Giorgi argento e record 1h26:17

17 Maggio 2015

Nella Coppa Europa di Marcia di Murcia, in Spagna, l'azzurra conquista il secondo posto e riscrive il già suo limite nazionale della 20 chilometri. Elisa Rigaudo è quinta in 1h28:01, il suo quarto crono di sempre

La Coppa Europa di marcia scintilla d'azzurro. Stamattina a Murcia (Spagna) una strepitosa Eleonora Giorgi taglia il traguardo della 20km in 1h26:17 abbattendo di quasi mezzo minuto il suo fresco record italiano (1h26:46 il 21 marzo a Dudince, Slovacchia). La 25enne lombarda delle Fiamme Azzurre, dottoressa a pieni voti in Economia alla Bocconi di Milano, è protagonista di un travolgente finale che la conduce al secondo posto ad appena due secondi dalla russa campionessa d'Europa Elmira Alembekova, vincitrice in 1h26:15. Battuta l'altra russa Svetlana Vasilyeva (terza in 1h26:31), mentre il bronzo olimpico Elisa Rigaudo, al rientro in azzurro dopo la seconda maternità, centra l'ottavo posto in un ottimo 1h28:01, il suo quarto miglior crono di sempre. Valentina Trapletti è ventesima in 1h32:08, Federica Ferraro 35esima in 1h39:54. Le azzurre con 30 punti possono così celebrare il secondo posto a squadre alle spalle della Russia (9) e davanti al Portogallo (38): l'Italia femminile non saliva sul podio del Trofeo continentale dall'edizione del 2005, quando la stessa Rigaudo fu terza. 

STREAMING - RISULTATI/Results ORARIO/Timetable - LA SQUADRA ITALIANA - TUTTE LE NEWS

LA GARA - Quando alle 10:30 parte la 20 chilometri donne, è chiaro fin da subito che Eleonora Giorgi non ha alcun timore reverenziale nei confronti del quartetto russo composto da Elmira Alembekova, Svetlana Vasilyeva, Marina Pandakova e Vera Sokolova. La milanese si piazza immediatamente in testa alla gara, guidando il gruppone nei primi due, tre chilometri. Si intuisce che sarà una gara nervosa, con continui cambi di ritmo e bagarre ai rifornimenti, e l'azzurra non vuole rischiare contatti con le avversarie. Elisa Rigaudo sceglie la strategia opposta, rimanendo a qualche metro dal gruppo di testa composto da una decina di atlete fra cui ci sono, oltre alle russe, l'ucraina Lyudmyla Olyanovska, la portoghese Ana Cabecihna e la ceca Anezska Drahotova. La situazione rimane sostanzialmente invariata per metà gara, con passaggi di 22:21 ai 5km e 44:14 ai 10km. Poi il primo scossone (12°), con un cambio di ritmo intorno ai 5 secondi per chilometro: il terzo 5.000 è da 21:18, 1h05:33 il passaggio cronometrato ai 15km. Qui inizia la vera gara: Giorgi, che si attira le simpatie di tutto il pubblico non russo assiepato lungo la Gran Vía Escultor Salzillo, non molla di un metro e risponde colpo su colpo agli attacchi delle avversarie.

Il finale è entusiasmante: la 25enne ha ormai un buon margine (oltre una decina di secondi) sulla terza, la russa Svetlana Vasilyeva, ma è a pochi metri da Alembekova prima e l'assedio è insistente. Sul traguardo solo due secondi le dividono: 1h26:15 a 1h26:17. I festeggiamenti sono doppi: per il record italiano e per la nuova, acclarata, dimensione internazionale dell'azzurra. C'è da festeggiare anche per Elisa Rigaudo: la 34 enne, al rientro in azzurro dopo la seconda maternità, conquista l'ottavo posto e con 1h28:01 marcia il suo quarto crono in carriera, a meno di un minuto dal primato personale ottenuto in occasione del bronzo olimpico di Pechino 2008. Il 13 agosto 2013, nella sua ultima gara in Nazionale (quinta ai Mondiali di Mosca), aveva concluso in 1h28:41. 

“Sono umane!” escalama Eleonora Giorgi dopo il traguardo. “Questo argento vale davvero tanto: lottare fino all’ultimo con le russe, che in questo momento senza dubbio le migliori marciatrici al mondo, essere in grado di rispondere colpo su colpo e arrivare dietro solo ad Alembekova, l'indiscussa numero uno… questo per me è un bel punto di partenza, un dato che mi regala serenità e sicurezza in vista dei Campionati del Mondo di Pechino (22-30 agosto, ndr)”. Alla vigilia aveva dichiarato che non credeva possibile migliorarsi ancora: “Questo record è davvero una sorpresa, non l’avrei predetto ieri ma nemmeno oggi, visto il ritmo che abbiamo tenuto nei primi 10 chilometri. Fatto così, vale ancora di più... Sapevo di aver guadagnato moltissimo in brillantezza e di avere un bel finale, ma questo è stato sopra le aspettative: abbiamo marciato gli ultimi chilometri davvero forte”. Cosa significa arrivare a due secondi da Alembekova, e davanti al resto delle russe? “Che ho compiuto un altro passo nella mia crescita agonistica. Per prima cosa, un tempo del genere alla terza 20 chilometri in due mesi significa stabilità tecnica ad alto livello. Ma, ancora più importante, combattere ad armi pari con le russe è una vera conquista. Non sono più aliene! C’è da dire che le protagoniste sono ancora loro, perché decidono come costruire la gara, ma arriverò anche a questo”.

Elisa Rigaudo: "Il mio obiettivo era migliorarmi di circa un minuto rispetto al crono di Rio Maior (1h29:15 ndr): missione compiuta, sono contenta. Oggi ho scelto consapevolmente di rimanere coperta e farmi staccare di qualche metro rispetto al gruppo di testa, perchè la gara è stata molto nervosa fin da subito. Cambi di ritmo, strappi, bagarre ai rifornimenti... ho ritenuto più conveniente tenere il mio passo e non rischiare. Ero molto lucida, e ho riconosciuto immediatamente quella che sarebbe stata l'azione decisiva, ma onestamente non ho ancora quel cambio di ritmo nelle gambe. Ho ancora pochi mesi di allenamento alle spalle per avere la brillantezza finale che sarebbe servita oggi". Continua il bronzo olimpico di Pechino 2008: "Il riscontro del cronometro mi rende davvero soddisfatta, è migliore anche di Mosca. Ora ho ben chiara la strada da percorrere, oltre al tempo per lavorare nel modo giusto".

Anna Chiara Spigarolo

File allegati:
- Le pagine EA sulla manifestazione
- Il sito della manifestazione


Condividi con
Seguici su: