Toniolo 2h31:28 a Berlino

27 Settembre 2015

La vicentina è quindicesima con la seconda prestazione italiana dell'anno. Vittorie kenyane di Kipchoge (2:04:00) e Cherono (2:19:25), nuovi record mondiali stagionali.

Quindicesimo posto per Deborah Toniolo nella maratona di Berlino (IAAF Gold Label Road Races) dominata anche quest'anno dai corridori keniani. L'atleta della Forestale, all'esordio nella 42 km tedesca, ha condotto una gara di buon livello giungendo al traguardo in 2:31:28, seconda prestazione italiana della stagione dopo il 2:29:10 ottenuto da Anna Incerti a Nagoya lo scorso 8 marzo e terza prestazione della carriera. La vicentina ha mantenuto le aspettative di correre sotto le due ore e trentadue minuti. Il crono è maturato nonostante un rallentamento causato da un risentimento a un fianco, patìto dall'azzurra tra il venticinquesimo e il trentacinquesimo chilometro. I passaggi della Toniolo: 5 km 17:34, 10 km 35:11, 15 km 52:39, 20 km 1:10:10, mezza maratona 1:13:59, 25 km 1:27:38, 30 km 1:45:49, 35 km 2:04:50, 40 km 2:23:35. Altra Italia con Eliana Patelli (Atl. Valle Brembana), brava a segnare il primato personale in 2:35:33 a trentasette anni (1.16:49 a metà gara). Ex-schiacciatrice nel volley, la bergamasca si è piazzata in ventunesima posizione a soli venti seconda da Martha Komu, keniana naturalizzata francese.

Vittoria a Gladys Cherono, che in 2:19:25 ha stabilito la miglior prestazione mondiale dell'anno e l'undicesima di sempre, collocandosi da oggi al settimo posto nella lista delle migliori performers all-time. Questi i passaggi della Cherono: 5 km 16:48, 10 km 33:28, 15 km 50:05, 20 km 1:06:37, mezza maratona 1:10:15, 25 km 1:23:13, 30 km 1:39.40, 35 km 1:56:00, 40 km 2:12:28. Corsa decisa dopo venticinque chilometri, con Cherono e Aberu Kebede involatesi in fuga solitaria. Negli ultimi sette chilometri la Cherono ha staccato l'etiope, andando a mancare di soli tredici secondi il primato della corsa, 2:19:12 della giapponese Noguchi, vecchio di dieci anni. Seconda in 2:20:48 la Kebede, terza l'altra etiope Meseret Hailu in 2:24:33.

Nella corsa maschile niente record del mondo per Eliud Kipchoge, ma il 2:04:00 ottenuto dal kenyano è la miglior prestazione mondiale dell'anno, il primato personale dell'atleta e il nono tempo di sempre. Gara impostata come da copione con passaggi velocissimi, in linea col record mondiale di Denis Kimetto (2:02:57) fino a metà percorso. Dopo quindici chilometri il passaggio in 43:53 era di ben quattordici secondi sotto la tabella-record. Al transito di metà gara (1:01:53) l'ambizione del mondiale era già riposta in ragione di un primo terzo di gara troppo rapido. AL 40° km il ritardo sul record di Kimetto era di un minuto esatto. Kipchoge ha mosso l'azione decisiva dopo il 30° chilometro, guadagnando trentacinque secondi su Eliud Kiptanui nel giro di cinque chilometri. Al traguardo Kipchoge ha preceduto l'altro kenyano Kiptanui (2:05:21, primato personale) e l'argento mondiale Feyisa Lilesa (2:06:57), di seguito Emmanuel Mutai (2:07:46) e Geoffrey Mutai (2:09:29). Primo europeo il belga Koen Naert (2:10:31), settimo, preceduto dal canadese Coolsaet, sesto dopo il settimo posto di Rotterdam. I passaggi di Kipchoge: 5 km 14:38, 10 km 29:19, 15 km 43.54, 20 km 58:39, mezza maratona 1:01:53, 25 km 1:13:25, 30 km 1:28.10, 35 km 1:42:33, 40 km 1:57:29, con ritmo da 2:57-2:58 per chilometro. Nella categoria handbiker Alex Zanardi si è classificato in settantaduesima posizione. Vittoria al tedesco Vico Merlein, settimo l'italiano Vittorio Podesta. Secondo posto per Francesca Porcellato nella gara femminile in 1:16:54, dietro la vincitrice Christiane Reppe (Germania, 1:10:12).

Marco Buccellato

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