Vince sempre Jacobs: 6.50 a Liévin

17 Febbraio 2022

Terzo successo su tre gare per il campione olimpico che nei 60 in Francia supera gli americani Charleston (6.52) e Hall (6.57). Quarto Omanyala (6.57), quinto Baker (6.59). Ingebrigtsen record del mondo: 3:30.60 nei 1500

di Nazareno Orlandi

Tre su tre. Vince ancora, il campione olimpico. E sempre con tempi di assoluto valore nei 60 metri. Marcell Jacobs timbra anche il meeting di Liévin, in Francia, sfrecciando in 6.50 nella tappa Gold del World Indoor Tour, il principale circuito di meeting mondiali. L’azzurro delle Fiamme Oro si mette alle spalle tutti i rivali americani, a partire da Cravont Charleston, secondo in 6.52, ed Elijah Hall (6.57, terzo). Battuto anche lo sprinter keniano da 9.77 nei 100 Ferdinand Omanyala (6.57, quarto) e il bronzo iridato in carica Ronnie Baker (Stati Uniti), quinto in 6.59. Dopo aver corso in totale controllo la batteria (miglior tempo con 6.53), in finale il re di Tokyo sfiora lo stagionale di un centesimo e si conferma su tempi eccellenti, a tre centesimi dal suo record italiano di 6.47 dello scorso anno, quando manca ancora un mese all’appuntamento clou dei Mondiali indoor di Belgrado (19 marzo). È il terzo successo di fila, dopo il 6.51 di Berlino e il 6.49 di Lodz. E tra dieci giorni, domenica 27 febbraio, sarà in pista al Palaindoor di Ancona, agli Assoluti indoor, per la prima uscita in Italia dopo gli ori olimpici nei 100 e nella 4x100.

PARLA JACOBS: "SEMPRE BELLO VINCERE, PARTENZA MIGLIORABILE" - “Soddisfatto? Nì. Finché si vince va sempre bene, è bello stare davanti soprattutto quando il livello degli avversari si alza. Ma oggi mi sentivo meglio rispetto alla scorsa settimana e pensavo di poter fare di più - le parole di Marcell Jacobs, rispondendo al telefono dalla Francia - È migliorabile la prima parte: stiamo lavorando tanto sulla tecnica della partenza, con il mio coach Paolo Camossi, e penso ancora troppo a cosa devo fare. Questo un po’ mi blocca. Ero pesante allo sparo, dovevo rimanere più decontratto. Nella seconda parte di gara mi sono visto meglio. Però l’importante era tornare a vincere, in queste prime gare da campione olimpico: vedere la mia immagine su tutti i cartelloni promozionali di Liévin è stato veramente ‘figo’, me lo sono guadagnato con il sudore ed è una motivazione per andare ancora più forte. Tra dieci giorni sarò ad Ancona per onorare il campionato italiano: la pista è veloce e io, per una volta, non voglio pensare al crono, come invece ho fatto troppo in queste tre gare. E magari uscirà fuori qualcosa di importante. Conta soltanto arrivare in forma tra un mese ai Mondiali di Belgrado, ma se la media delle mie tre finali è 6.50 per il momento va più che bene”. 

INGEBRIGTSEN RECORD - Che fenomeno, Jakob Ingebrigtsen. Il norvegese campione olimpico schianta il primato del mondo dei 1500 indoor con il tempo di 3:30.60. Superato il 3:31.04 dell'etiope Samuel Tefera corso a Birmingham nel 2019. È devastante il 21enne, davanti agli oltre cinquemila spettatori dell’arena nel nord della Francia: firma il suo primo record mondiale assoluto, un anno dopo il 3:31.80 del record europeo su questa stessa pista. Nel faccia a faccia, Jakob schianta Tefera, il precedente titolare del primato (secondo in 3:33.70) con un sontuoso forcing finale avviato già ai -500 metri, e per la stagione all’aperto può pensare seriamente al record di Hicham El Guerrouj (3:26.00). Fallisce l’altro tentativo di primato della serata, quello sferrato dall’etiope Selemon Barega nei confronti del keniano Daniel Komen nei 3000 (7:24.90): Barega chiude secondo in 7:30.66, bruciato dal connazionale Lamecha Girma (7:30.54).

GLI ALTRI ITALIANI - Niente da fare, eliminate in batteria nei 60hs Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro), quinta nella seconda batteria con 8.23, ed Elisa Di Lazzaro (Carabinieri), sesta nella stessa ‘race’ con 8.29. La più veloce del primo round, la francese Laeticia Bapte (8.03). Nell’asta, 4,20 per Roberta Bruni (Carabinieri), misura superata al primo tentativo: poi tre errori a 4,40 per la primatista italiana che termina al nono posto. Nel miglio, dodicesimo posto con 4:33.84 per Giulia Aprile (Esercito), in parte condizionata dalla caduta dell’etiope Gudaf Tsegay nelle battute iniziali che ha costretto allo slalom tutte le atlete che la seguivano. Per la stessa Tsegay, arrivederci ai sogni di primato del mondo: resta comunque la vittoria con 4:21.72. Catalin Tecuceanu (Silca Ultralite Vittorio Veneto) sfiora il primato personale negli 800 indoor, chiudendo la finale B al secondo posto con 1:47.48, a cinque centesimi dal tempo di due settimane fa a Ostrava. Per il mezzofondista che ha ottenuto nello scorso novembre la cittadinanza italiana c’è la quarta piazza complessiva, considerando anche la finale A vinta in 1:46.29 dallo spagnolo Mariano Garcia.

WORLD LEAD - In una splendida edizione del Meeting Hauts-de-France Pas-de-Calais piovono migliori prestazioni mondiali dell’anno: nei 3000 femminili per merito dell’etiope Dawit Seyaum che diventa la terza di sempre su questa distanza con 8:23.24, nei 60hs per lo statunitense primatista del mondo Grant Holloway (7.35), negli 800 per la giamaicana Natoya Goule con 1:58.46, nell’asta per la russa Anzhelika Sidorova (4,85), nel triplo per il cubano Lazaro Martinez con 17,21, nei 2000 metri per l’etiope Samuel Zeleke (4:57.00).

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