Trials USA: Felix regina dei 400

28 Giugno 2015

A Eugene, l'olimpionica dei 200 "danza" sul giro di pista in 50.19. Gatlin mette subito il turbo: 19.92 in batteria nei 200 dove la Prandini fa 22.18 nel vento. Occhio al 20.18 del non ancora 18enne Lyles. Bartoletta vola a 7,12 nel lungo.

di Giorgio Cimbrico

La legge severa dei Trials non ha pietà per chi smarrisce il filo e perde la testa. E così Francena McCorory, dopo quella folle semifinale volata in 49”85 da mondiale stagionale, quando c’è da giocarsi la mano vera, non ha più le carte buone, solo i semi neri del disordine e dell’affanno. Partenza lentissima, tentativo di reazione, gambe impiombate, crollo quando manca un metro alla fine e pare un miglio. Quarta, fuori, buona per la staffetta. Le selezioni sono anche un esercizio strategico, il sistema di misurazione dei propri mezzi, delle proprie forze. In semifinale, Allyson Felix, leggera come una ballerina di Degas, si limita a 50”62 per tenere ancora alto l’indice del carburante che nel suo caso deve essere un gas esilarante. Nella gara che conta, segue senza forzare l’avvio violento della bella Natasha Hastings, la passa nel finale per sei centesimi con quei piedini minuscoli e reattivi e in 50”19 guadagna il posto che la porterà a Pechino per provare a diventare la padrona di dieci titoli mondiali.

100HS: VINCE L'ESPERIENZA, NELVIS TORNA SULLA TERRA - Chi attendeva un risultato mostruoso dai 100hs, può mostrare segni di delusione, ma è obbligato a mostrare rispetto e ammirazione per Dawn Harper-Nelson che, da veterana consumata, doma la nouvelle vague e delizia il pubblico con passi ancheggiati di danza e un paio di “ruote” o flik-flak. Brianna Rollins, in possesso di wild card, non si presenta al via, Jasmin Stowers detta Gambalunga pasticcia e attanagliata dalle tensione è Shericka Nelvis, in piena corrente ascensionale e in grado di scandire i primi due turni con 12”34 e 12”37. La spunta Dawn, oro olimpico a Pechino, in un normale 12”55, su Keni Harrison e su un’irrigidita Nelvis che torna sulla terra con 12”59.

BARTOLETTA GELA LA REESE - A chi divide con Allyson il record mondiale della 4x100, spetta il vertice della terza giornata all’Hayward Field: Tianna Bartoletta, già signorina Madison, una stagione passata nei budelli ghiacciati del bob (con Lolo Jones), piazza subito 7,02 e replica con 7,12 abbattendo le velleità di Britney Reese, 6,97. Per Tianna, mondiale stagionale e record personale, è tempo di anniversari: l’ultimo giorno dei Mondiali taglierà il traguardo dei 30 e ne saranno passati dieci da quando, a sorpresa, mise le mani sul titolo mondiale, in una Helsinki sferzata dalla pioggia.

VERBURG, QUATTROCENTISTA COMPATTO 44.41 - Uno dei personaggi nuovi spediti in scena è David Verburg che per la media americana è un specie di nanerottolo: un quattocentista da 1,68 è merce rarissima, specie se si spinge a correre in 44”41, in semifinale, senza esaurire le riserve, e ad avere la meglio su LaShawn Merritt, 44”63 a 44”66. Verburg, 24 anni, è un tipo on the road: nativo dell’Oklahoma, ha seguito la famiglia in spostamenti che hanno investito almeno sei stati. Ora vive in Florida, eletta a culla da molti protagonisti dei Campionati.

Conquistare il titolo a Pechino non sarà semplice per gli americani, costretti per il momento, cronometricamente parlando, a guardar le terga del grenadino James, del sudafricano van Niekerk, dei trinidadegni Cedenio e Lendore,

GATLIN VA SUBITO A 200, PRANDINI 22.18 NEL VENTO - Il passo d’avvio dei 200 spedisce in orbita Jenna Prandini che, con il dente avvelenato per la mancata selezione nei 100, spara subito  un gran 22”18, con vento illegale (+2,8), ma migliore di tre decimi abbondanti sul resto della compagnia. Impressionante l’ingresso in scena di Justin Gatlin: 19”92 in batteria. Meglio di lui, solo Shawn Crawford, 19”88, e Michael Johnson, 19”89, al primo turno dei Trials 2004 e 2000, sempre sulla pista di Sacramento. Alle spalle di Justin, Isiah Young, il quarto dei 100, scende di un centesimo sotto i 20” e sale piuttosto in alto nella graduatoria storica di chi ha infranto quel limite in un turno eliminatorio. Nella prova junior, 20”18 di Noah Lyles, 18 anni il prossimo 18 luglio. E’ il settimo della storia nella categoria e il secondo senza ancora esser approdato alla maggiore età: meglio di lui, solo Usain Bolt, 19”93 nel 2004.

LE SIEPI DI EMMA - Il mezzofondo, amatissimo nei luoghi che videro le imprese e la morte prematura di Steve Prefontaine, vive sul lungo e stroncante assolo di Matt Centrowitz e sul rinnovo della minaccia alle africane portato da Emma Coburn, la saltafossi bionda del Colorado che, godendo del gregariato della compagna di squadra Stephanie Garcia, scende a 9’15”59, secondo tempo mondiale dell’anno.

QUI KINGSTON: MCLEOD 12.97 NEI 110HS! - Formidabile progresso per Omar McLeod nella finale dei campionati giamaicani: il Razorbrack del’Arkansas University scende a 12”97 ed è il 18° della storia sotto i 13” nei 110hs. McLeod, nato il 25 aprile 1994, è stato quattro volte campione Ncaa indoor e all’aperto e quest’anno era sceso a 13”21 a Des Moines nel giorno del 21° compleanno. Al meeting di Eugene, con vento a favore di 3,9, aveva ottenuto 13”01. A Kingston, in batteria 13”24 e in finale l’esplosione a 12”97, con Hansle Parchment in scia a 13”08.

TRINIDAD: 100 SUPER, CEDONIO SBANDA - Il fermento della velocità, come un virus, raggiunge anche Porto of Spain e lo stadio intitolato ad Hasely Crawford, la maggior gloria dello sport di Trininad a Tobago, la cui sigla, una curiosità, non è più Tri, ma Tto. Kelly Ann Baptiste corre in 10”84, eguaglia il suo record nazionale e sale al quinto posto mondiale, dietro Fraser, Gardner, Ahouré, Bowie, e alla pari con la giamaicana Elaine Thompson. Ritorna a livelli formidabili anche Keston Bledman: con 9”86 eguaglia se stesso e nella lista all time dell’arcipelago a ridosso delle coste sudamericane rimane al secondo posto, al fianco di Ato Boldon (in posseso di una collezione imponente di prestazioni sotto i 9”90) e a quattro centesimi dal 9”82 di Richard Thompon che, alla prese con un problema al ginocchio, rinuncia alla finale. Per l’argento olimpico del 2008 può essere la resa e l’addio alla chance di ripresentarsi nello stadio che lo vide soccombere solo a Usain Bolt. Per Bledman quarta posizione in campo mondiale alle spalle di Gatlin, Powell e Bromell. Incidente di percorso per il quattrocentista Machel Cedonio, campione mondiale juniores l’anno scorso a Eugene: il nuovo limite personale portato a 44”29 (in maggio Cedonio ha corso in 44”36 a George Town, Isole Cayman) è durato lo spazio di una squalifica per invasione di corsia. Vittoria a Renny Quow con 44”90.

TRIALS USA (Eugene) - RISULTATI/Results

TRIALS GIAMAICA (Kingston) - START-LIST / LIVE RESULTS



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