Tricolore Allievi e scintille azzurre

18 Giugno 2014

Alla rassegna nazionale di Rieti (20-22 giugno) in azione i protagonisti degli EYOT di Baku. 23 under 18 italiani tra i primi 20 delle liste mondiali 2014.

di Raul Leoni

Per la 49esima edizione dei Tricolori Allievi si torna all’antico: era dal 1982 - all’epoca la sede era Salsomaggiore e Alessandro Lambruschini, classe ’65, una delle “vedette” di questa fascia di età – che la massima rassegna nazionale di categoria non si svolgeva ad inizio estate: non è invece una novità il “Guidobaldi” di Rieti che da venerdì 20 a domenica 22 giugno ospiterà la manifestazione per la quarta volta nelle ultime sette stagioni.

Il leit-motiv di questi campionati potrebbe essere “da Baku a Nanjing”: dopo l’exploit ottenuto in occasione degli Eyot in Azerbaijan – 17 qualificati ai Giochi giovanili e 10 medaglie complessive – il movimento vuole dimostrarsi competitivo, passando per una tappa fondamentale nel percorso di avvicinamento a Nanchino (l’atletica olimpica è in programma dal 20 al 26 agosto). Senza considerare che, nelle alchimie di un meccanismo orientato a contingentare il numero dei partecipanti più che alle gerarchie tecniche, dalla qualificazione olimpica sono rimasti esclusi alcuni prospetti interessanti della categoria. A leggere le liste continentali correnti sono 32 le presenze dei nostri ragazzi nei primi 10 europei dell’anno: in posizione di leader ci sono Nicole Reina (Cus Pro Patria Milano) nei 3000m e nei 2000m siepi, rispettivamente con 9:25.92 e 6:40.53, e Noemi Stella (Atl. Don Milani) nei 5000m di marcia (22:20.46). Al secondo posto figurano l’altro vincitore dei Trials europei, Filippo Tortu (Riccardi), 21.54 nei 200m, il toscano Yohannes Chiappinelli (Montepaschi Uisp Siena) nei 2000m siepi (5:48.06, ma miglior allievo con 8:55.46 sulla distanza canonica dei 3000m siepi e sulla quale è proiettato in ottica Mondiali juniores di Eugene), la primatista italiana dei 400m Ilaria Verderio (53.86, Pro Sesto Atl.)  e Stefano Sottile (Atl. Valsesia) 2.15 nell’alto. Mentre sul terzo gradino del podio virtuale ci sono Tobia Bocchi (Cus Parma) a 15.57 nel triplo, Elena Bellò (Atl. Vicentina) negli 800m (2:07.62, ma un PB di 2:06.42) – subito dietro c’è Chiara Ferdani (Spectec Duferco Carispezia, 2:08.00) - e la neo-primatista del martello Lucia Prinetti Anzalapaya (Decathlon Vercelli) con 67.62.

In prospettiva mondiale, ci sono non meno di 23 presenze azzurre tra i primi 20 delle liste stagionali: e che cosa voglia dire il dato statistico in prospettiva olimpica, lo scopriremo tra un paio di mesi a Nanjing. In ogni caso la valutazione della categoria in termini di consistenza tecnica non pare in discussione: le classi ’97 e ’98 sembrano destinate a segnare un’epoca nella storia degli “under 18” in Italia.

Sulla scorta dello storico primato allieve dei 400 metri (53.86, 33 anni dopo Nevia Pistrino), Ilaria Verderio è l’atleta più presente nelle liste di categoria: nella top-10 europea nei 200m, nei 400m e anche nei 400hs (60.27). E proprio quest’ultima è la prova scelta per Rieti dalla sedicenne milanese: un confronto che vedrà in pista anche la finalista di Baku Eleonora Marchiando (Atl.

Calvesi, 60.25) e la semifinalista dei Mondiali di Donetsk 2013, Rebecca Sartori (GA Bassano, 61.37 ma 61.05 lo scorso anno, nella rassegna iridata in Ucraina).  Tre presenze in Europa – 1500m, 3000m e 2000m siepi – anche per la citata Nicole Reina: l’obiettivo che le sta più a cuore, secondo il tecnico Giorgio Rondelli, è quel record delle siepi che l’italo-ucraina ha sfiorato più volte, ma tuttora resta in mano a Valeria Roffino dal 2007. Qui attenzione anche all’altra lombarda Federica Zenoni (Atl.Bergamo 59 Creberg), che alla primissima esperienza sulla distanza è diventata la quarta italiana di sempre (7:04.36).

In termini di duelli caldi, le scelte delle già ricordate Elena Bellò e Chiara Ferdani condizioneranno la temperatura del mezzofondo: 800m, 1500m o entrambe le prove? Idem per la velocità maschile, con Filippo Tortu (Atl. Riccardi Milano) e uno dei delusi di Baku, Diego Pettorossi (Sef Virtus Emilsider): potrebbero dividersi la leadership tra 100 e 200 metri oppure accettare lo scontro diretto sulla distanza più lunga. A proposito di chi è tornato con il groppo alla gola dai Trials europei, ci sono sicuramente Alice Mangione (Cus Palermo) nei 400m e Agata Gremi (Atl. Brescia 1950) nel martello: ad entrambe non è bastato migliorarsi due volte in terra azera per conquistare la “carta olimpica”. Tuttavia la siciliana allieva di Gaspare Polizzi (55.28) potrebbe provare a conquistarsi un posto nella staffetta 4x400 che dovrebbe andare ai Mondiali U.20 di Eugene, mentre la lanciatrice piacentina allevata da Marco Mozzi (63.44) tenterà di insidiare la leadership della primatista italiana Lucia Prinetti Anzalapaya.

Altri protagonisti annunciati per la rassegna tricolore di Rieti: sulla magica pista del “Guidobaldi” è chiamata a volare la bergamasca Ilaria Pavese (Atl. Bergamo 59 Creberg), iscritta sia ai 100 sia ai 200 metri (24.04 nella distanza che le ha procurato la qualificazione olimpica); tentativo di accoppiata – come accadde a Sebastiano Bianchetti lo scorso anno a Jesolo - anche per Leonardo Fabbri (Atl. Firenze Marathon): il toscano è più accreditato a livello internazionale nel disco (57.18), anche se ha guadagnato il posto ai Giochi nel peso (18.17 quest’anno, ma 18.86 di PB); e il martellista romano Tiziano Di Blasio (Fiamme Gialle Simoni) ha finalmente esorcizzato la fettuccia dei 70 metri (70.32 la scorsa settimana a Tarquinia). Ma il talento che pare essere sbocciato quest’anno è quello della saltatrice bassanese Beatrice Fiorese (Atl. Vicentina), probabilmente accreditata a livello internazionale più di quanto non dica il personale di 6.14 (con il 6.26 ventoso in qualificazione ai Trials). Con qualche dubbio è invece tornata da Baku Ilaria Casarotto (Atl. Vicentina): la primatista italiana del giavellotto (53.85, record 56.97 nel 2013) ha l’obiettivo di guadagnarsi una reputazione agonistica pari al suo talento. Quello che, al momento, è riuscito a fare un altro giavellottista veneto, il veronese di Bovolone Jordan Zinelli (Fondazione Bentegodi, 66.99): in ogni caso la lotta per il titolo tricolore appare in questa specialità abbastanza aperta.

Un caso abbastanza particolare è quello dell’asta maschile: il piemontese Matteo Capello (Atl.

Piemonte) ha saputo capitalizzare con grande lucidità l’occasione dei Trials di Baku – e perciò andrà a Nanchino – ma nel suo palmarés non figurano ancora né i titoli né le misure che in questo momento possono vantare i rivali più pericolosi, come Max Mandusic (Trieste Atl.) o Leonardo Azara (Fiamme Gialle Simoni). Con una decina di pretendenti al di là o a ridosso dei 7 metri, il lungo maschile è una delle specialità dal pronostico più incerto: ma la voglia di rivalsa rispetto all’esito dell’Eyot accompagnerà sia Andrea Pianti (Atl. Porto Torres) sia Gianluca Santuz (Atl. Vicentina), entrambi protagonisti dell’ultima finale indoor. Stesso stato d’animo per gli interpreti delle distanze maschili dai 400 ai 3000 metri: l’italo-dominicano Brayan Lopez (Atl. Pinerolo, 48.56) guida uno stuolo di specialisti da meno-50”, Luca Beggiato (Pool Alta Valseriana) e Riccardo Usai (Atl. Valeria) dovranno vedersela sul mezzofondo dall’escluso di Baku Lorenzo Casini (Atl. Firenze Marathon), mentre il bronzo degli Eyot Pietro Riva (Atl. Alba, 8:29.43) farà bene a guardarsi nei 3000m da due ragazzi ancora non azzurrabili come il marocchino Ahmed Ouhda (Pool Alta Valseriana) e l’ucraino Sergiy Polikarpenko (Atl. Piemonte), giovane promessa del triathlon.

Pur non avendo raccolto una “carta olimpica”, gli ostacoli alti allieve sono tra le prove tecnicamente più vivaci della stagione: la triestina Martina Millo (Pol. Triveneto, 13.90) è stata a Baku la prima delle ecluse dalla finale e tempi non così lontani dai 14” hanno segnato Agnese Mulatero (Atl. Pinerolo), Elisa Di Lazzaro (Cus Parma) e Nicla Mosetti (Cus Trieste).  A Rieti non ci sarà invece il primatista italiano dei 60hs indoor, Gabriele Segale (Atl. Bergamo 59 Creberg), che si era infortunato proprio nella finale dei Trials. 

Giacomo Brandi (Sport Atl. Fermo) nella marcia maschile e Valentina Kalmykova (Olimpia Nettuno) nel triplo allieve sono gli altri azzurri tornati col sorriso e con la qualificazione dalla trasferta in Azerbaijan: eppure entrambi si presentano come non detentori delle migliori prestazioni stagionali nelle rispettive prove, al momento in possesso del lombardo Pietro Zabbeni (Lib. Villanuova 70, 43:48.6) e della veneta Maria Salvan (Fiamme Oro, 12.63 indoor).

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STREAMING - Sarà possibile seguire in diretta streaming la tre giorni dei Campionati Italiani Allievi di Rieti - attraverso l'apposito servizio predisposto dalla FIDAL - collegandosi al seguente link www.10x10.tv/fidal.

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Filippo Tortu (foto Colombo/FIDAL)



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