Strumillo: ''Una nuova consapevolezza''

06 Luglio 2016

Agli Europei di Amsterdam la discobola lancia 59,80 e diventa la seconda italiana di sempre. Ora l'attende la finale con le migliori atlete del Vecchio Continente.

Stefania Strumillo (disco): “Sapevo di valere certe misure, ma metterle nero su bianco è un’altra cosa. Il 58,52 di Tarquinia (il 15 giugno scorso ndr) mi aveva fatto capire tante cose, perché in verità era un lancio impreciso: se faccio 58 metri sbagliando tutto, mi ero detta, posso davvero attaccare i 60. Non sono troppo sorpresa: nell’ultimo anno sono cresciuta molto tecnicamente mentre fisicamente non sono mai stata così bene”. Oggi con 59,80 si è migliorata di botto di di 1 metro e 28 centimetri, diventando la seconda discobola di sempre dopo Agnese Maffeis. “Il vento oggi ha giocato a mio favore, saperlo interpretare è uno dei miei punti di forza. I lanci di riscaldamento sono stati subito buoni, già il primo era vicino ai 58. Ma non è stato facile, già dopo il primo turno era chiaro che per entrare in finale ci volevano i 58 metri della qualificazione diretta… e infatti saremo in 15”. Stefania ha studiato grafica, ma ha abbandonato la professione per trasferirsi da Bologna a Rieti, dove divide la palestra e la pedana con Valentina Aniballi: “Ora non ho più tempo per la grafica, quando non mi alleno seguo i ragazzini al Guidobaldi”. Quella di oggi è una delle prime uscite in azzurro: “L’anno scorso ho vinto il bronzo alle Universiadi di Gwangju, in Corea del Sud, ma questo Europeo è praticamente la mia prima vera esperienza. Sono felice di averla onorata”. E in finale? “Solo entrare in uno Stadio Olimpico sarà un’emozione. Me la voglio godere tutta”.

Marcell Jacobs (lungo): “Ho incontrato qualche difficoltà in più del previsto. Puntavo ad atterrare oltre agli 8 metri per passare subito la qualificazione, ma già in riscaldamento ho sentito una botta al tallone. Mi era successo anche agli Assoluti di Rieti e così mi sono dovuto adattare. Grande emozione essere in pedana con questi avversari e in un contesto come questo, ma ho cercato di rimanere concentrato e tranquillo. In finale si salta per il minimo olimpico (8,15, ndr) e poi chissà... io punto sempre ad un medaglia. Bisogna solo fare le cose bene. Vedremo!”

Alessia Trost (alto): “Una qualificazione relativamente facile. Ho dovuto interpretare la pedana, perché mi spingeva in avanti e ho fatto molti salti di prova. Con una progressione senza errori fino a 1,89 era già molto probabile la finale, ma ho voluto comunque continuare a 1,92 per provare la tecnica e al secondo salto mi sono sentita bene. E’ stato quello il mio migliore tentativo, anche se l’asticella è caduta. Credo che per il podio non servano quote altissime, alla seconda gara in due giorni, e che con 1,96 si possa portare a casa qualcosa. Spero di poter saltare quella misura, o anche di più, ma bisogna farla”.

Desirée Rossit (alto): “Sono felice, il primo obiettivo è stato raggiunto. La pedana è molto reattiva, sono dovuta andare quattro piedi indietro per cercare gli spazi. Anche durante la gara ho aggiustato la rincorsa, quindi a 1,89 mi sono ritrovata. La stagione è partita nel modo giusto, poi c’è stato un momento di pausa, anche mentale. Le prospettive sono buone, devo solo restare tranquilla e se ci riuscirò allora domani potrà andare bene”.

Giulia Pennella (100hs): “Penso che sia la gara più bella di tutta la mia vita, fatta in un Europeo e quindi in una manifestazione che conta. Lo volevo e sono contenta di aver realizzato questo tempo. Ho lavorato tanto per mettere a punto la parte lanciata. In semifinale sarà tosta, però dopo il 13.04 di oggi spero in qualcosa di meno”.

Filippo Tortu (100m): “Se devo essere sincero, un po’ mi dispiace essere rimasto a un centesimo dal personale, ma sono contentissimo per la gara. L’obiettivo era passare, ora penso a domani e in semifinale punto a migliorarmi. Con la staffetta 4x100 abbiamo buone possibilità, daremo sicuramente tutti il massimo. La cerimonia della matricola è stata una gran bella emozione, questo è un bel gruppo e mi sono trovato subito benissimo anche con i più grandi”.

Massimiliano Ferraro (100m): “Il tempo è molto buono, anche se ancora ci sono delle fasi della corsa che devo migliorare. Un’ottima partenza, un ottimo drive e poi mi sono un po’ indurito. Però sono molto contento, perché abbiamo finalizzato tutto a questo appuntamento anche per la staffetta, con i duecentisti Desalu e Manenti oltre a “Pippo” Tortu che è in grande condizione”.

interviste di Alessio Giovannini

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