Riva decimo, 29:25.09 a Bydgoszcz

19 Luglio 2016

Nei Mondiali U20 il piemontese sui 10.000 è primo degli europei, sesto junior italiano di sempre. Tortu 10.29 (+0.4) in semifinale nei 100 (domani alle 19.20) con il secondo crono, Casarotto in finale del giavellotto.

di Anna Chiara Spigarolo 

Si chiude con il decimo posto di Pietro Riva nei 10.000 la prima giornata dei Campionati Mondiali under 20 di Bydgoszcz (Polonia), che nel pomeriggio ha regalato all’Italia la prima medaglia, l’argento di Noemi Stella nei 10.000 di marcia (NEWS). Riva, campione europeo junior in carica della distanza, dopo una gara di carattere si piazza decimo e primo degli europei, abbattendo di 35 secondi il primato personale. Il crono di 29:25.09, a livello statistico, gli vale la sesta prestazione italiana di categoria. La serata è di festa per il pubblico polacco, grazie alla stella di casa Konrad Bukowiecki che firma il primato mondiale under 20 nel getto del peso: 23,34 con l’attrezzo da 6 kg. In chiave azzurra, nella pagella dei giovani di Stefano Baldini ci sono la promozione alla semifinale dei 100 con il secondo crono complessivo (10.29/+0.4) di Filippo Tortu e la finale conquistata a suon di PB da Ilaria Casarotto nel giavellotto (52,42, all’ultimo lancio), mentre Rebecca Borga passa il primo turno nei 400 metri.

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LA CRONACA GARA PER GARA 

10.000 U FINALE – Al via, fra 34 atleti, è il keniano Rodgers Chumo Kwemoi a prendere l’iniziativa, spingendo per un primo chilometro in 2:52. Durante la gara - che si svolge sotto suggestive nuvole rosse - si alternerà con il connazionale Jacob Kiplimo (che all’anagrafe dichiara 15 anni) e con l’eritreo Aron Kifle, a comporre un terzetto autore di continui strappi e cambi di ritmo. A metà gara il cronometro indica un 13:48.18 che già minaccia il record dei campionati, mentre più staccato resta un gruppetto di otto atleti. Pietro Riva, il campione europeo junior in carica della distanza, è poco più indietro, sospeso a metà fra gli inseguitori e gli altri. Al sesto chilometro raggiunge e poi infine supera il giapponese Shota Onizuka, al settimo approfitta del crollo di Ronald Kiprotich Kirui per accodarsi e limare ancora qualche secondo. Le continue schermaglie per la vittoria sono messe a tacere da Chumo Kwemoi con un ultimo giro da 57 secondi, con cui il keniano si prende l’oro e il record dei campionati in 27:25.23 (il precedente di 27:30.85 era stato corso sulla stessa pista da Josphat Bett Kipkoech nel 2008). Argento a Kifle con il record nazionale eritreo di 27:26.20, bronzo a Kiplimo con il PB di 27:26.68.

Nel frattempo, Pietro Riva confeziona una grande gara, mettendo in mostra testa e carattare: l’ultimo chilometro è lunghissimo, ma il piemontese non molla di un centimetro e alla fine esulta per un 29:25.09 che gli vale il decimo posto (anche se all’inizio il tabellone indica il nono), 35 secondi di primato personale, la sesta prestazione italiana di categoria e anche la riprova di primo europeo al traguardo.

BUKOWIECKI RECORD NEL PESO - Al terzo lancio, esplode l’urlo di gioia del pubblico locale per la nuova impresa di Konrad Bukowiecki. Il giovane polacco firma il primato mondiale under 20 nel getto del peso: 23,34 con l’attrezzo da 6 kg. Non c’erano dubbi sul nome del vincitore della gara, perché l’atleta di casa scendeva in pedana da campione in carica (vinse due anni fa quando era ancora allievo) e dopo una serie di formidabili risultati in questa stagione con due quarti posti nelle rassegne internazionali assolute, sia ai Mondiali indoor di Portland che agli Europei di Amsterdam. Questo record però gli mancava: lo toglie al neozelandese Jacko Gill (23,00) e adesso Bukowiecki detiene entrambe le migliori prestazioni mondiali juniores con il peso da 6 kg (in sala e all’aperto), oltre al limite outdoor con quello dei “grandi” da 7,260 kg, senza dimenticare il primato allievi indoor. Si rende protagonista di un notevole progresso anche il romeno Andrei Toader, argento con 22,30 e quarto di sempre in questa fascia di età.

400 D (batterie) – C’è una bella Q maiuscola di fianco al nome di Rebecca Borga nel tabellone delle batterie dei 400 metri di Bydgoszcz. La veneziana, ex ginnasta ritmica, allo stadio Zawisza regola il giro di pista senza esitazioni: per lei, che quest’anno si è migliorata fino a 53.35 (a 3/100 dal primato italiano juniores), un terzo posto in 54.41 dietro alla messicana Paola Moran (53.96) e a ridosso della ceca Seidlova (54.13). Agguanta così la promozione diretta, cosa che non riesce alla collega Daniela Tassani nella batteria precedente, la quinta. La bergamasca, duecentista di formazione ormai sempre più orientata ai 400, è sesta in 55.62, a circa 7 decimi dal ripescaggio. A parte la nigeriana Yinka Ajayi, che non parte, le favorite ci sono tutte. Passano il turno senza problemi le due giamaicane Tiffany James (oggi a 52.98) e Junelle Bromfield (53.21, con 51.74 di PB), la 17enne cubana Roxana Gomez (53.16), la statunitense Lynna Irby (53.08) e anche la keniana Maureen Nyatichi Thomas (53.04).

Lungo U (qualificazioni) – Il primatista italiano juniores indoor (7,78 nel triangolare U20 di Padova 2016) Gabriele Chilà non è al massimo della condizione, appesantito da un problema al soleo che l'ha tenuto due settimane fermo ai box, permettendogli di riprendere la preparazione solo negli ultimi dieci giorni. La qualificazione diretta, a 7,70, non è uno scoglio facile da superare, ma il reggino è spento nei primi due salti: 6,90/1.2 e 7,21/1.1. Nell’ultimo tentativo a disposizione trova finalmente i giusti meccanismi per spiccare il volo. Il suo 7,52/0.8 sa però di beffa: tredicesimo con la stessa misura del dodicesimo, il marocchino Mouhcine Khoua, che va in finale perché in possesso di una seconda misura migliore.

100 U (batterie) – Terza batteria dei 100 metri. Dopo una partenza nella norma, sul rettilineo azzurro dello stadio Zawisza il lanciato di Filippo Tortu è come sempre uno spettacolo. Sostenuto dalle tribune da un rumoroso tifo, il primatista italiano under 20 si trova già davanti a tutti ai 50 metri, scivolando via nella seconda parte fino a chiudere in 10.29 (+0.4). "Buone sensazioni, è stato facile. Sono molto soddisfatto" sorride dopo il traguardo. Lo svedese Austin Hamilton e lo statunitense Hakim Montgomery finiscono rispettivamente a 10.46 e 10.58. Nella quinta batteria, il crono di 10.87 (con vento -0.6) non può bastare invece ad Andrea Federici per passare il turno. A discolpa del bresciano, ex lunghista, va però il fatto di essere arrivato in Polonia un po' acciaccato, e con poca benzina nel serbatoio, a causa dell'infortunio subito a Rieti (al semimembranoso). Azzurri a parte, non c’è Abdullah Akbar Mohammed, il saudita con il miglior accredito, e allora oggi i migliori tempi del turno sono quelli dello statunitense Noah Lyles (10.28/ +0.7), dello stesso Tortu e del brasiliano Paulo André De Oliveira (10.31/+0.6).

Appuntamento domani alle 19.20 in semifinale, con l’eventuale finale alle 21.35.

800 D (batterie) – Di solito l’ultima batteria è la più favorevole, quella che permette già di conoscere i risultati precedenti e i tempi necessari per il passaggio del turno. A Bydgoszcz però le ragazze della quinta batteria decidono di impostare la gara su ritmi tattici (1:07.05 alla campana dell’ugandese Esther Chebet) e quindi i tempi di ripescaggio sono tutti delle precedenti. Elena Bellò si presenta quarta – e quindi ancora in gioco - all’imbocco del rettilineo finale, ma gli ultimi metri sono tutti in salita. Finisce sesta, lamentando crampi, in 2:13.05 quando passano il turno le prime quattro: la keniana Sigei, l’irlandese Shanahan, Chebet e la colombiana Arrieta.

1500 U (batterie) – La batteria di Lorenzo Casini è la terza. A farsi carico dell’andatura è l’ucraino Anton Hrabovskyi, che stampa 59.90 al primo giro e 2:03.33 al secondo. Il ritmo è regolare fino alla campana, con il fiorentino di Bagno a Ripoli in coda al gruppetto di dieci. Nei 200 conclusivi, quando inizia la progressione, non riesce però a rimanere incollato ai primi, trovandosi con la sua arma preferita, lo spunto finale, un po’ spuntata nel più competitivo panorama internazionale. È dodicesimo in 3:50.97, 29° nella classifica totale. I favoriti - Kumari Taki, Anthony Kiptoo, Taresa Tolosa Bekum – passano tutti il turno agevolmente.

Giavellotto D (qualificazioni) – Sarà la pedana bagnata, l’ora mattutina o l’agitazione, ma Luisa Sinigaglia fatica ad ingranare. Il primo tentativo vale 46,47, il secondo 43,35. Poi la veneta di Este, che ogni tanto sperimenta anche i salti, si dà una scossa e trova i giusti meccanismi con un 51,02 che è a solo mezzo metro dal suo miglior lancio di sempre. Nel secondo gruppo la pluriprimatista italiana Ilaria Casarotto fa tremare fino all'ultimo: i primi due lanci sono infatti semi disastrosi (42,40 e 43,98) ma poi la vicentina tira fuori finalmente la grinta per infilare un 52,42 che le regala in un colpo solo primato personale e biglietto per la finale iridata. In pedana, domani alle 20.45, ci sarà così almeno una delle due venete (l'ultima misura ripescata è il 52,23 dell'estone Mirell Luik). Ad andare più lontano oggi sono la turca Eda Tugsuz (57,77) e la bielorussa Hanna Tarasiuk (56,40).

3000 siepi D (batterie) – In pista ci sono la piemontese Eleonora Curtabbi e la milanese Nicole Reina, che ha agguantato il pass per la Polonia in extremis, il 9 luglio scorso con il 10:28.24 di Kortrijk. Qui il confronto con le africane è ovviamente difficile, e Reina non riesce a ribadire il tempo d’iscrizione: in 10:51.34 è tredicesima nella prima batteria vinta da Tigist Getnet (BRN) in 9:54.65. Curtabbi trova in pista Celliphine Chepteek Chepsol, la leader mondiale 2016 (9:24.73) che oggi decide di far valere il proprio rango con un, per lei tranquillo, 9:55.21 (3:20.25 ai 1000, 6:44.18 ai 2000). L’azzurrina della corsa in montagna si spegne a metà gara, complice anche una caduta sulla siepe, chiudendo ultima in 10:50.46 (ma è comunque il secondo crono in carriera dopo il 10:32.92 di Castiglione della Pescaia). Alla fine sono 28esima e 29esima, lontane dal 15° posto che garantisce la finale.

Peso M (qualificazioni) – La gara è fra le più attese dai polacchi. In pedana c’è Konrad Bukowiecki, qualcosa di più di una stellina: già ampiamente in grado di battersi alla pari con gli assoluti, è stato quarto agli Europei di Amsterdam e si presenta davanti al pubblico di casa da detentore del titolo di categoria. È decisamente il favorito, e allora nel mirino, in quella che probabilmente sarà la sua ultima gara con il peso da 6kg, c’è il record mondiale Under 20 di Jacko Gill (23,00): al colosso polacco mancano solo 6 centimetri. In qualificazione sembra tutto facile: spara subito un 21,73 senza nemmeno togliersi la tuta e se ne torna negli spogliatoi. Gli risponde, unico altro oltre i 21, Andrei Toader, che con 21,26 riscrive il limite nazionale romeno. Più affannosa la ricerca della misura per Leonardo Fabbri. Il toscano esordisce con 16,39, molto lontano dal limite personale (ma anche dalle bordate viste in riscaldamento) e continua con due nulli. Cercherà di rifarsi nel disco.

I MONDIALI U20 IN DIRETTA TV
mercoledì 20 luglio: RaiSport 1 ore 18.00-22.00; Eurosport 2 ore 18.00-21.40
giovedì 21 luglio: RaiSport 1 ore 18.00-21.45; Eurosport 2 ore 19.00-21.25
venerdì 22 luglio: RaiSport 1 ore 18.00-22.00; Eurosport 2 ore 18.00-21.40
sabato 23 luglio: RaiSport 1 ore 10.05-10.45 e 18.00-20.15; Eurosport 2 ore 17.00-19.55
domenica 24 luglio: RaiSport 2 ore 16.00-18.20; Eurosport 2 ore 16.00-18.00


Ilaria Casarotto (foto Colombo/FIDAL)


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