Giomi: ''Ad Amsterdam un movimento in crescita''

27 Giugno 2016

Il presidente FIDAL commenta così la selezione per l'Europeo. Il DT Magnani: ''Ricambio sempre più accentuato, la metà degli azzurri è Under 25''.

di Marco Sicari

Settantacinque atleti (quaranta uomini e trentacinque donne) faranno parte della squadra italiana che prenderà parte ai Campionati Europei di Amsterdam, ventitreesima edizione di una rassegna che celebra anche, nell'occasione, la sua seconda volta nell’anno olimpico. Un numero importante di convocati, a confermare l’impostazione stagionale che già da fine 2015 aveva indicato nella manifestazione una delle due (ovviamente con l’Olimpiade di Rio) chiavi di volta dell’annata; quella destinata alla squadra, ai giovani, agli atleti in ascesa. A meno di 24 ore dalla chiusura di un campionato italiano assoluto dalla temperatura tecnica perlomeno significativa, il presidente federale Alfio Giomi traccia le linee guida per la lettura dell’elenco stilato dal DT Massimo Magnani: “E’ lo specchio di un movimento in crescita – le parole del numero uno FIDAL – che rappresenta il punto finale di un percorso che coinvolge società, dirigenti, tecnici. L’obiettivo finale dell’anno è rappresentato dall’Olimpiade di Rio, ma certo in questi anni abbiamo lavorato anche per restituire all’atletica italiana il ruolo che le compete a livello europeo, dove dobbiamo tornare protagonisti; ad Amsterdam saranno presenti tanti ragazzi e ragazze che vivranno un’esperienza importate, formativa per il proprio cammino, mentre Rio è un appuntamento per un altro tipo di atleti, dalla dimensione internazionale già consolidata”.

Il DT Massimo Magnani entra nello specifico della selezione: “Il ricambio è sempre più accentuato, anche se, ovviamente, non ancora del tutto compiuto. Il lavoro di Stefano Baldini con i giovani sta dando frutti concreti, che consentiranno di lanciare più di un atleta in questo contesto. Mi piace, in particolare, sottolineare il fatto che quasi il 50% di questi atleti ha meno di 25 anni d’età, così come è significativo rilevare le tante prove dove avremo tre atleti a vestire l’azzurro. Nello sprint ci sarà Filippo Tortu, che può fare una esperienza formativa nei 100 metri, oltre che dare il suo apporto alla causa della staffetta veloce. Anche grazie ai duecentisti Faustino Desalu e Davide Manenti, il quartetto può ambire a risultati di rilievo (è sesto in Europa, ma per ora ancora fuori dai Giochi, ndr). Dispiace che non avremo atleti nell’asta e nel triplo: in quest’ultima specialità, Fabrizio Donato è rimasto vittima di un infortunio ieri a Rieti, ed in prospettiva olimpica è meglio cercare di evitare ulteriori problemi, mentre Daniele Greco cercherà nuove opportunità agonistiche da qui all'11 luglio; quello della cautela è un discorso applicabile anche a Marco Fassinotti nell’alto, mentre per Silvano Chesani i tempi di recupero dall’infortunio, proprio in prospettiva Rio, avevano cancellato in origine l’ipotesi di partecipazione agli Europei”. Sprinter a parte, doppi impegni (almeno a livello di iscrizioni) sono previsti per Jamel Chatbi (3000 siepi e 5000) e Veronica Inglese (i 10000 della giornata inaugurale e la mezza maratona della domenica).

“Nella prova su strada – prosegue Magnani – schiereremo i tre uomini (Meucci, La Rosa, Pertile) e una delle due donne (Anna Incerti) selezionati per Rio: è un test importante nella preparazione verso i Giochi, ma va anche detto che, con il supporto degli altri convocati, si potrà concorrere per una affermazione di squadra, da quest’anno finalmente conteggiata nel medagliere ufficiale. Valeria Straneo è stata iscritta, ma non prenderà parte alla manifestazione: il suo obiettivo è l’Olimpiade, e sta lavorando sodo per recuperare la miglior condizione”.  

Con le nuove regole, qualche altro nome potrebbe aggiungersi ai 75 già indicati. “Il metodo del target number (la chiamata diretta da parte della European Athletics, per determinare il numero di iscritti, ndr) potrebbe allargare la rosa: tra i più vicini alla selezione, il triplista Cavazzani e la lunghista Strati. Ove dovesse arrivare la chiamata, risponderemo tenendo presente in particolare età, condizione e piazzamento agli Assoluti”. Magnani conferma poi l’addensarsi di nuvole nere sul processo di acquisizione della cittadinanza da parte di Hannah Cunliffe (così come anticipato questa mattina da “La Gazzetta dello sport”): “Sì, sembra che, contrariamente a quanto apparso all’inizio, il trisnonno dell’atleta possa aver rinunciato alla cittadinanza italiana, cosa questa che allungherebbe i tempi per portarla in azzurro. Vediamo come evolverà la situazione, stiamo collaborando con il CONI e le autorità governative per definire il quadro nel minor tempo possibile”.

Intervento del DT del giovanile Stefano Baldini su Filippo Tortu, la pepita d’oro della velocità azzurra: “Abbiamo convenuto che questa potesse essere una esperienza importante – le parole dell’olimpionico di Atene 2004 – e ma l’obiettivo del ragazzo restano i Campionati del Mondo Junior di Bydgoszcz; su questi è stata costruita la sua stagione, ed è anche per questo che fino ad oggi non aveva preso parte a molte competizioni”.

Tra i selezionati, i due campioni europei di Zurigo 2014, Libania Grenot (oro nei 400) e Daniele Meucci (oro nella maratona), mentre la terza medagliata (la maratoneta Valeria Straneo), come detto, non si allineerà al via. Inevitabile la domanda sulle attese per i risultati da podio: “Per me – dice Magnani – ognuno punta alla sua, di medaglia, che significa riuscire a dare il meglio di sé in competizione. Ma è chiaro che ci aspettiamo ne arrivino”. “Mi auguro una più di Helsinki”, chiosa invece Giomi. Anche il caso doping che sta coinvolgendo Alex Schwazer finisce (correttamente) per essere oggetto delle domande della stampa: “Ma su questo – il commento del presidente – abbiamo già detto tutto quel che era possibile dire. Aggiungere altre parole in questa fase significherebbe contribuire a togliere spazio agli atleti che sono stati selezionati per l’Europeo”.

LA SQUADRA AZZURRA PER GLI EUROPEI AMSTERDAM 2016

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