Tallinn: Dallavalle in finale con il miglior salto

10 Luglio 2021

Agli Europei under 23, nella mattina della terza giornata, il triplista subito qualificato con 16,47 ventoso come Biasutti. Avanti anche Kaddari e Ricci nei 200, Crida nel lungo

di Luca Cassai

Altri cinque atleti italiani promossi in finale, nella mattina della terza giornata agli Europei under 23 di Tallinn, in Estonia. Nel triplo Andrea Dallavalle piazza subito il salto della qualificazione al primo ingresso in pedana con 16,47 (+2.4) firmando la miglior misura del turno insieme al francese Anael-Thomas Gogois. Domani il piacentino, leader europeo stagionale di categoria e medaglia di bronzo due anni fa, tornerà in gara per puntare di nuovo al podio insieme all’altro azzurro Simone Biasutti, quarto per il momento con 16,24 (+1.5). Proseguono in due anche nei 200 metri: Dalia Kaddari che vince ancora nella sua semifinale in 23.18 (-1.2), terzo tempo complessivo, ed Eleonora Ricci, al personale di 23.37 (-1.3). In finale nel lungo Veronica Crida, che agguanta il dodicesimo e ultimo posto disponibile con 6,22 (+1.1) all’ultimo salto. Nel decathlon, con tre prove già disputate, sesto Dario Dester e diciannovesimo Lorenzo Modugno. Dopo le due medaglie di ieri (l’argento di Anna Arnaudo nei 10.000 metri e il bronzo di Andrea Cosi nei 20 km di marcia), attesi nel pomeriggio 11 azzurri nelle finali.

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TRIPLO: AVANTI GLI AZZURRI - Era quello che voleva Andrea Dallavalle. In finale con il minimo sforzo: un salto e via, per sbrigare la pratica della qualificazione nel triplo con 16,47 (+2.4) che è anche la miglior misura del turno eliminatorio a pari merito con il francese Anael-Thomas Gogois. “C’era molto vento - racconta l’azzurro - e quindi ho dovuto fare una rincorsa che non è proprio la mia. Ma era questo l’obiettivo, pensare il prima possibile alla gara importante, quella di domani”. Quest’anno il piacentino in Europa è capolista tra gli under 23, ma anche secondo a livello assoluto (davanti c’è solo il portoghese Pichardo), e dopo il bronzo di due anni fa è lecito sognare in grande: “Spero di godermela”. Raggiunge lo stesso traguardo Simone Biasutti che atterra subito a 16,24 (+1.5), sei centimetri in meno del pass diretto fissato a 16,30, ma decide di non proseguire e a ragion veduta perché chiude al quarto posto provvisorio, quando il sole di mezzogiorno scalda a 34 gradi. Anche il triestino potrà giocarsela per un piazzamento di vertice, domani mattina dalle 10.00 ora italiana.


200: FINALE PER DUE
- Ancora una bella volata di Dalia Kaddari nei turni eliminatori dei 200 metri. Anche in semifinale va a vincere in 23.18 (-1.2) dopo essere uscita dalla curva alle spalle della possente tedesca Prepens (seconda al traguardo in 23.29), ma poi si fa avanti la ventenne sarda con la sua inconfondibile azione elegante, vero marchio di fabbrica. Il suo è il terzo tempo complessivo, visto che fanno meglio la tedesca Junk (22.92/-1.3) e la francese Joseph (23.04/-0.7). Non sarà l’unica azzurra in finale perché sorride Eleonora Ricci, terza nella prima semifinale con 23.37 (-1.3) che rimane il miglior crono di recupero anche dopo le due successive. Esulta la toscana anche per il record personale, alleggerito di sedici centesimi rispetto al 23.53 degli Assoluti di Rovereto. Ci prova ma non centra l’obiettivo Aurora Berton: in linea per il secondo posto fino a una ventina di metri dall’arrivo, ma la sua azione diventa meno fluida e così la friulana si vede scavalcare da tre avversarie per chiudere sesta in 23.64 (-0.7) che in ogni caso è a sette centesimi dal suo primato. Al maschile, settimo nella sua semifinale l’emiliano Alessandro Ori con 21.35 (vento nullo).

CRIDA, ALL’ULTIMO SALTO - Una finale cercata, voluta e conquistata per Veronica Crida nel lungo. L’azzurra supera la qualificazione grazie al terzo e decisivo balzo a 6,22 (+1.1): si resta con il fiato sospeso perché stacca al limite dell’asse di battuta, i giudici attendono qualche secondo prima di alzare la bandierina, però il salto è valido. Dodicesimo posto, l’ultimo utile, con la stessa misura della spagnola Lacuey ma l’azzurra viene premiata dal secondo miglior risultato (6,08 contro 6,05). Non ha gareggiato Veronica Zanon, a scopo precauzionale, per il riacutizzarsi dell’infortunio che l’ha condizionata in questa stagione. Splende il sole allo stadio Kadriorg in una calda mattinata, con il termometro che tocca già i 30 gradi alle 10 del mattino, ora locale.

DECATHLON - Entrano in gara i supermen. Al via le due giornate del decathlon con i 100 metri ed è un buon avvio per l’azzurro Dario Dester, che corre in 10.97 (-0.4): seconda volta in carriera sotto gli undici secondi con vento regolare, ad appena tre centesimi dal personale di 10.94 timbrato nell’ultima uscita a Tenerife dove è arrivato a un totale di 7825 punti. È ottavo nella classifica parziale comandata dallo svizzero Finley Gaio (10.66/-0.8), ventesimo invece Lorenzo Modugno (11.94/-1.4) che non ha il suo punto forte nello sprint e cercherà di guadagnare posizioni soprattutto nella seconda giornata. Nel lungo Dester deve ricorrere all’ultimo salto per trovare una buona misura: 7,44 (+1.1) e un sospiro di sollievo, dopo aver iniziato con 6,99 e un nullo. Il cremonese diventa sesto (1787 punti), ancora ventesimo Modugno che atterra a 6.59 (-0.4) comunque non lontano dal personale di 6,70. Sulla pedana del peso 13,16 per Dester, un po’ al di sotto dei propri standard, e 12,90 di Modugno. Dopo tre prove il lombardo rimane sesto (2464) e il triestino è diciannovesimo (2042).

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