Straordinario Schwazer: 3h36:04 nella 50 Km



Clamorosa prestazione di Alex Schwazer al Campionato Italiano della 50 Km di marcia di Rosignano Solvay. Il bronzo mondiale di Helsinki 2005 ha trionfato realizzando con 3h36:04 il nuovo primato italiano della distanza (precedente: 3:41:54, ottenuto da Schwazer proprio a Helsinki, il 12-8-2005), ma soprattutto ha centrato la quarta prestazione iridata di sempre, nella lista guidata dall'australiano Nathan Deakes con 3h35:47. Per il campione altoatesino, al suo secondo titolo tricolore, è un decisamente agognato ritorno ai vertici dopo un 2006 sfortunato contraddistinto dal ritiro nella 50 Km degli Europei di Goteborg. Schwazer (tesserato per i Carabinieri e allenato da Sandro Damilano) è stato al comando sin dall’inizio, ha fatto tutti i passaggi sotto il vecchio record, dovendo gareggiare sempre in assoluta solitudine. Il bello è che alla fine Schwazer ha mancato il record mondiale di appena 17 secondi: “Avrei potuto anche farlo, il record, anzi ero partito con quell’obiettivo – racconta il portacolori dei Carabinieri subito dopo la conclusione della gara – ma sarebbe servita una partenza più forte. Ho chiuso con un 10 km in 41:25, sinceramente non potevo fare meglio. Se avessi avuto uno stimolo maggiore, qualche atleta con me, il primato mondiale sarebbe certamente caduto”. - Alla vigilia era partito con l’obiettivo delle 4 ore, ossia il mimino per i Mondiali: com’è uscita fuori questa prestazione monstre? - Io sapevo di valere un grande risultato, intimamente volevo il mondiale, ma quando sono partito ho ripiegato sul record italiano. Sapevo che la condizione era ottima, merito di grande lavoro quest’inverno dove tutto è andato bene. Per me è fondamentale il periodo dell’allenamento che deve essere senza intoppi, allora non ho paura di nulla. - Un risultato che cancella la delusione di Goteborg? - Diciamo che è un buon viatico per una stagione dalla quale mi aspetto molto. Lo scorso anno sono stato sfortunato, le cose non sono andate bene e mi è dispiaciuto che la mia debacle abbia cancellato quanto di buono abbia fatto l’anno prima. Si è parlato solo di Howe e Baldini, voglio dimostrare che l’atletica italiana è fatta anche di altri atleti. - Ora cosa si propone per il 2007? - Semplicemente di rimanere a questi livelli. Proprio quello che è successo nel 2006, l’essermi sentito un po’ dimenticato mi ha dato una grande cattiveria che voglio scaricare nelle gare della stagione, dalla Coppa Europa ai Mondiali. Oggi ho dimostrato di non dover temere assolutamente nessuno, se posso lavorare bene e con calma, senza impedimenti, non ci sono avversari che m’impensieriscano più di tanto. g.g. Nella foto: Alex Schwazer al Mondiale di Helsinki 2005 (foto Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)


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