Warholm lancia la Diamond League

26 Aprile 2025

Nella prima tappa di Xiamen, il norvegese alla migliore prestazione mondiale dei 300hs in 33.05. Kipyegon sfiora il record dei 1000, Chebet batte Tsegay, Duplantis 5,92. Osakue settima nel disco
La prima tappa della Wanda Diamond League a Xiamen parte con la migliore prestazione mondiale del norvegese Karsten Warholm nell'ultima gara della serata cinese, i 300 metri ostacoli in 33.05 (precedente 33.26 dello stesso Warholm). Niente primato del mondo sui 1000 metri per la keniana Faith Kipyegon (2:29.21). L'appuntamento che inaugura il massimo circuito internazionale si chiude con cinque migliori prestazioni mondiali stagionali e otto record del meeting. Nel disco l'azzurra Daisy Osakue è settima (60,25), vince l'olimpionica Valarie Allman con 68,95. Successi per Beatrice Chebet nei 5000 metri (14:27.12), l'etiope Samuel Firewu nei 3000 siepi (8:05.61), Armand Duplantis nell'asta (5,92), Yaroslava Mahuchikh nell'alto (1,97), l'olandese Jessica Schilder nel peso (20,47), il botswano Bayapo Ndori sui 400 (44.25), lo statunitense Cordell Tinch nei 110 ostacoli (13.06/+0.3), il sudafricano Akani Simbine sui 100 metri (9.99/+0.2), la statunitense Anavia Battle sui 200 (22.41/+0.4) e il cinese Zhang Minkgun nel lungo (8,18/-0.5). Nelle due gare non-Diamond League vincono la greca Elina Tzengko nel giavellotto (64,75) e il giamaicano Jordan Scott nel triplo (17,29).

WARHOLM MONDIALE. Ultima gara in programma, primo record della Diamond League edizione 2025. La novità dell'ufficializzazione dei 300 metri ostacoli come specialità del circuito trova la miglior risposta nell'acuto di Karsten Warholm che supera se stesso in 33.05, togliendo ventuno centesimi alla migliore prestazione mondiale di 33.26 da lui firmata a Oslo il 4 giugno 2021. Il più vicino al norvegese chiude a quasi un secondo, 33.98 del brasiliano Matheus Lima.

OSAKUE SETTIMA. Nella serata all'Egret Stadium, palcoscenico cinese per la prima tappa stagionale del circuito dei diamanti, l'azzurra Daisy Osakue è settima nel disco: la primatista italiana trova la miglior misura al terzo lancio (60,25) dopo l'apertura con 58,64 e un primo progresso al secondo turno (58,93), prima di concludere con due nulli. Vince la favorita statunitense Valarie Allman con un ottimo 68,95, davanti alla cubana Yaimé Pérez (66,26) e all'altra discobola USA Laulauga Tausaga (64,91) che ai Mondiali di Budapest sorprese proprio la Allman conquistando un inattesa medaglia d'oro.

KIPYEGON VICINA ALL'IMPRESA. Non arriva il primato del mondo nell'annunciato tentativo di Faith Kipyegon sui 1000 metri, ma la keniana corre da par suo e realizza la terza prestazione di sempre in 2:29.21 (1:59.69 agli 800 metri), a sei centesimi dal personale e a ventitré dal record mondiale della russa Svetlana Masterkova. Dietro la Kipyegon, primato d'Oceania per l'australiana Abbey Caldwell (2:32.46). Nei 5000 della sfida tra la campionessa olimpica Beatrice Chebet e la primatista mondiale Gudaf Tsegay, prevale senza discussioni la keniana, che a 200 metri si sfila dal gruppo (due keniane, sei etiopi) con un cambio di passo che non lascia speranze alle avversarie (ultimo 200 in 27 secondi) e chiude con la miglior prestazione mondiale stagionale (e primato del meeting) di 14:27.12 (ai 3000 8:38.38). Dietro la keniana, a debita distanza, la Tsegay (14:28.18) e altre cinque etiopi (tre al personal best). Record d'Oceania (il secondo della serata cinese) per l'australiana Rose Davies (nona in 14:40.83). Perde in volata Soufiane El Bakkali: il marocchino iridato e oro olimpico dei 3000 siepi cede già sul rettilineo opposto alla freschezza dell'etiope Samuel Firewu, che s'invola sul traguardo alla miglior prestazione mondiale stagionale di 8:05.61, togliendo il record del meeting proprio a El Bakkali, che arriva secondo in 8:06.66.

DUPLANTIS 5,92. Dopo la vetta di un anno fa (6,24) oggi Armand Duplantis non ha trovato le condizioni per salire a un altro record mondiale. Lo svedese ha fallito tre tentativi a 6,01 dopo essere volato oltre i 5,92 con una luce molto ampia tra sé e l'asticella. Dietro Mondo, il greco Karalis e l'olandese Menno Vloon (entrambi a 5,82). A Yaroslava Mahuchikh è sufficiente l'1,97 nel salto in alto al primo tentativo per superare la coppia delle australiane e stavolta Eleanor Patterson ha la meglio su Nicola Olyslagers (entrambe 1,94). Per l'ucraina tre errori a 2,03, misura sbagliata nettamente. Primato del meeting anche nel peso donne con il lancio d'apertura dell'olandese campionessa europea Jessica Schilder (20,47), che batte l'iridata Chase Jackson (20,31) e la cinese Gong Lijiao (19,62). Solo quinta la canadese iridata indoor Sarah Mitton (19,23). Nei 400 metri il botswano Bayapo Ndori resiste al ritorno del campione del mondo indoor Chris Bailey e si impone sfiorando il primato mondiale stagionale in 44.25 (altro record del meeting), precedendo lo statunitense di due centesimi (tuttavia al personale in 44.27). Quinto il belga campione d'Europa 2024 Alexander Doom, buon rientro dopo lungo stop in 44.92. 

SORPRESE. Serata non felice per Grant Holloway: l'olimpionico dei 110hs incoccia in due ostacoli in avvio, sull'ultima barriera non trova la fluidità e chiude rialzato in 13.72, per la seconda sconfitta consecutiva. Vince l'altro statunitense Cordell Tinch, al primato mondiale stagionale in 13.06 (vento +0.3) davanti al giapponese Muratake (13.14) e al cinese Liu Junxi (personale in 13.24). Non è solo Holloway a non rispettare il pronostico sugli ostacoli. La favorita dei 100 con le barriere alte Grace Stark commette lo stesso errore e perde di cinque centesimi dalla giamaicana due volte iridata Danielle Williams (12.53/-0.2). Va ancora peggio alla primatista mondiale dei 60hs Devynne Charlton, che colpisce il secondo ostacolo e finisce la gara anzitempo. Serata "no" anche per la svizzera Mujinga Kambundji nei 200 metri: termina la benzina all'ingresso in rettilineo e chiude ultima in 23.51. Davanti, record del meeting per la sprinter USA Anavia Battle (22.41 con vento +0.4) che supera nettamente una Shericka Jacson ancora in rodaggio dopo l'infortunio della scorsa stagione (22.79).

SIMBINE VA FORTE. Sprint maschile a Akani Simbine, che dimostra anche in Cina di essere l'uomo più in condizione del momento nel settore sprint puro, dopo il 9.90 di Gaborone. Vince in 9.99 (+0.2) con un metro abbondante sul keniano Omanyala (10.13). L'oro olimpico dei 200 metri Letsile Tebogo non trova la miglior giornata (settimo in 10.20), così come Christian Coleman (quarto in 10.18, stesso tempo dell'australiano Kennedy). Il lunghista cinese Zhang Mingkun è l'unico beniamino locale a imporsi con 8,18 (-0.5): va in testa al quinto salto e beffa l'australiano Liam Adcock (8,15). Nelle gare non-Diamond, ben quattro primati del meeting in serie nel giavellotto donne per la greca oro europeo 2022 Elina Tzengko (64,75, terza prestazione mondiale stagionale) e successo del triplista giamaicano Jordan Scott con 17,29 davanti al vicecampione del mondo indoor Zhu Yaming (17,03). Tra una settimana (sabato 3 maggio) si resta in Cina, a Keqiao, per la seconda tappa del circuito.

Marco Buccellato

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