Weissteiner, a Toro sognando Pechino



Dire che il 2007 sia stato il suo miglior anno d'atleta, non significa affidarsi ad un giudizio affrettato. La medaglia di bronzo dei 3000 metri indoor, il record italiano assoluto della distanza (8:44.81), la finale mondiale dei 5000 a Osaka, il primato personale sui cinque chilometri successivamente portato a ridosso dei 15 minuti (15:02.65 in settembre a Berlino). Con un bottino del egenere, Silvia Weissteiner può a ragione dirsi più che soddisfatta dell'anno che si avvia a conclusione. "Sono stati dodici mesi davvero importanti per me, è vero", dice al telefono dalla sua casa di Vipiteno, alla vigilia dell'impegno nel campionato europeo di cross di Toro (Spagna, in programma domenica). Dove viene indicata tra le possibili protagoniste della giornata. "Ma io nel cross non posso essere considerata un'atleta di vertice. Non mi sono mai trovata bene nel fango, quando le spinte non trovano un appoggio costante. Corro le campestri perché, come dice il mio allenatore Ruggero Grassi, qui si impara a soffrire; e, ve lo giuro, io soffro davvero tanto!". Allora non dobbiamo attenderci nulla di speciale da Silvia Weissteiner agli Europei di cross? "No, intendiamoci, la forma è buona. Sto molto bene, anche se non come nel dicembre dello scorso anno, quando la preparazione era stata diversa, finalizzata all'appuntamento casalingo di San Giorgio su Legnano. Quest'anno ho smesso molto più tardi di correre in pista, ed in ottobre sono stata anche fermata dai soliti malanni di stagione. Insomma, sono indietro nella preparazione, anche se in condizioni che definirei più che soddisfacenti. Il mio obiettivo è piazzarmi tra le quindici, e aiutare la squadra nella ricerca di un buon piazzamento". Quella di Toro che tipo di gara sarà? "Credo che saranno avvantaggiate le atlete forti muscolarmente. Ho saputo che sul percorso sono stati messi parecchi ostacoli naturali, dei tronchi, da superare lungo tutti e 8 i chilometri di gara. In allenamento ho provato ad adattarmi, ma devo ammettere che non ho ottenuto risultati particolarmente esaltanti. Bene per le siepiste, e quindi bene anche per noi, visto che ne abbiamo tre in squadra". Proviamo ad andare oltre l'Europeo di cross. Il 2008 è l'anno dei Giochi Olimpici, l'appuntamento di una vita per ogni atleta. "Quello è ovviamente il vero obiettivo, tutta la mia stagione sarà incentrata nella ricerca della miglior forma per l'Olimpiade. Quest'anno sono arrivata in finale ai Mondiali di Osaka, quindi è chiaro che io abbia l'ambizione di ripetermi. Certo, non sarà facile, perché ogni gara è diversa dall'altra, e quindi non è detto che a Pechino le cose andranno come in Giappone. Ma io spero che sia così, ho visto che le gare tattiche mi consentono di esprimermi al meglio: a Osaka, in batteria, ho corso l'ultimo mille in 2:49, chiudendo in un buon 15:15. L'altro obiettivo della stagione è di risucire a scendere al di sotto dei 15 minuti nei 5000 metri. Non so quanto al di sotto, mi basta solo vedere il mio risultato cominciare per 14...". E prima dell'Olimpiade? Ripeterai il fortunato passaggio nelle indoor? "Cero, voglio tornare a cimentarmi nei 3000 al coperto, dopo la bella esperienza di quest'anno. Correrò all'esordio in un meeting internazionale (forse a Stoccarda, il 2 febbraio, ndr), poi ai Campionati Italiani Assoluti di Genova e, se le cose andranno per il verso giusto, ai Mondiali di Valencia". Novità in vista? "No, nulla di particolare, l'unica potrebbe riguardare il mio tesseramento (è quasi fatta per il passaggio alla Forestale, ndr): attendo notizie a giorni, ma dovrebbe essere tutto a posto. Per il resto, va bene così. Vipiteno è il mio ambiente, qui vivo l'atletica come mi piace. Siamo un bel gruppo, con Agnes Tschurtschenthaler e Michela Bonessi, sotto la regia di Grassi. La neve? No, non è mai stato un problema. E poi, a Vipiteno, non è che nevichi poi così tanto...". Marco Sicari Nelle due foto, Silvia Weissteiner agli Euroindoor di Birmigham del marzo scorso (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)


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