Trost regina d'Europa 1,98

13 Luglio 2013

Agli Europei under 23 di Tampere trionfo dell'altista azzurra. Bronzo di Gloria Hooper nei 200 metri e quarto Simone Falloni nel martello

di Alessio Giovannini

Alessia Trost è la campionessa europea under 23 di salto in alto. Oggi a Tampere (Finlandia), l'azzurra ha dominato la finale della rassegna continentale con una medaglia d'oro impreziosita da una misura importante: 1,98. Battute nell'ordine la lituana Airine Palsyte (1,92) e la russa Oksana Krasnokutskaya (1,90). Risultato che ne fa la terza italiana di tutti i tempi all'aperto al pari di Antonella Bevilacqua, alla quale, però, toglie la migliore prestazione italiana Promesse (1,95, il 13 settembre 1992 ad Oristano). Eguagliato pure il record dei Campionati detenuto dalla russa Svetlana Lapina dall'edizione 1999 di Goteborg. In Italia, invece, più in alto di lei hanno saltato solo Antonietta Di Martino (2,03 nel 2007) e Sara Simeoni (2,01 nel 1978). La 20enne pordenonese si mette così al collo il terzo oro internazionale di una carriera finora sfavillante che l'ha già vista campionessa del mondo under 18 nel 2009 a Bressanone per poi ripetersi ai Mondiali Juniores del 2012. La giovane saltatrice delle Fiamme Gialle, allenata da Gianfranco Chessa, si presentava in Finlandia da capolista mondiale stagionale indoor, in virtù dei 2 metri superati lo scorso 29 gennaio a Trinec. All'aperto finora non aveva mai saltato più di 1,92 e grazie all'odierno 1,98, si installa in quinta posizione nella graduatorie mondiali dell'anno.

12 SALTI - Come da copione, da 1,76 a 1,84 era stato tutto facile e perfetto per Alessia Trost. Ad 1,90, però, qualcosa si inceppa. Le due principali contendenti dell'azzurra, la lituana Palsyte e la russa Krasnokutskaya superano subito la misura. La Trost no. Il primo assalto slitta a causa della premiazione dei 200 metri femminili. Alessia torna in pedana e si immerge nella sua concentrazione. Rincorsa, ma abbatte in pieno l'asticella. Alla seconda la sfiora in fase di richiamo ed è un altro nullo. Le resta solo un tentativo che andando a vuoto la lascerebbe addirittura fuori dal podio. Respiri profondi, tensione palpabile sulla tribuna azzurra che esplode in un urlo liberatorio quando la Trost risolve finalmente la questione 1,90. Da qui, la gara cambia volto come quello, fierissimo, della giovane pordenonese che vola ad 1,92 e 1,94 senza la minima incertezza. Ad 1,94 alza bandiera bianca anche la Palsyte che tenta il tutto per tutto giocandosi inutilmente la terza prova ad 1,96. Alessia è già campionessa d'Europa, ma di fronte ha un'ultima sfida da vincere. Quella con la misura che fa la differenza. Un metro e novantotto centimetri. Tutto lo stadio fa il tifo per lei. Nullo il primo, idem il secondo. Il terzo è un arco di trionfo disegnato nel cielo, oggi azzurrissimo di Tampere. Alessia Trost è medaglia d'oro. Un oro che luccica dall'alto. Da segnalare anche l'ottavo posto di Chiara Vitobello. La lombarda della Bracco Atletica ben figura nella finale europea salendo a quota 1,87, a due centimetri dal personale.

SINCERITA' - Le parole di Alessia Trost hanno il suo sorriso: "Oggi era una lotta soprattutto con me stessa. Dopo i 2 metri indoor saltati questo inverno, all'aperto non ero ancora riuscita ad esprimermi su certe misure. Qui volevo ritrovare quelle sensazioni e dimostrarmi che potevo saltare in alto. Ad 1,90 è capitato quel momento di crisi, come l'1,88 della finale dei Mondiali Juniores dello scorso anno. E' quell'attimo fatidico della gara in cui secondo me si decide se può andare male o molto bene. Oggi è andata bene, poi fino ad 1,98 ha funzionato tutto come avrebbe dovuto e i miei salti sono tornati ad essere "sinceri" come avevo desiderato prima di partire per Tampere".

NONSOLOTROST: HOOPER BRONZO, FALLONI QUARTO - La penultima giornata degli Europei under 23 di Tampere (Finlandia) è illuminata dall'1,98 d'oro di Alessia Trost nel salto in alto.

Un'azzurra sul podio anche nei 200 metri: Gloria Hooper in 23.24 (-0.5). I lanci, invece, si rifanno grazie al bel quarto posto di Simone Falloni nel martello con il personale migliorato due volte fino a 72,43 e l'ottavo della collega di specialità Elisa Magni (62,96) nella prova femminile. Stesso piazzamento per Chiara Vitobello nell'alto (1,87) e Alessandra Lazzari nell'asta (4,25 PB). Domani la rassegna continentale si chiude, tra gli altri, con le finali di Claudio Stecchi nell'asta e Dariya Derkach nel lungo, per passare il testimone alle staffette 4x100 e 4x400.  

200m donne (FINALE) - Gloria Hooper e una medaglia di bronzo che è questione di prontezza. A dire il vero, la sprinter della Forestale è la meno scattante allo sparo dello starter (reazione in 0.204) e questo si riflette sulla sua curva da cui l'azzurra esce un po' arretrata rispetto alla linea delle migliori. Sul rettilineo, però, la Hooper si ritrova nel lanciato e riaggancia il podio ad un passo dal traguardo, buttandosi in avanti con la testa quanto basta per avere la meglio, 23.24 a 23.25 (-0.5), sulla britannica Nelson all'attacco dalla terza corsia. Oro in 22.92 alla britannica Jodie Williams, argento alla francese Lenora Guion Firmin 22.96. L'azzurra proprio un anno fa in Finlandia, agli Europei di Helsinki, aveva stabilito il personale: 22.95, risultato che le aveva poi permesso di partecipare ai Giochi Olimpici di Londra. La 21enne di genitori ghanesi, ma nata a Villafranca di Verona nel 1992, commenta così la sua prima medaglia individuale; nel 2011, infatti, agli Europei Juniores di Tallinn era stata argento con la 4x100. "Felicissima per la medaglia, un po' meno per il tempo. Speravo che fosse l'occasione buona per rifare il personale. Ho pagato la curva per poi dover premere l'acceleratore al massimo sotto la tribuna. Adesso voglio fare la mia parte in staffetta dove dovremo dare tutto e di più. La medaglia, oltre che alla mia squadra, la dedico al mio tecnico Renzo Chemello con un ringraziamento speciale al mio fisioterapista Alberto". Nota statistica: Hooper diventa la terza italiana a salire sul podio dei 200 metri agli Europei under 23 dopo Manuela Levorato, oro nel 1999, e Vincenza Calì, bronzo nel 2005.

MARTELLO uomini (FINALE) - Che fosse venuto qui con intenzioni serissime lo si era capito già dalla 70,17 della qualificazione. Ed oggi in finale Simone Falloni ha tirato fuori il meglio di sè. La serie di lanci più brillante della sua giovane carriera con un picco di 72,43 che vale 98 centimetri di primato personale e l'ottava prestazione Promesse all-time: 71,36 - 67,27 - 71,78 - 70,15 - 72,43 67,99. Al terzo turno, il martellista dell'Aeronautica quando si era già migliorato a 71,78, accarezza per un po' anche il sogno della medaglia di bronzo. Poi, però, arrivano le bordate degli avversari più accreditati e il confine per il podio diventano i 74 metri del francese Bigot (3°). Oro al bielorusso Makhrosenka 74,63 a argento all'ungherese Hudi 74,09. "Avrei preferito una medaglia - dichiara il 22enne di San Cesareo (Roma) - ma questo risultato è quello che cercavo da tempo. Ovvero l'occasione di mettermi finalmente in luce e far vedere, dopo tanti sacrifici e qualche problema fisico, che ci sono anche io e che posso crescere ancora. Ringrazio il mio club l'Aeronautica, la mia famiglia e il mio tecnico, il mitico Gino Brichese che mi sta insegnando tanto. Da due anni ho fatto la scelta di vivere in caserma ad Ostia per farmi allenare da lui. Ora ci vediamo la prossima settimana agli Assoluti di Milano per confermare quanto raggiunto qui a Tampere".

MARTELLO donne (FINALE) - Elisa Magni rischia di restare fuori dai tre lanci di finale, ma la tricolore assoluta invernale del 2013 riesce a trovare un 62,96 che le assegna l'ultimo posto disponibile.

Poi la toscana del CUS Parma, allieva di Riccardo Ceccarini, tenta di incrementare ulteriormente la sua misura e avvicinare il 63,50 del personale. Impresa non riuscita: la sua gara si chiude con due nulli e un 61,07. L'azzurra è ottava, a tre anni di distanza dalla finale dei Mondiali Juniores di Moncton che la vide settima classificata. Decima, invece, la piemontese Francesca Massobrio con il 61,42 del suo secondo lancio. Vittoria alla britannica Sophie Hitchon che sfodera un 70,72 "last minute" grazie al quale supera la slovena Spiler (69,69). Bronzo alla francese, figlia d'arte dei due primatisti del mondo, Alexia Sedykh (66,67).

ASTA donne (FINALE) - Alessandra Lazzari se la gioca fino in fondo al meglio delle proprie possibilità. L'astista della Libertas ARCS CUS Perugia in finale si arrampica al 4,25 del nuovo primato personale. Un progresso di 5 centimetri che la 22enne umbra scrive sul diario di questa trasferta insieme ad un posto tra le prime otto d'Europa. Per le medaglie, invece, è Russia contro Svezia con Angelina Zhuk-Krasnova che salta 4,70 e toglie il record dei Campionati all'illustrissima connazionale Yelena Isinbayeva (4,65 a Bydgoszcz 2003). Argento con 4,60 alla compagna di squadra Anzhelika Sidorova, mentre la svedese, primatista mondiale junior, Angelica Bengtsson è terza a quota 4,55.

5000m uomini (FINALE) - Michele Fontana prenota un posto in prima fila quasi fino a due giri dal termine e con intraprendenza si prende il compito di traghettatore del resto del gruppo. Purtroppo, quando la gara entra nel vivo, il lombardo dell'Aeronautica non riesce più a tenere il passo vertiginoso degli avversari. Sotto la tribuna così si scatena la volata e il norvegese Henrik Ingebrigtsen - con in corpo ancora la rabbia della caduta che in mattinata l'aveva messo fuori dai "suoi" 1500 metri - brucia tutti sul traguardo in 14:19.39. Fontana è tredicesimo, staccato, in 14:38.25.

100HS (semifinali) - Impresa difficile quella che aveva di fronte Silvia Zuin nella semifinale diretta. L'ostacolista della Vis Abano parte in maniera scattante (0.138), ma inoltratasi sulle barriere deve fare i conti con una concorrenza agguerritissima contro la quale avrebbe dovuto tirar fuori un tempo oltre il personale (13.71 nel 2012). L'azzurra finisce, invece, ottava in 13.98 (+0.3) con l'ultimo crono di recupero assegnato alla russa Bleskina (13.52). Per la cronaca, il titolo poi andrà alla norvegese Isabelle Pedersen, 13.12 (-0.1).

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Campionati Europei Under 23 - Tampere 2013
5^ giornata - giovedì 14 luglio
Gli azzurri in gara (orario italiano)

ore 12:30 Disco donne FINALE Ilaria Marchetti
ore 13:35 Lungo donne FINALE Dariya Derkach, Giada Palezza
ore 14:15 4x100 uomini (batterie) ITALIA Cattaneo-Basciani-Tortu-Galbieri
ore 14:40 1500m donne FINALE Giulia Viola
ore 15:20 Asta uomini FINALE Claudio Stecchi
ore 15:30 5000m donne FINALE Jessica Pulina, Laura Bottini
ore 16:05 4x100 donne FINALE ITALIA Gamba-Siragusa-Amidei-Hooper
ore 16:20 4x100 uomini ev. ITALIA
ore 16:30 Giavellotto donne FINALE Sara Jemai
ore 16:50 3000sc uomini FINALE Giuseppe Gerratana
ore 17:40 4x400 donne FINALE ITALIA Maffioletti-Zappa-Calcagno-Battaglia
ore 17:55 4x400 uomini FINALE ITALIA Incantalupo-Valentini-Lorenzi-Tricca

File allegati:
- RISULTATI/Results
- FOTO/Photos

Alessia Trost (foto Colombo/FIDAL)


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