Tutti per Alessio: Pagliarini record, Derkach 14,25

21 Gennaio 2023

Al Memorial Giovannini di Ancona la sedicenne marchigiana migliora il limite italiano U18 nei 60 (7.38), vince Siragusa con il PB eguagliato di 7.30, exploit di Tardioli (6.64). La triplista già in forma, MPI U23 dei 60hs per Guarriello (8.10)

di Nazareno Orlandi

Fosse ancora qui, questo articolo lo avrebbe scritto lui. Il Memorial Giovannini al Palaindoor di Ancona offre un vivace pomeriggio di atletica nel ricordo di Alessio, grande amico e stimato collega, scomparso troppo presto a soli quarant’anni. I risultati non mancano, nel “suo” Palaindoor: due migliori prestazioni italiane giovanili, quella U18 di Alice Pagliarini nei 60 (7.38 dopo averla già battuta con 7.39 in batteria) e quella U23 di Giulia Guarriello nei 60hs (8.10), e poi il decollo di Dariya Derkach a 14,25 nel triplo a un centimetro dal personale indoor, nei 60 l’exploit di Junior Tardioli (6.64) e il 7.30 di Irene Siragusa (PB eguagliato). Da sottolineare anche il 47.00 con cui Simone Barontini si migliora nei 400, il progresso di Eloisa Coiro negli 800 al coperto con 2:03.38, il ritorno di Stefano Sottile a 2,20 nell’alto. Tutti per Alessio. Che sembra ancora impossibile non sia più con noi.

RECORD - I giovani, proprio loro, quelli che avrebbero esaltato la sua penna, la sua voce e la sua sensibilità. Due prestazioni da record nelle categorie giovanili celebrano Alessio Giovannini nella seconda edizione del Memorial a lui intitolato. Era marchigiano, Alessio, colonna della comunicazione FIDAL che da quattro anni ci manca tantissimo, ed è marchigiana anche Alice Pagliarini, da oggi l’under 18 italiana più veloce di sempre: due lampi, un 7.38 in finale, a un’ora dal 7.39 della batteria, le regalano la migliore prestazione italiana U18, frutto di due volate eleganti ed efficaci che le consentono di superare il 7.44 siglato lo scorso anno sulla stessa pista dalla lombarda Ludovica Galuppi. Per la sprinter dell’Atletica Fano Techfem, 17 anni da compiere il 1° marzo e già quinta agli Europei U18 di Gerusalemme nei 100 nonché medaglia d’oro all’Eyof, è un miglioramento di otto centesimi rispetto al 7.46 della scorsa settimana e un risultato che la proietta anche al terzo posto alltime tra le U20 italiane, dietro soltanto al 7.35 di Vincenza Calì del 2002 e al 7.36 di Zaynab Dosso del 2018. L’altro tempo da record del bel pomeriggio organizzato al Palaindoor dalla famiglia di Alessio e da FIDAL Marche è l’8.10 di Giulia Guarriello nei 60hs: in finale la mantovana dell’Atletica Guastalla Reggiolo, già in palla con 8.17 in batteria, supera dopo dodici anni la migliore prestazione italiana U23 di Giulia Pennella (8.13) e firma un progresso di nove centesimi sul primato personale rispetto all’8.19 di sette giorni fa. Diventa così la settima azzurra della storia in questa specialità. In crescita anche Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) con un doppio 8.17 in batteria e finale.

TARDIOLI BOOM, SIRAGUSA C’È - Oltre a Pagliarini, il cui risultato è certamente da leggere in prospettiva, lo sprint azzurro scopre un nome nuovo ad Ancona: è il non ancora ventenne umbro Junior Tardioli (8-4-2003), appena entrato nella categoria U23 a dispetto del… nome di battesimo. Sorprende soprattutto la notevole fase lanciata di Tardioli, velocista della società 'Educare con il movimento', che si porta a un significativo 6.64 a un solo centesimo dallo standard di iscrizione per gli Europei indoor di Istanbul, sforbiciando altri sette centesimi al personale: ora la MPI U23 di Filippo Tortu (6.58) è lontana soltanto sei centesimi. È suo il trofeo, davanti a Francesco Sansovini (Olimpus San Marino Atletica, 6.68), Andrea Federici (Atl. Biotekna, 6.71) e Giovanni Galbieri (6.76, in batteria 6.70). Al femminile, è Irene Siragusa a meritarsi il successo nel Memorial, peraltro con ottima impressione nel doppio turno: la velocista dell’Esercito pareggia dopo tre anni il primato personale di 7.30, dopo aver mandato un primo squillo in batteria con 7.35. In evidenza anche Johanelis Herrera (Aeronautica) con 7.34 in finale dopo il 7.35 del primo round, Costanza Donato (Bracco Atletica) al PB di 7.37, terza davanti a Pagliarini (quarta), poi Ilenia Angelini (Asa Ascoli Piceno) quinta con il personale di 7.42.

DERKACH PER DUE - Il debutto è di qualità per Dariya Derkach. La saltatrice dell’Aeronautica, riscaldata dal 6,17 nel lungo, preme sull’acceleratore nel “suo” triplo: il volo a 14,25 manca per un solo centesimo il primato personale indoor stabilito su questa pedana lo scorso anno agli Assoluti. Avvio da 13,97, poi il salto migliore al secondo turno, quindi una rinuncia e tre nulli. Non è lontano lo standard per gli Euroindoor (14,32). Tra gli uomini, segnali di fiducia per il saltatore in alto Stefano Sottile (Fiamme Azzurre) che sotto gli occhi di Gimbo Tamberi ritrova i 2,20 alla prima prova e poi si ferma con tre errori a 2,25: lo seguono Christian Falocchi (Fiamme Oro, 2,18) ed Eugenio Meloni (Carabinieri, 2,15). Nel triplo, prima piazza per Simone Biasutti (Fiamme Gialle) con 16,38, vittoria nel lungo per Jacopo Quarratesi (Atl. Livorno) con 7,53, nell’asta 5,20 per Alessandro Sinno (Aeronautica). 

BARONTINI A 400 - In onore di Alessio, non poteva mancare la fiammata di Simone Barontini, un altro marchigiano doc, orgoglioso della sua terra quanto il giornalista originario di Pieve Torina (Macerata). All’esordio stagionale nei 400, l’ottocentista delle Fiamme Azzurre, settimo agli Europei di Monaco, sfodera un super finale in rimonta sulla pista dei suoi allenamenti e sigla il personale con 47.00, meglio di quanto fatto all’aperto su questa distanza nel 2019 (47.20). Superati Riccardo Meli (Fiamme Gialle, 47.38) e Matteo Raimondi (Pro Sesto Atl. Cernusco, 47.53). Tra le donne, sugli scudi Alessandra Bonora (Bracco Atletica) con il personale indoor di 53.38, davanti al 53.73 di Virginia Troiani (Cus Pro Patria Milano).

YES, COIRO - Autorevole Eloisa Coiro. Il primo 800 dell’anno conferma i passi in avanti della scorsa estate per la romana delle Fiamme Azzurre, al traguardo con il personale al coperto di 2:03.38 nella gara lanciata da Virginia Troiani. Negli 800 al maschile si mette in luce Federico Riva (Fiamme Gialle) autore di 1:47.58 (PB indoor) in una distanza non sua, capace di staccare Joao Bussotti (Esercito, 1:48.52) nel giro conclusivo. Nei 3000 femminili, assolo per Valentina Gemetto (Dk Runners Milano) che scende a 9:09.85.

TANO 7.79 - Continua il momento favorevole di Leonardo Tano (Atl. Meneghina) che oltre alla celebre parentela (papà Rocco Siffredi) si fa notare soprattutto per i risultati in pista, sempre più interessanti nei 60hs. Il 23enne ostacolista con la doppia cittadinanza italiana e ungherese (ha vestito la maglia dell’Ungheria negli eventi internazionali delle categorie giovanili) sfreccia in un promettente 7.79 in batteria, otto centesimi meglio di quanto fatto la scorsa settimana, e poi si aggiudica la finale con il crono di 7.82.

IL RICORDO - “Con le sue interviste riusciva a far uscire la passione, la gioia, la delusione e i sogni degli atleti. Si è fatto apprezzare da tutti”, le parole di Giuseppe Scorzoso, già presidente del Comitato Regionale FIDAL Marche che ha lavorato a lungo con Alessio, apprezzandone le capacità, la competenza e l’umanità. “Ringrazio la famiglia di Alessio che ha voluto questa manifestazione, e Marcello Magnani che ha dato il massimo per organizzare”, ha detto il presidente FIDAL Marche Simone Rocchetti. Francesco Giovannini, nipote di Alessio e ideatore della manifestazione, ha dato appuntamento alla prossima stagione: “Speriamo sia soltanto un punto di partenza per ricordarlo ogni anno qui, a casa sua”. Infine il saluto, commosso, del campione olimpico Gianmarco Tamberi: “Non gareggerò nella stagione indoor ma sono venuto a fare il tifo per tutti i ragazzi, spero che questo meeting possa crescere in memoria di Alessio”.

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Dariya Derkach (foto Montesano/organizzatori)


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