come in maratona, abbiamo voluto mettere gli atleti nelle condizioni di preparare i grandi appuntamenti con serenità. Il criterio, in vista di Pechino ma anche di Rio, è quello di dare indicazioni sulla squadra con grande anticipo: non intendiamo costringere i ragazzi a inseguire un minimo di partecipazione o prove di efficienza a ridosso della competizione. Questo permetterà di arrivare ai grandi eventi al picco della condizione e forti di un percorso condiviso”.

a.c.s.

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