Tanti talenti in vetrina ai Giovanili di Genova



La rassegna nazionale giovanile al coperto fa cifra tonda: quella che si terrà sabato e domenica prossima al Palafiera di Genova è infatti la trentesima della serie, se si assimilano anche le quattro edizioni del Criterium tricolore nella fase iniziale (a partire da Milano ’76). La manifestazione torna in Liguria dopo 7 anni, essendosi disputata ad Ancona dal 1999 al 2004, ed ha avuto un buon rodaggio sabato scorso con il tradizionale Memorial Pavolini, il meeting nazionale giovanile ospitato dall’impianto genovese. E proprio la partecipazione alle gare dello scorso fine settimana ha fatto scoprire le carte ad un certo numero di atleti che daranno la caccia alla maglia tricolore di categoria, ma per molti altri la kermesse di Genova costituirà l’esordio al coperto. I numeri delle iscrizioni parlano di circa 750 presenze in totale, equamente divise tra settore maschile e femminile e con una leggera prevalenza per le gare giovanili rispetto alle promesse. Gli atleti interessati sono quelli delle classi 1983/85 per le promesse e del 1986/89 per le prove giovanili, alle quali sono ammessi sia gli juniores sia gli allievi. La portacolori delle Fiamme Gialle Simona La Mantia sarà probabilmente la “reginetta” della manifestazione: la bella triplista siciliana, all’esordio stagionale, detiene il limite promesse al coperto con 14,45, la misura che lo scorso anno le fece raggiungere la finale iridata nei Mondiali di Budapest. In grado di migliorare il proprio primato nazionale di categoria c’è anche Chiara Rosa, la pesista delle Fiamme Azzurre che ha già lanciato in stagione a 17,13, a sette centimetri dal minimo di partecipazione per gli Europei indoor di Madrid (e a soli 18 dal limite italiano stabilito lo scorso anno). In campo maschile, il clou delle promesse sarà probabilmente rappresentato dal duello della velocità tra due promettenti sprinter di origini africane: il già noto italo-congolese Koura Kaba Fantoni (10.28 e 20.81 nella scorsa stagione all’aperto) è iscritto sia ai 60 che ai 200 metri, ma con ogni probabilità sarà al via soltanto nella prova di velocità pura. E sui blocchi troverà Jacques Riparelli, padovano di origini camerunensi, che in questo scorcio invernale ha già piazzato un doppio 6.81 sui 60 metri. C’è attesa anche per il confronto nell’alto promesse, che vedrà coinvolti i prospetti migliori della specialità, come la romana Elena Meuti (ora passata sotto la guida di Giuliano Corradi, il tecnico modenese che già cura Sandro Finesi e Filippo Campioli), la “soldatina” bergamasca Raffaella Lamera – tesserata lo scorso anno dall’Esercito –oltre alla coppia delle Fiamme Azzurre formata da Elena Brambilla e Marina Caneva. In crescita, dopo l’ottimo 8.45 sui 60hs ottenuto di recente a Rieti, appare anche la marchigiana Marta Tomassetti, in forza al Cus Cagliari. Nel quadro della competizione giovanile, l’interesse è determinato dall’avvio di una stagione densissima di eventi internazionali (all’aperto si disputeranno infatti gli Europei juniores a Kaunas, i Mondiali allievi a Marrakech e il Festival Olimpico della Gioventù Europea, rassegna continentale “under 18” ospitata quest’anno da Lignano Sabbiadoro). Particolarmente attesa la prova del catanese Claudio Licciardello, che all’esordio assoluto in un impianto coperto, in occasione del Memorial Pavolini, è stato capace di correre i 400 metri in 47.83, seconda prestazione juniores di sempre a soli 20/100 dal limite nazionale di categoria stabilito nel ’92 da “Ashi” Saber. La ritrovata vivacità del mezzofondo dovrebbe essere messa alla prova da un buon gruppo di pretendenti nelle due prove di 1000 metri: una distanza unica, che ha sempre consentito di ottenere nella manifestazione risultati interessanti. I riflettori sono puntati sui due autentici dominatori della categoria allievi nella passata stagione, quest’anno transitati tra gli juniores: si tratta del bergamasco Paolo Zanchi e della piemontese Valentina Costanza. E poi c’è interesse per un vero e proprio cavallino di razza del nostro movimento giovanile, come la braccianese Veronica Borsi: la ragazza, che era stata quinta ai Mondiali allievi nel 2003 e lo scorso anno non era stata favorita dalla fortuna nelle batterie iridate di Grosseto, si è presentata in questa stagione scalpitante come non mai. Alle prime uscite al coperto Veronica, 18 anni da compiere a giugno e quest’anno tesserata per la Fondiaria Sai, ha già messo a segno una MPN juniores dei 55hs a Firenze (7.89, corrispondente ad un risultato senz’altro inferiore agli 8.40 sulla distanza classica dei 60 metri con barriere) e un probante 6,01 nel lungo, tanto che può seriamente proporsi per una doppietta tricolore a Genova (con il consenso di rivali di nome, nei salti orizzontali, come Tania Vicenzino e Vanessa Alesiani, entrambe finaliste mondiali a Grosseto 2004). In tema di reduci dai Mondiali juniores del 2004, non può tacersi delle ambizioni di Elena Scarpellini, già detentrice del primato di categoria nell’asta al coperto (3.90 lo scorso anno): come al solito, la bergamasca se la vedrà con la friulana Giulia Cargnelli, sua rivale storica che ha ancora un anno da spendere nella categoria allieve. La platea del Palasport ligure potrà anche appassionarsi al confronto tra i due colossi del peso giovanile, il pordenonese Maicol Spallanzani (unico allievo italiano ad aver lanciato la palla da 5kg oltre i 20 metri) e il viterbese Eugenio Mannucci, molto esplosivo nell’approccio alla stagione indoor con il recentissimo 17,19 sulla pedana coperta di Rieti. Se la velocità maschile giovane è ancora in attesa di protagonisti di livello internazionale, molto più promettente appare il panorama femminile: ancora orfana di Giulia Arcioni (comunque la romana è in ripresa), lo sprint rosa propone nomi già sicuri come la sarda Maria Aurora Salvagno (7.54 quest’anno), la spezzina Chiara Gervasi (anche lei approdata alla Fondiaria Sai) e la toscana Claudia Pacini. Il terzetto si è già affrontato di recente a Modena e il guanto di sfida per il titolo italiano di categoria è ormai lanciato. Per finire, il meglio della marcia – sia pure su un terreno tecnicamente insidioso come quello delle piste al coperto – dovrebbe arrivare dagli juniores maschili: il talento di Ostia Giorgio Rubino (decimo ai Mondiali juniores di Grosseto 2004) se la dovrebbe vedere con il campione allievi Matteo Giupponi, esponente del ricchissimo vivaio bergamasco della specialità. Raul Leoni Nella foto: Simona La Mantia (archivio Fidal) File allegati:
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