Zurigo, semifinale per la Grenot

12 Agosto 2014

Promossi anche Chiara Bazzoni, Delmas Obou, Fabio Cerutti e Giordano Benedetti. Eliminata Caravelli nella semifinale dei 100hs (13.06).

Buone prestazioni in chiave italiana nella seconda sessione di gara dei Campionati Europei di Zurigo. Guadagnano la promozione alla semifinale dei 400 metri di domani sera Libania Grenot (51.90) e Chiara Bazzoni (52.19), imitate nei 100 metri al maschile da Delmas Obou (10.32, primato stagionale, vento nullo) e Fabio Cerutti (10.40, -0.4). Promosso negli 800 metri anche l'ottocentista Giordano Benedetti, con l'ultimo dei tempi di ripescaggio (1:48.29). Eliminati i discoboli Kirchler e Faloci, la quattrocentista Spacca e la lunghista Vicenzino. Fuori anche Marzia Caravelli, settima nella semifinale dei 100hs in 13.06 (-0.8). Domani seconda giornata di gare, con 21 azzurri impegnati nelle due sessioni. Al via, tra gli altri, i marciatori dei 20km e, nei 10000m, il vicecampione europeo della distanza Daniele Meucci.

LA CRONACA DELLE GARE

100hs
Finisce in semifinale l'Europeo di Marzia Caravelli. La friulana è settima in 13.06 (-0.8), crono che risulta appesantito di almeno un decimo dall'incertezza conseguente al contatto (lieve) dell'azzurra con la prima barriera. La partenza era stata in effetti piuttosto buona, ma l'azione, dopo il contatto con l'ostacolo, ha finito col perdere il ritmo. Quando l'azzurra è rientrata nei tempi giusti, era ormai tardi per sperare nel passaggio del turno. La francese Billaud (12.79) e la britannica Porter (12.63) firmano i migliori tempi di accesso alla finale.

10000m donne
La britannica Jo Pavey, 41 anni da compiere nel prossimo settembre, porta oltremanica il primo titolo delle donne, vincendo con un ultimo mille da 2:55 l'oro dei 10 chilometri in pista. Gara priva di sussulti, tattica come ogni finale che si rispetti: Pavey ha testa e gambe, e lo mette in evidenza nel momento giusto, fino a prendersi lo scetto europeo (32:22.39). Tutto francese il resto del podio: argento alla Calvin (32:23.58), ultima ad arrendersi alla Pavey, e alla Traby (32:26.03).

Peso uomini
La prima medaglia d'oro dei XXII Campionati Europei se la prende il tedesco David Storl, il bi-campione del mondo del peso (Daegu e Mosca), che vince con 21,41 confermando il titolo continentale conquistato due anni fa a Helsinki. Il lancio ammazza-gara arriva subito, al primo tentativo. Titolo conquistato e pratica archiviata. L'argento va allo spagnolo Borja Vivas (20,86), il bronzo all'eterno polacco Tomasz Majewski (20,83).

Lungo donne
Tania Vincenzino non ce la fa a superare lo scoglio delle qualificazioni.

Il miglior salto dell'italiana vale 6,22 (-0.6), a 22 centimetri dal limite necessario per centrare la finale (il 6,44 della slovena Djordjevic). Dopo un 6,17 d'esordio, un salto nullo, ed il 6,22 che fissa la classifica dell'italiana, ventesima nel computo complessivo delle due pedane. La miglior misura d'ammissione è quella della francese Eloyse Lesueur, capace di 6,72. In sei superano i 6,65 necessari per la promozione diretta.

800m uomini
Un pizzico di indecisione frena Giordano Benedetti, che deve ricorrere ai ripescaggi per guadagnare la semifinale. Il trentino ha un approccio alla gara piuttosto prudente, forse troppo prudente, a tal punto che ai 200 metri si ritrova in coda, e poi comincia una affannosa ricerca di un piazzamento a centro gruppo (sempre in posizione esterna). Sul rettilineo opposto a quello d'arrivo, l'azzurro produce una buona reazione, risalendo fino ad un passo dalle prime posizioni: ma non osa fino in fondo, facendosi chiudere la strada all'attacco dell'ultima curva dall'irlandese Murray. Nella curva e sul rettilineo finale Bendetti recupera posizioni, ma il terzo posto che vale la promozione diretta rimane nelle mani dello svedese Almgren, soli sette centesimi avanti all'italiano (1:48.22 contro 1:48.29; vittoria al polacco Ksczot, 1:47,92). Così, non resta che attendere l'ultima batteria, la quarta, per sperare nei tempi di recupero. Benedetti ce la fa per il rotto della cuffia, centrando l'ultimo dei posti a disposizione per il ripescaggio. Il più veloce è l'irlandese Mark English, 1:47.38. Semifinale in programma domani sera. 

Disco uomini
Brutto turno di qualificazione per i discoboli azzurri. Hannes Kirchler e Giovanni Faloci finiscono lontano dal cuore della prova (rispettivamente al ventiduesimo ed al 23esimo posto complessivo. Entrambi mancano l'appuntamento con la fettuccia dei 60 metri, la soglia dell'eccellenza continentale, fermandosi dalle parti dei 59. L'altoatesino trova al terzo lancio una miglior misura di 59,24 (serie: 58,48; 57,12; 59,24), mentre l'umbro si ferma a 59,04 nella seconda prova a disposizione (57,36 e 58,16 le altre due). In testa il tedesco Harting non manca un colpo: nel suo unico lancio, spara a 67,01. Uscendo dalla gabbia, è palese il suo disappunto.

100m uomini
Fabio Cerutti guadagna la semifinale di domani correndo in un discreto 10.40 (-0.4), e piazzandosi al quarto posto in batteria (il britannico Chambers è primo in 10.18).

Il torinese è bravo ad indovinare i tempi d'avvio (0.131 la reazione allo sparo) e a completare in maniera adeguata la fase di accelerazione. Nel finale, resiste al lettone Arajs (10.41), scavando il solco minimo sufficiente a guadagnare la promozione. Delmas Obou imita il compagno di nazionale, terminando al quarto posto con un ancor più signiricativo 10.32 (primato stagionale; vento nullo, 0.153 il tempo di reazione). Buon avvio, e discreta fase lanciata, per la promozione alla semifinale alle spalle del britannico Aikines-Aryeeteey (10.19).I francesi guidano l'elenco dei migliori tempi: Jimmy Vicaut stampa 10.06 a prenotare il titolo continentale, Christophe Lemaitre si ferma un decimo dopo, a 10.16.

400m donne
Libania Grenot conquista agevolmente il passaggio alla semifinale, chiudendo la batteria al secondo posto, in 51.90. A vincere è la britannica Christine Ohuruogu, una delle avversarie più accreditate dell'azzurra (campionessa olimpica di Pechino e oro mondiale a Mosca), al traguardo in 51.40. Buon avvio della primatista d'Italia, che trascina con sé la Ohuruogu; la britannica sfrutta il punto di riferimento, e si presenta nettamente davanti sul rettilineo conclusivo. La prova è di fatto conclusa, perchè le altre, a cominciare dalla russa Zadorina (52.57 finale), sono lontane. Chiara Bazzoni è brava a siglare lo stagionale (52.19), a soli 13 centesimi dal primato personale (il 52.06 realizzato lo scorso anno a Mersin). Il quinto posto della batteria non vale la promozione diretta, ma il crono è sufficiente per rientrare nel gruppo di recuperate per la semifinale. Chiude il conto italiano Maria Enrica Spacca, sesta nella quarta batteria in 53.41 (eliminata). L'ucraina Zemlyak firma il miglior tempo (51.16) davanti alla Ohuruogu, Grenot è settima, Bazzoni dodicesima. Semifinale domani pomeriggio, alle ore 19.06.

VIDEOLE FOTO DELLA CONFERENZA STAMPA 

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