Zenoni record a Londra, Iapichino seconda
19 Luglio 2025Fantastica Marta Zenoni in Diamond League a Londra. La mezzofondista azzurra firma il record italiano del miglio con 4:17.16 e centra un eccellente quinto posto: superato il 4:21.51 indoor di Sinta Vissa e il 4:23.29 all’aperto di Gabriella Dorio del 1980. Gran personale anche nel passaggio ai 1500: 3:59.2. Anche Gaia Sabbatini (undicesima) sotto il precedente record italiano del miglio con 4:19.83. Bellissima sfida nel lungo: Larissa Iapichino è seconda, vola a 6,92 all’ultimo salto (-0.5) a un soffio dal 6,93 (-0.6) della tedesca Malaika Mihambo. Al maschile è quarto Mattia Furlani con 8,05 (+0.4).
MARTA, MAI COME OGGI - Eccola qua, la giovane fuoriclasse che dieci anni fa ci aveva impressionato da ragazzina. È la migliore Marta Zenoni di sempre ed è un spettacolo vederla combattere con le atlete africane, terza fino alla curva conclusiva di una delle tappe più prestigiose della Wanda Diamond League, poi ottima quinta sul traguardo, resistendo alla fatica degli ultimi cento metri. L’aveva messo nel mirino, questo appuntamento londinese, per concretizzare il suo periodo d’oro. Il record lo sentiva nelle gambe. I due recenti sub-2 minuti negli 800 metri potevano ampiamente far presagire una prova competitiva ma probabilmente non fino a questo punto. Subito nel gruppetto delle inseguitrici di una scatenata Tsegay, e sempre concentrata, decisa negli appoggi a terra. La grinta di chi non ha mai mollato. I passaggi della portacolori Luiss: 1:03.2 ai 400, 2:07.0 agli ‘otto’, 3:10.7 al 1200, un 3:59.2 mai corso prima nei 1500 (PB fino a oggi il 4:01.52 al Golden Gala di quest’anno). Può essere felice anche Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre), sulla strada del ritorno, a testa altissima in Diamond League nella prova dominata dell’etiope Gudaf Tsegay con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 4:11.88, davanti all’australiana Jessica Hull (4:13.68) e all’irlandese Sarah Healy (4:16.26).
IAPICHINO A UN SOFFIO DALLA VITTORIA - Salta in testa al terzo turno (6,82), consolida al quarto (6,89), Mihambo la supera al quinto (6,93) riemergendo da un primo balzo abbozzato e da tre nulli. Si decide tutto nella Final 3, con pedana ormai asciutta: la tedesca non si migliora, Larissa Iapichino sì, e manca davvero un nulla per prendersi la vittoria e farsi il miglior regalo per il compleanno festeggiato ieri. Ma la fiorentina delle Fiamme Oro quando conta è sempre lì, a giocarsi lo scettro, ancora una volta nei turni conclusivi come a Madrid in ‘Coppa Europa’. Terza è la francese Hilary Kpatcha con 6,86, quarta la statunitense Claire Bryant (6,78), tutte probabili rivali a Tokyo, Mondiali, settembre, quando la leonessa azzurra non aspetta altro che ruggire.
FURLANI QUARTO - Sulla pedana bagnata del primo pomeriggio c’è invece il quarto posto per Mattia Furlani. Nei primi tre salti, complice la pioggia, il campione del mondo indoor del lungo resta al di qua degli otto metri (7,91, 7,61, 7,83). È al quarto turno che riesce a trovare la miglior misura di giornata, l’8,05 (+0.4) con cui guadagna una posizione sullo svizzero Simon Ehammer. Non è abbastanza, però, per approdare nella Final 3 che comunque non cambia le carte in tavola: successo per il giamaicano Wayne Pinnock (8,20/+0.2) davanti al greco Miltiadis Tentoglou (8,19/+0.9) e all’altro jam Carey McLeod (8,10/+0.2).
IN PISTA: ALFRED WORLD LEAD 21.71 - Un lanciato sensazionale, quello di Julien Alfred (Saint Lucia) alla world lead dei 200 metri in 21.71 (-0.6). Nei 100, mai in discussione il successo di Oblique Seville, unico (ampiamente) sotto i dieci secondi con 9.86 (-0.6) mentre il campione olimpico Noah Lyles (Usa) non fa meglio di 10.00. Il pubblico da sogno dello stadio di Londra (sold out da settimane) può applaudire la doppietta ‘brit’ dei 400: Charles Dobson 44.14, Matthew Hudson-Smith 44.27. Femke Bol (Olanda) sempre padrona dei 400 ostacoli (52.10). Spettacolari gli 800 con il keniano Emmanuel Wanyonyi che non si fa impensierire dall’assalto di Marco Arop e sfrutta le vie interne lasciate libere dal canadese per riportarsi in testa (1:42.00), quando invece al femminile i seguaci della Regina possono scaldarsi con l’1:56.74 della loro Georgia Hunter-Bell a un decimo dalla world lead. Adrenalina pura anche nei 1500 con la volata comandata da Phanuel Koech (Kenya, 3:28.82) sul britannico Josh Kerr (3:29.37). Etiopia+Etiopia nei 5000 con Medina Eisa (14:30.57) e Fantaye Belayneh (14:30.90).
IN PEDANA: ALEKNA 71,70 - Nessuno aveva mai scagliato il disco così lontano in Diamond League: il 71,70 del lituano Mykolas Alekna è uno dei principali lampi dell’happening londinese. Sconfitta l’ucraina primatista del mondo dell’alto Yaroslava Mahuchikh (quarta 1,93), l’unica a 1,96 è la britannica Morgan Lake. In quattro a 4,73 nell’asta: averlo realizzato alla seconda prova, e non alla terza, premia Olivia McTaggart (Nuova Zelanda).
naz.orl.
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